MATTIA POV'S
Il giorno prima erano successe tante cose che non mi aspettavo. Una di queste era il confidarmi con Christian della mia vita.
Non ero mai riuscito ad instaurare un rapporto così forte tanto da riuscire a parlare di me stesso. Avevo sempre paura nel confidarmi, ma quando Christian mi chiese di parlare un po' di me, non so per quale motivo ma non ebbi nessuna difficoltà nell'aprirmi a lui. Come sempre per tutto il tempo che io parlai, lui mi tenne solo stretta la mano e mi guardava facendomi continuare a parlare, se notava leggermente la voce rotta, l'altra mano me la metteva dietro la schiena come segno che se non riuscivo più ad andare avanti potevo fermarmi.
Christian sapeva ascoltare, capirti, aiutarti ad affrontare. Era una persona davvero speciale. Certo in questi pochi giorni che ci conosciamo avevo imparato anche a capire i suoi difetti. Era testardo, impulsivo, sapeva girare la frittata per avere la ragione in modo perfetto e a quanto pare era anche molto geloso. La sua reazione fuori la scuola mi stupì molto. Però io di quel ragazzo amavo tutto. Per me era perfetto. Se non fosse così, non sarebbe lo stesso Christian di cui giorno per giorno mi stavo innamorando. Che vita difficile. Perché doveva capitare proprio a me di innamorarmi di un mio caro amico e soprattutto etero? Ma cosa mi passava per la testa. Di certo quelle piccole attenzioni che mi dava, non era perché ricambiasse il mio sentimento.
Ma all'improvviso tutti i miei pensieri si stopparono, perché aprii gli occhi e mi accorsi che mi ero addormentato, ma non a casa mia. Ma a casa di Christian. Avevo la testa appoggiata sulle sue gambe con una coperta e lui stava dormendo seduto. Divenni rosso come un pomodoro. Avevo dormito sulle sue gambe e ora come gli spiegavo una cosa del genere? Come potevo trovare una scusa di quello che avevo fatto? Avevo avuto tutta la notte la testa appoggiata sulle sue gambe, ero vicinissimo alle sue parti intime.
Al solo pensiero il mio cuore perse un battito. Piano piano senza farmi sentire, mi alzai e andai in bagno. Appena chiusi la porta del bagno, tirai un sospiro. Che disastro.
Iniziai a guardarmi nello specchio e avevo ancora chiari segni di un forte imbarazzo. Mi lavai la faccia e qualcuno bussò alla porta.
"Sono io dormiglione, apri." Disse con una voce ancora assonnata
<<quella voce era bella lo stesso>>
Era Christian!! Oddio e adesso? Mi avvicinai alla porta e aprii
"Ehm... buongiorno." Dissi facendogli spazio per entrare
"Buongiorno anche a te." Disse dandomi una pacca sulla spalla
"Ehi, mi dispiace essermi addormentato sulle tue g..gambe, n..non volevo, mi sono addormentato. Oddio che imbarazzo." Dissi mettendomi le mani davanti al viso
Lui velocemente si avvicinò pericolosamente a me e mi tolse le mani dal viso
"Sta tranquillo, non c'è nessun problema, io ero sveglio quando tu ti sei addormentato, potevo benissimo svegliarti e farti tornare a casa, ma non l'ho fatto, eri stanco e non volevo disturbarti così ho preso anche il tuo telefono lasciando un messaggio a tuo padre che dormivi da me. " disse facendomi un bel sorriso
"G-grazie."
All'improvviso però Christian iniziò a togliersi la maglia, rimanendo a petto nudo.
"Scusa ma cosa stai facendo? " dissi rosso dalla vergogna
Lui mi guardò e non poté scoppiare a ridere
"Ehi, mister imbarazzo. Mi devo fare una doccia, puzzo. Comunque siamo due maschi, amici, non penso ci siano problemi se mi tolgo una maglietta e un pantalone, certo quando dovrò togliermi le mutande mi girerò dall'altra parte, ma tu continua a fare quello che stavi facendo." Replicò in modo beffardo continuando a spogliarsi
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Quel Filo che ci Unisce
RomanceVerona. Due ragazzi. Due vite opposte. Mattia ragazzo solitario, testardo e sensibile. Christian ragazzo estroverso, testa calda e strafottente. Le loro strade si incroceranno, non si sa se per destino o coincidenza. Solo di una cosa si è certa...