CHRISTIAN POV'S
In 2 mesi quante cose erano successe, soprattutto tra me e Mattia. Non eravamo gli stessi, e io lo stavo facendo soffrire, lo percepivo, mi faceva molto male questa situazione, ma non potevo farci nulla. La scuola, gli amici, i nostri genitori che a breve sarebbero tornati, le apparenze, la danza, mi sentivo come se fossi dentro ad una bolla pronta ad esplodere. Mi sentivo pressato, Mattia cercava in tutti i modi di non farmici sentire tale, però sentivo che lui non riusciva più a vivermi solo in casa, ma anche al di fuori, lo voleva e io lo sentivo, e io più cercavo di dire a me stesso che ce l'avrei potuta fare e più non era così.
Da quando avevo ricominciato danza avevo ripreso anche i rapporti con Federico, ma questo non l'avevo detto a Mattia, soprattutto dopo ciò che Federico aveva combinato, dopo quel bacio. Non potevo dirglielo, si sarebbe arrabbiato e ne aveva tutte le ragioni, specialmente dopo la visione che mi stava facendo prendere Fede, su me stesso. All'inizio appena me la disse, non ero chissà quanto convinto, però adesso stavo iniziando a rifletterci.
Incontrai Federico la settimana dopo a quando Mattia iniziò a rifrequentare le lezioni di danza, presumo giusto due mesi fa, io ero in sala, e mentre mi stavo prendendo alcuni minuti di pausa, entrò lui;
"Ehilà" una voce sbucò in sala, e solo quando mi girai mi accorsi fosse Federico
"Fede? E tu che ci fai qui?" Chiesi stupito nel vederlo lì
"Danza classica, sono con mia sorella che fa pattinaggio, ho iniziato di nuovo da qualche settimana." Replicò lui,
vedendolo all'impiedi, spostai il mio borsone e gli feci segno di potersi sedere accanto a me
"Tu fai danza classica? E da quando?" Domandai io totalmente sorpreso da ciò
"Da sempre Chri, ho iniziato a 7 anni e non ho mai più smesso, escludendo il mio ultimo infortunio che mi ha tenuto fermo per molto ma molto tempo." Nella sua voce era palpabile come un filo in procinto di spezzarsi che si sentisse una forte malinconia
"E come è possibile che io non l'ho mai saputo?" Chiesi nuovamente
"Davvero Chri? Davvero te lo domandi? Il 70% di Verona è completamente bigotta, compresa la nostra classe, ovviamente ciò non esclude te. Ti devo ricordare com'eri qualche anno fa? Eri omofobo Christian, totalmente, solo a vedere due ragazzi o due ragazze che si facevano effusioni che iniziavi con le tue teorie fasciste, sopratutto poi dopo che hai iniziato a far amicizia con Manuel, come potevo permettermi di far sapere in giro che io facessi danza classica, è vero questo poi mi ha portato a far allenamenti in altre città, ma almeno mi sono evitato l'aggressione da branco omofobo, nell'ultimo periodo ti sei equilibrato un po, ma perché c'è Mattia al tuo fianco, e dico solo un po perché da quanto vedo non hai ancora fatto coming out, e apparte me, Eugenia e Gloria non lo sa nessuno in classe."
Le parole di Federico mi colpirono in centro petto come se fossero mille spade. <<Omofobo, fascista, bigotto>> erano pesanti come parole, e io non mi ero mai visto come tale, come è possibile che non mi rendevo mai conto del peso di tutto
<<perché sei un cretino>>
Grazie testa. Troppa gentilezza vedo.
"Davvero ero così Fede?" Chiesi io abbastanza mortificato
"Si Chri, lo eri, e forse un po lo sei ancora." Rispose lui senza freni
"No questo non è vero. Almeno adesso no." Replicai io con veemenza
"Ah si? E come mai non hai ancora fatto coming out? O magari resa pubblica la tua relazione con Mattia? Dai Chri non farmi ridere, ti vergogni ancora, ammettilo." Mi diede un colpetto dietro la spalla
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Quel Filo che ci Unisce
RomanceVerona. Due ragazzi. Due vite opposte. Mattia ragazzo solitario, testardo e sensibile. Christian ragazzo estroverso, testa calda e strafottente. Le loro strade si incroceranno, non si sa se per destino o coincidenza. Solo di una cosa si è certa...