Primo giorno 🎖

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Arrivai a scuola con largo anticipo e colsi il momento di quiete per presentarmi e conoscere gli insegnanti, quelli veri non in stage come me.

Si presentarono uno alla volta.
Mariarita una buffa signora con degli strani capelli arruffati e le guance rosso ciliegia si presentò per prima, avrà avuto una cinquantina di anni, mi disse che insegnava scienze e mi fece vedere l'angolo caffè, ovvero un piccolo stanzino con un paio di sgabelli e una macchienetta malconcia per preparare degli espressi. Trovai Mariarita moto gentile e interessante con quel suo fare confusionario e impacciato, poi fu il turno di Flora, un'esile e alta signora sempre sulla cinquantina, il suoi lineamenti erano spigolosi, indossava occhiali da vista e piccoli orecchini di perle.
Mi disse che insegnava matematica e scherzosamente si scusò per il fare bizzarro della collega e mi strappò il primo vero sorriso della mattina.
Al contrario di Mariarita, lei non aveva un capello fuoriposto, indossava un completo grigio tortora e aveva i capelli accuratamente acconciati in una coda a cavallo, poi un giovane uomo si fece largo con fare scherzoso e alla mano, cosa che adorai e si presentò.
《Benvenuta in questa famiglia di matti, io sono Alexander, ma tutti mi chiamano Alex. Piacere》 mi allungò la mano e la strinsi presentandomi a mia volta. Era sicuramente un bel ragazzo, avrà avuto pochi anni più di me, forse avrá avuto ventisette o ventotto anni, abbastanza alto e distinto, capelli sbarazzini biondi e dei bellissimi occhioni color nocciola che spiccavano sotto le folte ciglia, carino e simpatico. Insegnava scienze motoria, ci avrei scommesso ogni centesimo.
Mi fece fare il giro della scuola e rimasti scioccata. Non avevo mai visto in vita mia così tanto degrado. Banchi vecchi e cigolanti, piccole finestre senza neppure una tenda, muri screpolati con evidenti accenni di muffa e infiltrazioni di acqua, nessun computer, nessuna lavagna elettronica, niente. 《Non preoccuparti Vittoria, i bambini sono dei tesori tranne qualche piccolo teppistello, ma credimi andrei benissimo》 probabilmente vide che ero nel panico e apprezzai moltissimo le sue dolci parole motivazionali.

Suonò la campanella e i bambini, ad uno ad uno entrarono facendosi largo tra zaini e gomitate, insieme a loro sparì il silenzio e la quiete.
《Buongiorno bambini, io sono la vostra nuova maestra e vi insegnerò letteratura》si zittirono tutti e poi tornarono a parlare e scherzare tra di loro come se non ci fossi, che maleducati!

Feci una fatica immensa a insegnare in cinque classi differenti, ma finalmente la prima giornata di lezioni era terminata. Non mi sarei mai immaginata che insegnare sarebbe stato così faticoso, credevo che sarebbe stato molto, molto più semplice e mi sbagliavo di grosso porca miseria! Quelli non erano bambini, erano dei selvaggi senza regole, l'unica buona notizia era che Elia, il mio migliore amico orgogliosamente gay, mi stava aspettando a casa di Lilla, perché volevano portarmi a festeggiare il mio primo giorno di stage e adesso più che mai necessitavo di un bel cocktail super alcolico.

 Non mi sarei mai immaginata che insegnare sarebbe stato così faticoso, credevo che sarebbe stato molto, molto più semplice e mi sbagliavo di grosso porca miseria! Quelli non erano bambini, erano dei selvaggi senza regole, l'unica buona notizia er...

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NO NAME - Un cuore al centro del mirinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora