Capitolo 44

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Mi alzo dal letto facendo estrema attenzione a non svegliarla. Indosso la mia giacca e mi lego i lacci delle scarpe "Dove vai?"

Sorrido nel sentire nella sua voce sempre quella preoccupazione
"Le reclute non si allenano da sole e dobbiamo fare il punto" le spiego finendo di vestirmi, tenendo un tono di voce lieve.

"Vengo anche io" dice testarda e mi fiondo da lei per impedirle di fare una cazzata.

"Resta dove sei, Supergirl.." la prendo in giro bonariamente mentre le sistemo la coperta "..devi riposare" aggiungo accarezzandole la testa.

"Non mi terrai dieci giorni a letto, Macarena" il suo tono irritato e prepotente mi fa capire che sta decisamente meglio.

"Cominciamo con oggi" le dico semplicemente andando verso la porta.

"Non puoi lasciarmi qui da sola!" Protesta come una bambina capricciosa.

"Perché no?" Le chiedo corrugando leggermente la fronte.

"Mi annoio!" Si lamenta e scalcia appena sotto le coperte facendomi sorridere divertita.

"Dormi, leggi, guarda la TV.." indico lo schermo piatto appeso al muro.

"Non ho ottant'anni" incrocia le braccia al petto e mette su il muso.

"Beh oggi li hai.. ma li porti benissimo, tranquilla" le faccio l'occhiolino e apro la porta.

"Non ti sopporto!" Mi urla.

Rido "Questo lo sapevo già.. torno presto!" Le urlo a mia volta prima di uscire di casa.

Entro nella caravana e sono tutti lì che mi aspettano "Come sta?" Mi chiede Will.

"Abbastanza bene da poter reggere una discussione e lamentarsi" rispondo abbastanza divertita. Saray ridacchia e mi affianca, è carino il suo modo di starmi vicino: non troppo incollata da essere appiccicosa ma sempre presente come supporto "Ci tengo a dire che quella notte siamo stati bravi.. siamo sopravvissuti anche agli imprevisti che si sono verificati.. sono contenta dei vostri progressi" dico guardandoli tutti "Allora ragazzi, che cosa sappiamo?" Chiedo osservando gli schermi.

Benji prende parola e mi mostra le telecamere della strada che puntano sulla villa "Da quando siamo usciti è scoppiato un vero putiferio.."

La porta della caravana si spalanca e Zulema con le stampelle fa il suo ingresso trionfante "Che cosa ci fai qui?" Chiedo severa.

"Non penserai mica di avermi convinta, Bionda.." Mi risponde chiudendosi la porta alle spalle.

Incrocio le braccia al petto e cerco di impormi sapendo che sarà una battaglia persa in partenza "Zulema devi riposare"

Pen le lascia la sua sedia sulla quale si siede "Riposo seduta qui mentre vi ascolto" passa le stampelle a Tim e di mette in posizione d'ascolto.

Alzo gli occhi al cielo "Vai pure avanti, Benji"

Il ragazzo si schiarisce appena la voce "Come stavo dicendo.. hanno scortato tuo fratello in ospedale, le ustioni sono state gravi e lo terranno ancora una settimana sotto sedativo. John e il resto si sono stanziati nella villa.. abbiamo creato scompiglio e avranno bisogno di un paio di giorni per organizzarsi" mi mostra le immagini e le cartelle ospedaliere per confermare il suo resoconto.

"Momento ideale per attaccare" commenta Edward strofinandosi le mani bello soddisfatto e affamato di sangue versato.

"Lo sarebbe se fossimo in grado.." rispondo tagliente e poi aggiungo "..anche noi abbiamo subito dei colpi e anche noi abbiamo bisogno di questo tempo"

No tener miedoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora