Il mio accompagnatore 🎖

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Molte cose lo avrebbero potuto bloccare, beh aveva avuto una moglie e forse non se la sentiva di lasciarsi andare di nuovo, era collega di mio padre e la differenza di età era abbastanza evidente, sospirai afflitta 《Molti fattori non sono dalla mia parte effettivamente》feci spallucce e mi portai la tisana alle labbra, era alla cannella e arancio, giusto, arancio...come la strana marmellata che avevo assaggiato questa mattina a casa di Carldan 《Fiorellino, falla finita!》tornai alla realtà e guardai Elia e Lilla ridere di me 《Ma cosa volete?》 risi per la vergogna, mi avevano pizzicata a pensare di nuovo a lui, non riuscivo a toglierlo dalla mente.

Qualche ora più tardi i miei splendidi amici andarono via, l'indomani avrei dovuto svegliarmi presto perché avevo promesso ad Alex di sostituire la maestra Flora e i miei amici invece avevano lezione all'univeristà.
Mi lavai e preparai per andare a letto, presi il cellulare per mettere la sveglia e il mio cuore si spense quando mi accorsi che nessuno mi aveva cercata, e per "nessuno" intendevo Carldan.
Basta Vic! Mi brontolai da sola, non potevo permettermi di stare da schifo per un uomo assurdo come lui, un uomo irraggiungibile come lui, c'era chimica tra noi era evidente ma nient'altro, dovevo tenerlo bene a mente.
Posai il telefono sul comodino e furiosa con me stessa mi addormentai poco dopo.

La sveglia suonò come previsto alle sette e trenta e fui felice di svegliarmi con un nuovo obiettivo, ed era che non avrei permesso a me stessa di stare male per una persona che non mi voleva, mi ero legata più del dovuto a Carldan solo perché lo avevo conosciuto in un momento di caos e fragilità e mi ero attaccata a lui come se fosse stato la mia ancora di salvezza da Filippo e il suo cavolo di tradimento, mentre in realtà mi stavo rendendo conto che Carldan mi stava solo trascinando sempre di più negli abissi.

Feci una doccia rigenerante, indossai il vestitino bianco con fiorellini gialli e azzurri ricamati, le mie converse nere, la tracolla e scesi a fare colazione, tutto ciò mentre canticchiavo la canzone "Don't worry be Happy".
La mia apparente armonia venne interrotta da mia madre 《Buongiorno cara, stai andando all'università?》sorrise e con occhio critico analizzò il mio stile raggiante e allegro, volevo uscire prima per fermarmi dal fornaio a prendere delle brioche da portare a scuola, pensavo di fare una sorpresa ai bambini 《In realtà ho una supplenza a scuola》il sorrisetto le morì in faccia ma non disse niente, bevvi velocemente il caffè nella speranza di riuscire ad evitare uno dei suoi soliti discorsetti del cavolo《Scusami ma devo scappare altrimenti perderò l'autobus!》guardai l'orologio e secondo i miei calcoli sarei riuscita a fare tutto in orario《Vittoria ma cosa dici? In autobus? Ti ho già detto che puoi prendere l'auto di famiglia e farti accompagnare da Arturito》 Arturito era il tutto fare di famiglia, si occupava della villa e faceva da autista quando la mamma doveva uscire a fare compere o commissioni varie 《No grazie, preferisco così, grazie mille! Ci vediamo stasera》feci per uscire e venni bloccata dalla presa di mia madre, mi stringeva il polso con le sue unghie lunghe e finte color corallo 《Dimenticavo di dirti che stasera siamo a cena con dei colleghi di papà allo Yachting Club! Papà tornerà a metà mattina per fortuna...questa casa senza di lui è così vuota》Certo che è vuota, quando papà è fuori città sparisci sempre lasciandomi sola! Ma...aspetta un momento... 《Quali colleghi? 》mia madre mi guardò sbalordita, non era da me informarmi sui presenti, la invitai a nozze 《Oh beh, ci sarà Kevin con sua moglie, Omar con Alice, quel...ehm Dan? Con la sua ragazza e poi ...》 Dan con la sua ragazza? Si riferiva sicuramente a Carldan, non potevo crederci...che stronzo! 《Papà tiene molto ad averti a cena con noi, sarai presente non è vero? 》mi fissò seria, non ci sarei andata questo è poco ma sicuro 《Non credo, ti farò sapere più tardi》 tirai via il polso dalla sua presa e le sorrisi più falsa che mai 《Puoi portare anche Filippo o Lilla》 disse scocciata nell'intento di convincermi a partecipare ad un'altra pagliacciata da ricchi presuntuosi 《Vedremo, ti scrivo un messaggio appena riesco》ma la risposta già la sapeva ed era un no assoluto, anche se avrei rivisto lo stronzo molto volentieri.

Mi aveva fatto ritardare con i suoi discorsi idioti, arrivata fi fretta e furia dal fornaio presi al volo un vassoio di brioche e corsi come una matta verso la fermata, l'autobus si stava accostando al ciglio della strada per far scendere e salire i passeggeri 《Mi aspetti! La prego! Mi aspetti!》urlai come una matta al conducente, fortunatamente una dolce signora che stava scendendo chiese al guidatore di attendermi perchè stavo arrivando 《Grazie mille signora!》le tirai un bacio e con fare molto poco elegante mi fiondai in autobus, oh cielo per un pelo! Nel tragitto cercai di ricompormi sistemandomi i capelli scompigliati e cercando di tornare a respirare normalmente. Ed eccomi finalmente arrivata alla mia fermata.

Con la tracolla e l'enorme vassoio di brioche arrivai a scuola, erano le nove e cinque minuti《Buongiorno Vittoria, che cosa hai in quel profumato vassoio?》 mi voltai e vidi Mariarita, l'insegnante di scienze, le si colorirono le guance di rosa proprio come la prima volta che la incontrai 《Uh buongiorno Mariarita! Ho pensato di portare delle brioche, sono appena sfornate prendine pure una》i suoi dolci occhioni brillarono e mi sorrise emozionata 《Sei veramente una cara ragazza! Una cara, carissima ragazza》prese una brioche di quelle con la glassa allo zucchero e sorridente andò via.

Ero stupita, non credevo che delle semplici brioche da neppure un euro l'una potessero render così felice qualcuno, il cellulare suonò e mi resi conto di non aver messo il silenzioso, accidenti per fortuna era suonato adesso e non in classe! Era un messaggio di Lilla mi chiedeva se stasera avevo impegni, le spiegai brevemente dell'invito di mia madre e del fatto che Carldan sarebbe stato presente con "la sua ragazza" mi si rivoltò lo stomaco solo pensiero "Perché non ci vai con Elia? Il tenebroso non lo conosce e non può può certo immaginare che é gay...pensaci amica!" la mia amica era un cavolo di genio! Scrissi subito ad Elia spiegandogli tutto e invitandolo in veste di mio accompagnatore e gli chiesi di fingere di esser attratto da me《Vittoria eccoti qui, il tuo caffè ti stava aspettando!》
Mi voltai di soprassalto, Alexander mi sorrise e i suoi occhi studiarono velocemente ogni mio dettaglio, si accorse di aver esagerato e diventò rosso 《Devi...devi scusarmi Vic》si sistemò un ciuffetto di capelli all'indietro 《Sai non capita spesso di vedere belle ragazze come te, perdonami》porca paletta questo non ci voleva, non solo lo ho scoperto mentre mi sbavava dietro ma lo ha pure ammesso! 《Ehm...grazie?》 risposi titubante 《Non succederà più perdonami...allora....beh, posso offrirti quel famoso caffè? Da collega a collega ovviamente?》sembrava sincero e il suo dolce sorriso mi sciolse, era veramente un bel ragazzo 《E caffè sia》ero leggermente in imbarazzo ma quel caffè lo desideravo veramente tanto, il cellulare vibrò, era Elia finalmente!

"Stasera sarò il tuo amante perfetto...mio fiorellino" lo adoro!

mio fiorellino" lo adoro!

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NO NAME - Un cuore al centro del mirinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora