ZULEMA
Questo burattino non ha idea di chi si è messo contro
Penso mentre gli giro intorno, cerca di colpirmi ma schivo il colpo e glielo restituisco dritto alla gola, indietreggia con uno sguardo leggermente preoccupato. È lì che capisco che lui fa un passo prima di colpire. Scuoto la testa sorridendogli con la consapevolezza che andrà al tappeto tra un attimo. Fa una finta, me ne accorgo e il colpo arriva dalla parte opposta, accuso il dolore ma poi, prima di poter reagire, Ethan si mette in mezzo "Lascialo a me" dice guardando Peter "Tu devi andare" aggiunge incontrando il mio sguardo preoccupato.
Annuisco e corro su per le scale, corro finché ho fiato perché l'ansia è alle stelle e non so cosa troverò dietro quella porta. Benji mi guida alla radio "Zulema, guarda che l'ha chiusa a chiave" mi informa.
"Non vedo dove sia il problema" rispondo prima di sfondarla con un calcio e ciò che vedono i miei occhi mi paralizza.
MACARENA
Sta per agire quando la porta si spalanca e Lui si volta, mi libero dalla presa, afferro il coltello che teneva in mano e gliela pianto nella pancia senza alcuna esitazione.
Si gira di scatto sorpreso e gli giro il coltello nello stomaco, glielo pianto una seconda volta "Nel caso non si fosse capito: voglio il divorzio" glielo pianto una terza ed ultima volta nello stesso punto e scivolo via da lui.
Cado sul pavimento ancora scossa e traumatizzata. Lui è agonizzante sul materasso che sta morendo dissanguato.
Zulema resta pietrificata "Io lo ammazzo"
Penso che si stia per avventare su di lui ma invece corre da me, con uno sguardo così preoccupato da farmi stare peggio. Cerca di sfiorarmi ma mi scosto immediatamente. Mi alzo in piedi mentre tremo ancora come una foglia e sento la forte esigenza di coprirmi apro l'armadio, afferro una delle felpe che avevo lasciato qui e la indosso. I miei pantaloni sono sul pavimento e metto anche quelli. Non dico una parola, non ci riesco. Zulema non ha la minima idea di come reagire. Sento ridere in modo glaciale e vedo John che sta morendo dissanguato guardare Zulema negli occhi "Non ti toccherà dopo quello che ho fatto" ride ancora di più divertito "All fine ho vinto io, Zahir"
Lei non dice un cazzo, tira fuori la pistola e gli spara in testa. La risata muore nella stanza insieme a quel bastardo. Resto un secondo a guardarlo lì e non provo nulla. Niente. Assolutamente svuotata.
Esco dalla camera ma lei mi sbarra la strada, mi guarda in volto e vede alcuni segni, i più visibili almeno. Serra la mascella "Lui ha.."
"Ne parliamo in un altro momento" le dico semplicemente sorpassandola, lei mi è subito accanto.
Questa cosa non ho idea di quanto mi stia condizionando, non ho nemmeno il tempo per realizzarlo perché appena mi affaccio al piano inferiore in fondo alla scala vedo il corpo di Francesca steso in un bagno di sangue circondato da altri corpi che solo in parte riconosco. Un vero inferno.
Ethan sta combattendo contro Peter, nell'attimo in cui mi vede, sorride e colpisce il faccia Peter facendolo cadere per terra. Il ragazzo si rialza ma Ethan gli pianta un coltello nel petto. Peter cade a terra nella sua pozza di sangue.
Vedo mio fratello svicolarsi dall'inferno per entrare in cucina, scendo le scale di corsa "Maca, attenta!" Sento Ethan urlare ma non capisco finché Will non si lancia davanti a me. Il suo corpo cade ai miei piedi a faccia in giù.
"Noooo!" Urlo mentre mi accovaccio, lo volto e vedo un coltello conficcato nel suo addome "Nonono!" Dico tra le lacrime che iniziano a piovere senza sosta.
STAI LEGGENDO
No tener miedo
FanfictionMacarena, potente donna d'affari, moglie e madre, gestisce una delle tre principali società illegali del Paese. Corazzata dalla vita e dalle sue stesse esperienze dovrà mettere in discussione l'intera sua esistenza e ciò in cui crede quando un fant...