Camelia

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4 anni dopo

"Ale sai dove ho messo l'orecchino con la perla?" Ero davanti allo specchio mentre mi stavo abbottonando la camicia, eravamo in ritardo e così lo chiamai alla mia attenzione

"Si è qui sul comodino, eccolo qui" me lo porse dandomi un bacio sul collo

"Ale, lo sai che stiamo facendo tardi non cominciare." Risi sotto ai baffi

"Non ho fatto proprio nulla, non so a cosa ti riferisci." Era proprio scemo

"Si certo, tu cominci sempre così, prima il bacio sul collo, poi sulla guancia e in meno di 5 minuti finiamo nudi sul letto a scopare." Presi un po di profumo per spruzzarmelo sui polsi

"Quanta eleganza amore mio."

"Sempre." Mi guardavo un po intorno

"Che c'è dimentichi qualcosa?"

"Ale dove si trova il bouquet di camelie che abbiamo comprato stamattina?"

"Tranqui è giù, per fortuna che gli hai spruzzato quel prodotto sopra, arriveranno intatte a Verona." Mi disse sistemandomi la giacca

"Eh si, è un buon metodo per non far appassire i fiori." Scendemmo al piano di sotto

"Come sapevi questa cosa?"

"C'era mia nonna, era appassionata di botanica."

Prendemmo le ultime cose, e ci dirigemmo verso l'aeroporto. Non mi sarei aspettato che sarei tornato a casa, dopo 4 anni, per un motivo che mai mi sarei immaginato di vivere.
Dopo una ventina di minuti arrivammo in aeroporto e salimmo in aereo, ci aspettavano 6h di volo, per fortuna che non avevo dimenticato le cuffie per ascoltare un po di musica.

Appoggiai la mia testa sulla spalla di Alex, chiusi gli occhi e tanti pensieri pervasero la mia testa;

Erano passati quattro anni dall'ultima volta che avevo visto casa mia, non ero più tornato, neanche per le feste. E forse non avrei dovuto. In questi quatto anni ero cambiato tanto, ero cresciuto, maturato, erano presenti ancora tante mie fragilità, quell'ansia silenziosa, che navigava sott'acqua ma che prendeva il sopravvento in miei momenti di debolezza. Quel panico che ogni tanto offuscava totalmente i miei occhi. E quella possente insicurezza che molto spesso mi faceva dubitare di qualsiasi cosa. Ma nonostante ciò, mi sentivo diverso, diverso nell'affrontare queste mie difficoltà. La vita mi aveva posto tanti ostacoli, uno più grande dell'altro, sempre più arduo abbatterli. Non c'era mai un momento di pace per me, a volte mi stupivo di quanto avessi sopportato tanto ma ero ancora in piedi. Alex in questi anni è diventato tutto il mio mondo, l'unica mia certezza, sicurezza, l'unico posto che sentivo davvero casa. In questi anni non era mai mancato il suo supporto, il suo sostegno, il suo amore incondizionato, all'inizio non fu semplice, vivere insieme a lui, avere tante attenzioni che pensavo non meritassi, avevo ancora l'ombra del tradimento di Christian, e non riuscivo ad andare avanti, ma dopo un po, mi accorsi che nei miei momenti bui, e ce ne sono stati tanti, la sua mano stringeva sempre la mia, il suo calore era sempre presente, e ogni giorno era sempre più forte, più caldo, più accogliente, non smetteva mai di credere in me, di amarmi, anche quando fu il primo a dirmi la famosa frase a due parole, mentre io ero ancora chiuso nel mio bozzolo, quel bozzolo che ha saputo aprire rispettando i miei tempi, quel bozzolo aperto che si è trasformato in una farfalla, una farfalla capace di volare da sola e di amare altri suoi simili, ho iniziato ad accettare ogni sua attenzione, ogni sua carezza, ogni sui gesto per farmi capire quanto mi amasse, e senza volerlo, durante una mattina piovosa, durante una delle tante colazioni che aveva preparato per me, gli dissi che lo amavo, quelle parole che lui aspettava da tanto, forse da quando i nostri occhi si erano incrociati la prima volta in quel piccolo bar di Verona. E adesso eccoci qui, pronti a tornare nella nostra città dove tutto è iniziato, con un bagaglio di esperienze, con una consapevolezza diversa, con un amore verso noi stessi, soprattutto io, non tornavamo per una ricorrenza positiva purtroppo, tornavo in quella città e puntualmente ci tornavo per un qualcosa che un anno fa aveva letteralmente distrutto il mio cuore in mille pezzi.

Quel Filo che ci UnisceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora