Capitolo 48

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Indossiamo la maschera dell'agente distaccato perché per sopravvivere dobbiamo dimenticarci di questo momento felice, per poterne godere appieno quando tutto sarà finito.

Entriamo nella caravana e subito ci ritroviamo ai due angoli opposti della stanza "Comincia pure Benji" dico incrociando le braccia al petto.

"Tuo fratello è uscito prima dall'ospedale, non perché le sue condizioni siano migliorate ma per sicurezza.." mi mostra la cartella ospedaliera.

"Ustione di terzo grado che ha compromesso parte delle funzionalità fisiche.. il 50% della superficie epidermica ha subito danni irreversibili.. cazzo Maca" legge ad alta voce Cris, quasi complimentandosi.

"Non ha più il suo bel faccino" commenta Zulema l'immagine apparsa sullo schermo della testa parzialmente fasciata di mio fratello "Che peccato" la sua pungente ironia mi fa lievemente sorridere anche se non la guardo, so che i suoi occhi puntano su di me.

"Dimmi dove sono, Benji" gli ordino senza scompormi minimamente.

Benji mi mostra le immagini delle videocamere di sorveglianza stradali "La sua casa è andata distrutta.. si sono trasferiti nella Villa"

"Ironico non trovi? Che tutto stia per finire proprio dove è iniziato.. a casa tua" mi dice Will pungente e idiota come il suo solito.

"Sono sicura di pochissime cose in questo momento ma so per certo che quella non è mai stata casa mia" rispondo ferma continuando a guardare gli schermi "Voglio la situazione aggiornata al minuto, ci prepareremo ad entrare e questa volta non sbaglieremo. Siamo pronti.. dobbiamo solo avere un buon piano"

"Vengo con te" sento la sua voce intromettermi, sapeva che non l'avrei mai coinvolta.

La guardo irremovibile al riguardo "Sei ancora debole"

Fa un solo passo nella mia direzione "Mi sembra di averti dimostrato che sto bene, più di una volta"

Rido amara per la sua argomentazione a favore della sua tesi "Sono due cose completamente diverse.."

"Macarena" dice con voce fermissima.

Annuisco capendo che non troveremo mai una soluzione a una discussione del genere "Facciamo così.. sul ring. Io contro di te. Se mi batti come sempre non avrò niente in contrario al tuo rientro in campo"

Lei sorride soddisfatta e guarda il resto della squadra "Ottimo consideratemi già dentro"

Rido appena per la sua insensata sicurezza "Non ci andrò leggerà" glielo garantisco.

Si avvicina così vicina da sentire il suo fiato sul mio collo "Oh lo spero proprio.." un brivido mi percorre la schiena. Stiamo per scendere le scale quando Saray inizia a seguirci. Zulema si blocca di scatto e la fulmina "Dove vai?"

"Voglio vedere!" Protesta la gitana mettendo il broncio.

Zulema pare irremovibile e dall'espressione sul viso capisco che non è il momento di chiedere spiegazioni "A porte chiuse, fatevi un giro" ordina chiudendo loro la porta in faccia.

Restiamo sole mentre ci togliamo le scarpe "Perché?"

Mi sorride da stronza "Per risparmiarti un'umiliazione" alzo gli occhi al cielo e scuoto leggermente la testa incredula delle sue parole.

Scavalchiamo le corde e iniziamo un leggero riscaldamento sul posto. Bevo un sorso d'acqua e poi mi volto verso di lei. Iniziamo.
Giriamo in tondo, non sono sicura se aspetterà che la colpisco io. Ogni volta è imprevedibile. Mi colpisce in pieno così velocemente da non riuscire nemmeno a vedere arrivare il colpo, il secondo glielo blocco e le tiro una testata. Mi si avventa contro e mi tira un calcio al fianco che mi fa sbattere contro le corde. Mi afferra per il collo, mi bacia infilando la lingua nella mia bocca e mi morde il labbro facendomi uscire il sangue. Gemo dal dolore e la spingo via "Rendiamolo divertente"

No tener miedoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora