Capitolo 57

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Entriamo in casa, Saray ha predisposto persino un catering e iniziamo la festa mangiando e bevendo, facendo numerosi brindisi alla coppia felice.

Zulema si siede accanto a me, mi mette la mano sulla coscia e mi accarezza dolcemente senza alcuna malizia. Si sporge nella mia direzione per parlarmi "Volevo dirti che mi è piaciuto molto il tuo discorso"

"Lo hai capito" le dico senza chiedere perché glielo ho letto in faccia.

"Ero d'accordo su ogni parola" mi confessa e sposto lo sguardo su di lei "Ti amo" le accarezzo il viso dolcemente mentre ci perdiamo nello sguardo dell'altra "Pensi davvero che il nostro sia.."

"Vero amore?" Le chiedo completando la frase al posto suo "Ha resistito a così tante cose che non potrebbe essere altrimenti" rispondo sinceramente con un sorriso, lei ricambia e mi bacia sulle labbra velocemente. Nonostante questo momento perfetto la vedo un po' tesa. Non me capisco il motivo perché è una serata splendida, perciò le metto una mano sulla coscia nuda. L'accarezzo piano, mi prende la mano per intrecciare le nostre dita ma percepisco che comunque ci sia qualcosa che mi sta nascondendo.

La musica parte e iniziano a ballare "Mamma, balli con me?" Mi chiede mia figlia.

Sorrido e scivolo dalla presa di Zulema "Ma certo, andiamo!"

Prendo per mano mia figlia e iniziamo a ballare in mezzo agli altri, la faccio volteggiare e iniziamo a muoverci a ritmo di musica.

"Hai un po' di sangue gitano eh Mini Rubia" dice Saray in un sorriso alla piccola, ma lei non capisce ciò che dice perciò si limita a sorridere e a continuare a ballare con me.

Saltelliamo insieme per una buona mezz'ora con la musica a tutto volume quando Saray imposta qualcosa di più tranquillo. Prendo la bimba in braccio e iniziamo a cullarci "Ciao piccola, che dici? Questo ballo me lo lasci fare con la tua mamma?" Chiede Zulema a Lucia alle mie spalle.

Sento la piccola pensarci un pochino e poi mi dice "Mamma mettimi giù, balli con Zulema adesso" senza lasciarmi alcun potere decisionale.

Faccio come dice e mi ritrovo tra le braccia di Zulema "Vedo.. che è tua consueta abitudine dire agli altri si smettere di ballare con me" le dico sorridendole.

"Ma smettila" mi dice ridendo appena. Le sue mani scivolano sui miei fianchi mentre io incrocio le braccia dietro al suo collo "Adoro questi momenti"

"Quali?" Chiedo interessata in un sussurro.

"Questa quiete... questa calma.. tutto sparisce ed è come se rimanessimo noi. Solo noi, qui, su questa pista da ballo improvvisata e una musica tranquilla" appoggio la testa sulla sua spalla mentre continua a parlarmi "Con questa calma posso sentire il tuo cuore battere incredibilmente forte, posso sentire il tuo profumo.. adoro il modo in cui ti abbandoni tra le mie braccia, mi perdo nel tuo leggero tocco e nel tuo sguardo che mi dice ogni volta che mi ama"

"Perché mi stai dicendo tutto questo?" Le chiedo restando nella stessa posizione.

"Ti sto spiegando perché ti ho trascinato via da Tony quella sera.. e perché ho chiesto a nostra figlia di lasciarti un attimo.. ho bisogno di questo e ne hai bisogno anche tu" alzo la testa e incrocio il suo sguardo sereno.

"Mi stai nascondendo qualcosa Zulema" le dico senza più alcun dubbio al riguardo.

Lei mi sorride e mi fa volteggiare prima di riprendermi tra le sue braccia "È vero ma ti prometto che entro stasera saprai tutto" il suo sguardo e il suo sorriso mi tranquillizzano abbastanza.

La musica finisce e lei mi regala un ultimo sorriso prima di lasciare spazio alla piccola monella.

Balliamo ancora prima che arriva la torta, totalmente ricoperta di panna farcita al cioccolato e lamponi.

Ci risediamo a tavola per gustarla, Lucía ne mangia ben due fette e sporca le labbra di cioccolato. La pulisco con il tovagliolo "Anche tu!" Mi dice e Zulema mi fa voltare.

"È vero" ride indicandosi la bocca.
Mi cerco di pulire "No aspetta ci penso io" dice lei e mi bacia passandomi appena la lingua sul punto dove ero sporca, si allontana "Ecco fatto"

Sbianco non appena mi accorgo che siamo davanti a Lucìa, mi volto e la bambina mi sorride "Sì, ora sei pulita!"

"Adoro il fatto che ogni volta sembra che ti viene un infarto" ride Zulema e le tiro una gomitata.

"Questo quadretto me lo appenderei a casa" esclama Saray tutta entusiasta.

Claire si alza e sventola il bouquet in aria "Il lancio del bouquet"

Cris, Pen e Saray si alzano "Vieni?" Chiedo a Zulema ma lei afferra il suo bicchiere di champagne.

"Ti sembro il tipo per queste stupidaggini?" Mi chiede un po' saccente ma fa parte di lei.

La guardo un po' male ma Saray si mette in mezzo "Vieni, Rubia, non sa cosa si perde" mi prende per mano e ci mettiamo in sala tutte dietro a Claire che ci dà le spalle.

"Siete pronte?" Ci chiede tutta entusiasta "Tre..due..uno...." Aspetto che il mazzo di fiori voli in aria ma questo non accade.

Claire si volta e viene verso di me porgendomelo "Che cos.."

Claire si sposta dalla mia visuale e vedo Zulema inginocchiata davanti a me con una scatolina di velluto nera tra le mani, mi sorride e capisco cosa la rendeva tanto tesa
"Sei la persona più odiosa e testarda che abbia mai incontrato" tutti ridacchiamo e io scuoto la testa perché solo lei dice certe cose in momenti come questi "..sono più le discussioni che facciamo che i momenti tranquilli e scommetto che da oggi troveremo altri mille motivi per discutere" la guardo senza capire "Ho trovato una casa per noi tre non troppo lontano da qui.. tua figlia l'adora e sappiamo entrambe che il suo era il gusto più difficile da soddisfare" mi fa sorridere e poi continua "Voglio litigare con te per il resto della mia vita perché voglio te. Voglio te e il tuo caratteraccio, i tuoi insopportabili sensi di colpa e il tuo incredibile cuore. Voglio te perché ti amo" i suoi occhi si perdono nei miei mentre apre la scatolina ma io non guardo l'anello, guardo lei "Sposami, Macarena" sorride appena prima di aggiungere "Punzecchiami per il resto della mia vita, amore mio"

"Sì" dico di getto senza nemmeno doverci pensare "Sì, Zulema, assolutamente sì"

Mi mette l'anello al dito, un brillantino fine adatto alle mie dita minute ed esili. Si alza in piedi e mi bacia "Solo tu potevi chiedermelo insultandomi" le dico sulle labbra.

"Non voglio essere banale" mi risponde da stronza.

"Non lo sei mai, amore mio" le prendo il viso e la bacio con amore e passione, sentendola mia e dimostrandole che sono sua. Stanotte festeggeremo così come il resto delle altre notti della nostra vita.

Nel bel mezzo del caos dei nostri amici, mi perdo nei suoi occhi e restiamo così, sospese nello spazio e nel tempo dove tutto può essere possibile, anche essere felici e contenti.

NELLO STESSO MOMENTO
Dall'altra parte del Mondo

"Ti stavamo aspettando.. ti è andata molto male.. dicono che non hai subito una pesante sconfitta tanto da non avere più nemmeno un soldo"

"Oh.. ciò che è veramente importante non è il denaro ma i segreti ed io.. ne custodisco fin troppi"

Román lancia sulla scrivania un fascicolo con su scritto TOP SECRET.

"Di che si tratta?"

"Di una nuova strategia. Una persona.. un'agente dormiente.. il suo aspetto fisico è adatto.. ma c'è un problema: il nome che porta va assolutamente cambiato.. da oggi potremmo chiamarla......"

TO BE CONTINUED.

No tener miedoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora