Capitolo 15

275 19 11
                                    

I giorni passano in fretta e la sera dell'asta arriva in un secondo.

In occasione di un evento del genere opto per un vestito lungo nero con le mani lunghe e uno spacco vertiginoso laterale. Mi lascia scoperta la schiena e gran parte del petto. Una cintura oro mi sottolinea il fianco stretto. I capelli mi cadono lungo la schiena mossi e perfetti. Il trucco è accennato sulle labbra ma molto calcato sugli occhi, che li esalta rendendoli più grandi.

Mi bussano alla porta della camera e apro, mi trovo davanti Ethan, vestito impeccabilmente con un completo scuro. L'unico uomo che non mi ha mai dimostrato di vedere la mia bellezza, per questo lo apprezzo ancora di più "Mi hanno detto che volevi vedermi" mi dice entrando.

"Stasera sarai al mio fianco" gli ordino fermamente "E voglio che tu chieda a Benji di monitorare personalmente casa mia fino al mio ritorno, Lucía resta qui e non voglio che rimanga da sola"

"Capisco la tua preoccupazione e la condivido. Sarai protetta e lei sarà al sicuro, come desideri" annuisce convinto.

"Domani le reclute inizieranno le prove psicologiche attitudinali, è un momento delicato e stare fuori casa lontana da tutto non mi piace ma dobbiamo andare" gli spiego mentre prendo il mio cappotto dall'armadio "Ethan.. in questo momento non mi fido di nessuno"

"È ancora per la storia di Zahir?" Mi chiede sapendo perfettamente che tocca un tasto dolente.

"Ci sono dettagli che.. non credo di aver gestito correttamente quella missione e.." cerco di spiegarmi.

"Sicura che non si tratti soltanto di sensi di colpa e di ferite emotive?" Mi guarda studiandomi attentamente.

"Dubiti della mia oggettività?" Chiedo a mia volta.

"Mai" risponde sincero.

"E allora fidati di me, anche se non è facile" rispondo uscendo dalla stanza con lui al seguito "Aspettami all'ingresso"

Percorro il lungo corridoio e busso alla porta della cameretta di mia figlia, apro la porta e la vedo disegnare alla sua scrivania rosa confetto "Ciao mamma" mi saluta e mi abbraccia.

"Noi stiamo andando, domani mattina ti sveglierai che sarò già qui" le sussurro tra i suoi capelli profumati di miele e cannella.

"Devi proprio andare?" Mi chiede guardandomi con quegli occhi da cerbiatta.

"È per lavoro.." cerco di spiegarmi ma so che non può capirmi, e di questo ne sono sollevata "Non ti accorgerai della mia assenza" aggiungo e poi accarezzandole il viso le dico "Ho una sorpresa per te" Sento i passi alle mie spalle e solo una persona nel mio team ha una camminata così incerta "Zio Benji è qui per tenerti compagnia"

Lui sbuca da dietro l'angolo con il suo tablet in mano e gli occhialetti da genio informatico pinzati sul naso "Ciao zio!" Esclama la piccola correndogli incontro. Si abbracciano.

Lei conosce solo Ethan e Benji, ha un ottimo rapporto con loro e sono felice perché so che lei vede in loro dei punti di riferimento.

Prima di andare do un'occhiata alla cameretta e vedo il peluche a forma di scorpione sul letto di mia figlia. Stringo la maniglia della porta dal nervoso momentaneo che mi colpisce e poi chiudo la porta.

Raggiungo Ethan e John nell'atrio e per mia sorpresa trovo Peter, vestito come un damerino "Credo che mi sfugga qualcosa" dico seria.

"Il ragazzo ha dimostrato qualità superiori a tutto il resto del gruppo, lo porto con me" mi risponde John.

No tener miedoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora