🎖 Non stanotte

6.4K 165 18
                                    

•○°•○●Carldan●○•°•○


Stavo impazzendo.

Quella chiamata,
il terrore negli occhi di Marcus e poi
la corsa all'ospedale mi hanno fatto rivivere quel maledettissimo giorno in cui mia moglie venne investita.

Vedere Vic inerme distesa su quel lettino mi ha fatto male tanto quanto una pugnalata in pieno petto e poi la sua voce...la sua dolce e flebile voce sussurrava il mio nome, il nomignolo buffo che mi aveva dato, riusciva ad essere dolce anche se intontita dai farmaci.
Con la scusa di non voler lasciare Marcus da solo mi ero trattenuto il più possibile abbastanza da capire che non era niente di grave, ma il mio posto non era al suo fianco, io e Vic non eravamo niente, solo una bella scopata.
Beh questo è quello che continuavo a ripetermi da svariate ore ormai ma la cosa assurda era che non ci credevo nemmeno io, Vic mi era entrata dentro, non mi spiegavo il come e nemmeno il perché ma qualcosa in lei é riuscito a riaccendermi la voglia di vivere.

Dopo il suo ultimo messaggio non gli avevo più risposto, mi ero già esposto abbastanza, le avevo anche fatto recapitare a casa con un fattorino il suo stupido orsacchiotto di peluche, uscendo cosi allo scoperto e facendole dunque capire che il misterioso compratore non ero altro che io.
Desideravo qualcosa di suo, volevo un pezzetto di lei ogni qualvolta che ne avessi avuto il bisogno.
Quell'orsacchiotto odorava di Vic, colei che mi aveva stregato fin dal suo primo Drazzle in quel pub.

Ero semplicemente fottuto, lo sapevo.

Non avrei mai immaginato di sentirmi così dopo la morte di Cristal, non avrei mai sperato di sentire di nuovo quel brivido lungo tutta la schiena ogni volta che i miei occhi si posavano su quella piccola ribelle dai capelli a caschetto in stile anni novanta.
Eppure eccomi qui, furioso e incredulo allo stesso tempo.
Non sapevo come diavolo comportarmi con lei, era giovane e figlia di Marcus, accidenti a lui! Di tutte le donne che potevo avere, dovevo per forza farmi sua figlia? Scossi la testa e mi versai un bel bicchiere di bourbon.
Il mio cazzo e il briciolo di cuore che mi era rimasto mi dicevano di risponderle al messaggio ma il cervello me lo stava impedendo. Scolai l'intero bicchiere di liquore e senza pensarci un minuto di più decisi di scriverle:

"Ma figurati è solo un pensiero"
volevo sminuire il regalo che le avevo fatto, anche perché sinceramente iniziavo ad abituarmi alla vista di quel vecchio peluche, non rispose subito e quindi preso dall'ansia mi versai un altro bel bicchiere di bourbon, cazzo perché non rispondi?
Guardai l'orario ed effettivamente era tardino per intraprendere una conversazione, specialmente con uno che non ti aveva più risposto da ore ormai.

"Pensiero o meno, per me vale molto. Quindi...eri tu il compratore segreto?"
eccola finalmente, sapevo che lo avrebbe chiesto
"Come hai fatto a capirlo Signorina Lestrange?"
Che strano chiamarla per cognome, mi ricordava troppo suo padre
"Il solito simpaticone...come mai non mi avevi più risposto? Se posso chiederlo ovviamente ;) "
aggiunse uno smile ammiccante che mi fece sorridere
"Avevo da fare ed ho visto adesso il tuo messaggio, ma parliamo di cose serie bimba, come stai? Cosa ti hanno detto i dottori?"
L'ultima volta che l'ho vista dovevano ancora darle la risonanza per vedere se aveva qualcosa di rotto o fratturato
"Sono messa così"
mi inviò subito dopo al testo una foto della gamba ingessata, porca puttana!
Questo era un bel problema, come potevo vederla ancora se non poteva muoversi da casa?
"Per quanto tempo devi tenere il gesso?"
Risposi subito
"E poi ho un bell'ematoma e punti proprio qui..."
senza leggere il mio messaggio mi inviò una foto del suo bellissimo viso tumefatto da un bell'ematoma e con un grande cerotto. Mi salì la rabbia, come diamine aveva fatto a ridursi così da sola?
"per un mese..."
per una cosa?! Mi alzai di scatto dal divano di pelle nera e iniziai a camminare avanti e indietro alla ricerca di una fottuta soluzione, dovevo vederla e non tra un mese!

E poi mi venne un'idea

"Tu mi vuoi ancora?"
Scrissi senza curarmi di esagerare con le parole, dopo qualche minuto più del solito mi rispose
"E tu?"
Ma che cazzo! Perché doveva sempre ribaltare la frittata?
"Mi sembra ovvio bimba"
mi piaceva chiamarla bimba, non tanto perché era effettivamente più giovane di me, ma per la sua espressione ogni volta che la chiamavo così, me lo faceva sempre diventare duro
"E allora perché mi allontani sempre?"
Scrisse e mi parve di vederla, distesa nel letto con il suo pupazzo tra le braccia e il visino triste e imbronciato
"Preferisco parlarne a voce, non mi hai risposto, tu mi vuoi?"
rispondi accidenti!
"Si"
rispose senza aggiungere altro
"Bene bimba, appena starai meglio ti farò venire a prendere da una ragazza, e dovrai dire che è una tua amica, lei ti porterà da me"
Ecco, questo era il mio piano
"Ah...wow, hai già pensato a tutto...e se ti dicessi che adesso voglio venire da te?"
Bambina viziata
"Beh, ti dico che adesso non é fattibile farti passare a prendere, ma ti dico anche che se mi desideri così tanto puoi toccarti per me...immaginando di essere distesa sul mio tavolo"
Lo stesso tavolo dove prima o poi ti sbatterò a dovere bimba viziata, lo pensai ma non lo scrissi, non volevo esagerare.
Non stanotte.

Non stanotte

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
NO NAME - Un cuore al centro del mirinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora