25 - Been tryin' hard not to get into trouble, but I've got a war in my mind

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"Al diavolo, sei ossessione
L'aspetto è l'illusione
Diventa persuasione
Generi una collisione
Strisci tra le mie labbra con passione
Scommetto che hai una missione
Portare il mio cuore all'uccisione."

Ayane-Sensei

Il senso di vuoto che rendeva l'anima straripante, fintantoché non la percepivi più, neppure se provavi e riprovavi, sperando di sentire qualcosa che non fosse il desiderio del nulla, il bisogno di farla finita e di strapparsi da questa vita immon...

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Il senso di vuoto che rendeva l'anima straripante, fintantoché non la percepivi più, neppure se provavi e riprovavi, sperando di sentire qualcosa che non fosse il desiderio del nulla, il bisogno di farla finita e di strapparsi da questa vita immonda che l'unica cosa che era stata capace di dare erano state tante delusioni e troppi dolori, era quello che io definivo fardello di chimere infrante, come fossero onde che si infrangevano contro gli scogli.

Sogni irraggiungibili che venivano schiacciati, pressati, deturpati, da nientemeno che la realtà, crudele nelle sue vesti camaleontiche, con la quale ti ingannava e stregava, come se fosse una maga abile nei suoi stratagemmi. Tu non la vedevi, la realtà per quella che era davvero. La vedevi tramite i tuoi occhi. Tramite un paio di occhiali dalle lenti frantumate e crepate, e quelle imperfezioni rappresentavano il passato turbolento, che in un modo o nell'altro, ti smuoveva qualcosa dentro, che tu lo voglia o no, che tu te ne renda conto o no.

Gli avvenimenti ci cambiavano dall'interno, costringendoci anche contro la nostra stessa indole. Ci facevano adattare, contro ogni nostro futuro e contro ogni nostro obiettivo, solo per farci annegare in un oceano di disperazione. Erano loro che ci fornivano il materiale per plasmare una corazza.

Quello che ci ferisce, diventa quello che temiamo.

Ovviamente se non ci uccide, perché da morti c'è poco che si possa temere.

Ed era quello che io bramavo con ogni singola parte di me: la morte. Volevo mettere un punto a questa esistenza che non aveva mai portato nulla di buono. Volevo smetterla di soffrire. Volevo nuotare in mare di nulla, non in un mare di incubi e dolenti sogni irraggiungibili.

Quello che ci fa sanguinare, è quello che ci fa paura.

Mai dimenticarsi delle proprie ferite oppure verranno infettate... e ora Amon stava curando una delle mie ferite, disinfettandola con delicatezza e cura, con dedizione e attenzione, come se non mi detestasse con tutto sé stesso.

Eppure, ci odiavamo entrambi più di ogni altra emozione che si frapponevano a questo sentimento coltivato col tempo.

Com'è possibile... odiare una persona ma desiderarla al contempo?

Com'è possibile nuotare in un mare di pura incoerenza, sguazzando tra pensieri confusionari e desideri sporchi e illeciti?

Com'è possibile?
Com'è possibile provare questo sentimento sconsiderato che compromette ogni presupposto lucido e razionale, trascinandoti in un oceano di perdizione che si mescolava alla disperazione?

The Serpent of DarknessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora