Era passato un mesetto da quando avevo iniziato i miei allenamenti, ogni giorno cercavo di fare il massimo, di impiegare tutte le mie forze, di dare tutto me stesso, avevo sempre fatto così, passo dopo passo, non mi sono mai fermato e ho sempre cercato di dare tutto quello che mi era possobile, ma questa volta era diverso, sentivo di dare tutto me stesso, ma ogni volta che arrivava il momento di fare qualcosa di più complicato, un salto o un movimento più difficile, davanti ai miei occhi spuntava quel ricordo orrendo del mio infortunio e mi bloccavo totalmente. Dall'altra parte della sala c'era Chri, non si perdeva un mio solo allenamento, era sempre li a darmi forza, costantemente, ogni tanto veniva anche Carola, o Alex, aveva formato una vera e propria squadra di cherleeder per me, mi faceva morire, rendeva tutto così facile, ma al tempo stesso complicato. Sapevo che il mio sentimento per lui, giorno dopo giorno stesse crescendo sempre di più e al tempo stesso cresceva anche la paura, sapevo i suoi attuali limiti per se stesso e che poi andavano ad intaccare la nostra relazione. Speravo davvero che quello che successe l'altra volta, non potesse riaccendere più o per lo meno che lui avrebbe cercato di non farlo succedere, ma sapevo che non era così, sapevo che era possobile che magari c'era una possibilità che potesse risuccedere, e intanto poi c'era Alex, era abbastanza evidente che voleva che tra noi ci fosse di più di una semplice amicizia, sentivo che voleva avermi al suo fianco in modo più intimo, e il suo essere così libero, così senza preoccupazioni, felice di poter essere e fare tutto quello che gli pareva, mi faceva tentennare, perché stavo con Christian, perché proprio lui? Era pieno di problemi, complessi, dubbi, incertezze, paure, timori mentre dall'altra parte c'era Alex che era tutto il contrario? Inconsapevolmente ci scegliamo sempre le cose più difficili.
"Mattiiii daiii, questo non è il tuo massimo, ma dove stai con la testa?" Disse Christian ad alta voce staccando la musica
Ero distrutto. Quante ore erano passate? Quattro, cinque? E non avevo concluso niente, il mio incubo peggiore si stava poco a poco materializzando davanti ai miei occhi
"Non ho concluso niente..." Risposi affranto, sedendomi a terra
"Daii non dire così, non è vero, è passato solo un mese ma sei cresciuto tanto." Christian poggio la sua mano sulla mia spalla, per poi sedersi anche lui affianco a me, e io d'istinto poggiai la mia testa sul suo petto, e fu troppo difficile fermare le lacrime che iniziarono a rigarmi il volto
"Dici così solo perché sei il mio fidanzato, ma lo sai meglio di me che i margini di miglioramento sono quasi del tutto inutili, sono impercettibili, vedo ancora la mia caduta davanti ai miei occhi, il mio corpo non fa quello che gli dico io, la mia testa è altrove, non sto facendo altro che peggiorare le cose"
Ero affranto, pensavo che appena recuperate le forze bastava rimettermi le scarpette di danza e sarei tornato quello di una volta e invece non era esattamente così. Non ero quello di una volta e molto probabilmente non lo sarei mai stato
"Matti smettila di buttarti così giù, ti stai distruggendo senza alcun motivo, tu non ti dai tempo, non rispetti il tuo corpo, vuoi tutto e ora, ma non funziona così, vedrai che con tutta la forza che ci hai messo da quando hai iniziato di nuovo a ballare, le cose verranno da sé, poco a poco, giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento, ti passerà tutto. Devi darti tempo Mattia, devi concedere a te stesso di dire <<non sono un robot>>, sei alla costante ricerca della perfezione immediata, e se non arrivi pensi di non meritare, pensi di non riuscire o di non fare abbastanza, ma non è così, perdonati almeno una volta. Ti incolpi continuamente, anche di cose che non potevi controllare, ti dai la colpa per tutto e tutti. Perdona te stesso, dai pace al tuo corpo e vedrai che sarà tutto diverso."
Perché doveva avere ragione? Era così irritante dover ammettere che tutto quello che stesse dicendo fosse giusto.
"Me lo prometti, mi prometti che da domani inizierai quello che ti ho detto? Fallo per te, per i tuoi sogni, per la tua danza e per il tuo futuro."
Nascosi la mia testa nell'incavo del suo collo e iniziai il mio ennesimo pianto liberatorio
"Ti fa bene, sfogati, e domani mattina quando entrerai qui, lo dovrai fare con la mentalità che ti ho detto io e vedrai che le cose inizieranno a incamminarsi verso la strada giusta." Disse Christian accarezzandomi i capelli
"Spero tu abbia ragione." Risposi io
"Certo che ho ragione e lo sai anche tu, tu puoi farcela, nessuno è forte quanto lo sei tu, te lo posso assicurare, tu puoi farcela, ne sono sicuro."
Era immenso. In tutto e per tutto. E poi mi chiedevo perché il mio cuore l'avesse scelto, era lui di cui avevo più bisogno, la mia vita ne aveva bisogno, io ne avevo bisogno. Con lui stavo crescendo, maturando, stavo iniziando a vedere le cose su un'altra ottica, di certo migliore di quella che di solito usavo io. Aveva il dono speciale di saper dire la parola giusta al momento giusto, sapeva cogliere il punto giusto.
Però...
Avevo anche paura. I problemi tra di noi c'erano, i limiti che principalmente aveva lui nella nostra relazione erano ben evidenti, e si erano altamente mostrati quel giorno alla festa, io ogni giorno mi legavo sempre di più a lui, stava diventando davvero tutto il mio mondo, cosa avrei fatto se tutte le mie paure e insicurezze sulla nostra storia si materializzassero? Non avrei osato pensarci. Avevo fiducia in lui, credevo fortemente che piano piano sarebbe diventato più sicuro su ogni punto di vista, però allo stesso tempo avevo la paura incessante che non sarebbe riuscito a sconfiggere questi limiti.
CHRISTIAN POV'S
Dal giorno della festa erano passati giorni, era trascorso più di un mese in cui ho cercato di dimostrare sempre quanto lo amassi, sapevo che non era questo il problema che iniziava ad albergare nella nostra relazione, anzi forse l'amore che provavamo uno nei confronti dell'altro era il nostro punto forte, la nostra certezza. Il problema era un altro. Ero io. Dopo tanto tempo che stavamo trascorrendo insieme, grazie ai nostri rispettivi genitori, ero ancora intrappolato nella bolla di nascondere la relazione che avessi con Mattia, non appena varcavo la soglia di casa. Non so come mi succedeva ma è come si distruggesse un castello di sogni che avevamo costruito, dando spazio ad una montagna di paure, dubbi, timori, incertezze. Una montagna che giustamente stava iniziando a stare stretto, a me, ma soprattutto a Mattia, che come giusto che sia, si stava stancando, voleva che fossimo una coppia, ma voleva che lo fossimo al 100%, anche difronte ai miei amici. Oltre a ciò, si avvicinava un nuovo problema, i nostri genitori a breve sarebbero ritornati da loro lungo viaggio, non a caso si stava avvicinando dicembre, le feste di natale, e non potevano di certo mancare, ero contento che mia mamma finalmente tornasse, ma ero anche irritabilmente nel panico, perché si avvicinava il giorno in cui dovevo fare anche coming out con lei. Dio quanto è difficile. Certe volte mi veniva il grande bisogno di urlare al mondo chi fossi, cosa volessi fare e chi volevo amare con tutto me stesso. Non volevo farmi scappare Mattia, non volevo che prima o poi si sarebbe finito di scocciare, portandolo ad allontanare da me, era la persona più importante e straordinaria della mia vita, in pochi mesi è diventato il mio centro, l'equilibrio che avevo perso da tempo, non potevo perderlo e avrei fatto di tutto per non farlo accadere.
//spazio autore
Ciao ragazzi. Eccomi qui. Sempre con tanta distanza dall'ultimo capitolo, mi dispiace sempre tanto farvi aspettare tanto tempo. Spero di ritornare presente come lo ero prima. Bando alle ciance il nuovo capitolo è uscito, si è leggermente più breve di tutti gli altri, ma come dico io, è un capitolo transitorio, divisorio, un po un anteprima di tutto ciò che succederà più avanti. Spero ovviamente che mi seguirete e che starete con me, durante l'evoluzione e il progresso di questa storia, a cui tengo davvero tanto. Con questo vi lascio, buona lettura e se vi è piaciuto, come sempre, lasciate una stella e magari se volete, a me farebbe tanto piacere, lasciare nei commenti un vostro pensiero, consiglio o constatazione su come si sta evolvendo questo libro. Vi aspetto. Un abbraccio.
- Biagio 💛
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Quel Filo che ci Unisce
RomanceVerona. Due ragazzi. Due vite opposte. Mattia ragazzo solitario, testardo e sensibile. Christian ragazzo estroverso, testa calda e strafottente. Le loro strade si incroceranno, non si sa se per destino o coincidenza. Solo di una cosa si è certa...