«Non esiste speranza o un lieto fine... per quelli come noi».
Venere è una bellissima ragazza di quasi diciott'anni che ha perso la sua famiglia in un incendio, è tormentata dai ricordi del suo turbolento passato e non desidera nulla più della sua s...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
"Ti guardo... Ispiri sesso violento Vestiti sul pavimento Lividi sul corpo Baci da privarti dell'ossigeno... Ma io ti odio."
Ayane-Sensei
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
UNA SETTIMANA DOPO
Se l'unico modo per consentirti di vivere fosse camminare per l'eternità in bilico su una corda sospesa nel vuoto, riusciresti a vivere?
Oscillai i fianchi, muovendoli voluttuosamente, mentre sfioravo con sensualità la pelle cosparsa da segni del tempo, fino ad arrivare al lobo dell'orecchio che sfiorai con le labbra dipinte di scarlatto.
Delle volte, la vita... non ti lascia scelta.
Avvolsi le mie braccia attorno al suo collo, dondolandomi sopra il suo bacino, percependo la sua eccitazione divenire sempre più sporgente contro il mio sesso celato dalla stoffa.
Era diventata una cosa abituale, ormai. Fare cose che prima avrei considerato atroci e abominevoli. Eppure, le facevo. Per la mia sopravvivenza. E perché, mi ripetevo, fossero per una giusta causa.
O ti rialzi, oppure resti a terra, facendoti calpestare senza pietà.
L'uomo viscido che avevo dinanzi respirava affannosamente, guardandomi in un modo che mi fece venire da sboccare. Ovviamente non lo diedi a vedere. Mi mostrai attratta, eccitata, come dovevo essere. Poi accadde quello che stavo aspettando. Anzi, quello che ero abituata ad aspettare. Ma non volevo attendere ciò, niente affatto.
L'uomo mi chiese di restare. Di avere di più. Tutti desideravano averne di più, se quello che gli facevi assaggiare era di loro gradimento, e se specialmente, glielo servivi nel modo giusto. Giusto per loro. Per la loro fame. La loro indole. La loro perversione. Che raramente usciva tutta allo scoperto. Era compito mio sradicarla e usarla a mio favore, usandola contro di lui.
Era tutto un meccanismo contorto e oscuro, bisognava prenderne atto, per saperlo gestire, e per non farsi assorbire completamente dalla fitta rete di tenebre che questo lato del mondo rivelava.
