2 mesi dopo...
MATTIA POV'S
Dicembre era arrivato, erano passati due mesi e tante cose erano cambiate durante questo periodo, alcune in positivo, altre in negativo, giustamente non poteva mai mancare la sofferenza. Io ormai continuavo con i miei assidui allenamenti, ero migliorato molto e quella strigliata che mi fece Christian in palestra mi servì a ragionare con un ottica diversa, presi sul serio le sue parole e iniziai davvero a darmi tempo, a rispettare il mio corpo, e le cose passo dopo passo stavano andando nella via giusta. La scuola andava bene, i miei voti erano stabili, per fortuna riuscivo a conciliare la danza con la scuola senza molti problemi, all'inizio pensavo che sarebbero sopraggiunti ostacoli anche in questo, ma per fortuna no. Il clima in classe non era cambiato, oltre Carola e qualcun altro non parlavo con chissà chi, la tensione era sottilissima ma si sentiva. Il rapporto con Alex continuava a crescere, ormai eravamo davvero molto uniti, presenti, l'uno con l'altro, mi sentivo sempre a mio agio con lui, ci confidavamo senza problemi e il tempo che trascorrevamo passava molto in fretta, l'unico problema è che Alex voleva di più, lo percepivo, lo sentivo, dai suoi sguardi, dal suo modo di starmi accanto, dai suoi consigli, e più il tempo passava e più dentro di me albergava la paura che lui si stesse innamorando di me, non potevo permetterlo, non quando io ero fidanzato con Christian, ovviamente non volevo permetterlo non perché ero occupato con un'altra persona ma perché io ero innamorato di Chri e mi faceva molto male pensare che Alex potesse in qualche modo provare dei sentimenti per me che andassero fuori dalla semplice amicizia, e che io non potessi giustamente ricambiare, certe volte prendevo le distanze proprio per questo, per cercare di attutire questa situazione, ma con lui era difficile, più io cercavo di tra virgolette allontanarmi più lui voleva la presenza costante di me nella sua vita. Papà e Lucrezia mancava una settimana e sarebbero tornati a casa dopo il loro lungo viaggio che hanno intrapreso per un pre viaggio di nozze, e questo stava a significare che la bolla che avevo costruito con Christian si stava per frantumarsi, molto probabilmente da lì a poco neanche più in casa ci saremmo comportati come una coppia. Se per la presenza, il supporto e il sostegno, lui era sempre presente, in altro, certo non si poteva dire, la nostra intimità era ai minimi storici, la nostra relazione stava collassando, me lo sentivo, qualcosa stava cambiando, lui era strano, e non capivo perché, i nostri genitori erano ancora in viaggio, mancava ancora un'altra settimana, stavamo la maggior parte del tempo sempre a casa quindi la compagnia di amici non la vedevamo da non so quanti giorni, eppure, lui giorno dopo giorno si allontanava da me, era sfuggente, sempre via, non era mai a casa, e quando lo era, andava di fretta. Non capivo. Perché stava succedendo tutto ciò, era proprio la nostra bolla, il nostro amore, a portarci avanti, lo aveva detto anche lui, e allora perché portare alla deriva, quello che teneva saldo il nostro rapporto?
C'era qualcosa che non andava e io dovevo capire cosa, di certo non potevo assistere alla distruzione di tutto ciò che avevamo costruito, almeno un qualcosa dovevo salvarlo, dovevo capire cosa gli stesse succedendo, ma allo stesso tempo, avevo una grandissima paura di scoprire la verità; non mi amava più? Aveva un altro? Le ipotesi più accreditate che prendevano spazio nella mia testa erano queste e con tutto me stesso speravo che nessuna delle due fosse veritiera. Non potevo immaginare e non volevo immaginare nulla del genere, prendere consapevolezza che non mi amasse più o che aveva un altro, sarebbe come uccidermi, distruggermi, e non so se davanti ad una tale situazione, sarei riuscito poi a rialzarmi. Ma non volevo neanche rimanere così.
La voce di Christian fermò i miei pensieri
"Ehiii! Mi hai sentito?" Domandò lui sventolandomi la mano davanti al viso
"S.si scusami, ero sovrappensiero, puoi ripetere quello che mi hai detto?" Risposi io sorseggiando quello che era rimasto del mio the
"Da qualche giorno sei sempre distratto, c'è qualcosa che non va? Vabbè... comunque ti stavo dicendo che stasera torno leggermente più tardi, mi dilungherò negli allenamenti e ho la visita dal fisioterapista, appena finisco torno a casa." Replicò lui portandosi alla spalla il suo borsone
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Quel Filo che ci Unisce
RomanceVerona. Un ragazzo. Scelte difficili. Mattia è un ragazzo solitario, testardo e sensibile. Si trasferisce a Verona portandosi dietro un bagaglio di vissuto non semplice. Cambia scuola. Cambia casa. Cambia lui. Cambia tutto. Avvenimenti accaduti non...