Usciamo dalla casa per dirigerci tutti nella caravana, Zulema seguirà gli allenamenti mentre io starò con Benji e Pen per continuare la ricerca.
Zulema e Saray sono poco più avanti di me, ridono e scherzano, non sono affatto gelosa del loro rapporto, anzi penso che sia splendido per Zulema avere un'amica come Saray.
Sono qui che le osservo mentre camminiamo quando Ethan mi si affianca "Adesso state insieme?"
Sorrido senza staccare gli occhi da lei, è meravigliosa "A piccoli passi...vedremo quello che succederà"
"Sembri diversa" mi dice ossevandomi meglio.
Mi volto e dico semplicemente la realtà dei fatti "Io la amo, Ethan" lei tira fuori la parte bella di me. Lui conosce solo una parte di me, quella a cui mancava sempre una parte per sentirsi completa, lei mi fa sentire completa.
"Posso chiederti che cosa di preciso ti piace di lei? Voglio dire.. è sicuramente una bellissima donna.." non capisco la domanda ma è comunque completamente fuori strada.
"Pensi che mi importi di quello?" Le chiedo sorridendo come se fosse ovvio "Lei è attraente, magnetica, determinata, coraggiosa, passionale e tantissime altre cose che non ti sto ad elencare perché non mi basterebbe la giornata. Ma questo è solo un bonus.." la guardo entrare nella caravana con il suo passo sicuro. Mi fermo di colpo e lui con me "Amo quello che provo quando le sto accanto. Quella sensazione in cui tutto sembra essere possibile, perfino essere felici" lui mi ascolta e poi sorride comprensivo "Quando incontrerai la persona che ti farà sentire così.. la persona senza la quale ti sarà difficile perfino respirare.. beh quella sarà la tua persona" faccio una leggera pausa prima di aggiungere "E una volta trovata, non fartela scappare"
"Maca.." mi chiama Benji.
Guardo Ethan un'ultima volta e poi dico "Arrivo" qualche passo ed entro anche io "Vai, Benji, che hai scoperto?"
"L'indirizzo IP del computer risulta errato, chiunque sia il suo informatico sa il fatto suo" commenta guardando il monitor.
"Mi hai chiamata per dirmi che devi fare un corso di aggiornamento per haker?" Gli chiedo arrogante.
"Ho detto che è bravo.. ma io sono più bravo" aggiunge.
"Lascia che sia io a dirlo, avanti che hai scoperto?" Gli chiedo appoggiandomi al tavolo accanto a Zulema, è rimasta per sentire gli aggiornamenti mentre gli altri sono a fare riscaldamento giù in palestra.
"Il segnale come sempre rimbalza ma siamo riusciti ad arrivare alla fonte e beh.." guarda Pen.
"New York city" dice lei battendo il cinque a lui "Nella stessa area che avevamo evidenziato"
"Quando è stato registrato?" Chiedo incrociando le braccia al petto.
"Questo è la parte meno bella di quello che ho scoperto" mi dice Benji voltandosi per guardarmi.
"Il primo giorno" Annuisco capendo perfettamente il problema, non abbiamo notizie di mia figlia delle ultime novantasei ore. Spalanco lo sguardo di colpo e scatto in piedi.
"Che c'è?" Mi chiede Zulema.
Mi volto per guardarla "Sono tre giorni che lui è consapevole del fatto che noi siamo qui" le dico.
"E perché non ha mandato i suoi a ucciderci tutti?" Mi chiede capendo perfettamente il mio ragionamento.
"Zulema, che cazzo non stiamo vedendo?" Le chiedo avvicinandomi alla lavagna. Scrivo gli ultimi aggiornamenti "Qualcosa mi sfugge. Tre giorni. Ha tanti uomini da fare un colpo, vincerebbero. Ma restano nelle retrovie e ci fanno sapere solo ora che sanno dove siamo.. si sono preparati.. giocano in anticipo ma credo che sapessero già che Benji lo avrebbe scoperto.. vogliono che noi sappiamo che ci prendono in giro"
"Per mandarti fuori di testa e ci stanno riuscendo" mi dice Zulema.
Io continuo a guardare il tabellone "Che cosa sappiamo dei suoi ultimi movimenti?" Chiedo.
"Di John?" Mi chiede a sua volta Benji.
"Di entrambe le società.. stanno facendo qualcosa per il quale sono troppo impegnati per occuparsi di noi e nel frattempo giocano al gatto con il topo.. vogliono che andiamo a New York ma non troveremo nulla.. se non qualche altro indizio" ragiono per conto mio.
"Stanno facendo Hansel e Gretel? Seminano molliche di pane?" Mi chiede Zulema.
"È possibile.." annuisco "..Non dobbiamo muoverci da qui"
"È rischioso.. ci hanno detto che sanno dove siamo" li indica lo schermo del videomessaggio.
"Non verranno" dico sicura "Lui vuole giocare con me.. è ossessionato da me, Zulema" questa mia affermazione la irrita e si irrigidisce "Non permetterebbe mai di farmi ammazzare in un imboscata.. la prima volta.. sapeva che ci saremmo liberate.. sta giocando con me"
"Ne sei sicura?" Mi chiede lei un po' preoccupata.
"Helena ha detto che lui vuole scoparmi un'ultima volta.. non penso che si tratti di quello ma piuttosto che vuole rivedermi viva" La fisso e lei annuisce, sa che quello che dico purtroppo ha un senso "Helena ha detto.. in un sotterraneo di un palazzo abbandonato da trent'anni quanto pensi che riuscirà a sopravvivere nella periferia di questa città di merda"
"Ma dove?" Mi chiede Benji.
Mi volto verso il mio amico "Non credo che mia figlia sia mai uscita da Madrid, Benji"
"Cerco un palazzo con queste caratteristiche.." dice Pen e si mette subito a lavorare.
Mi volto verso la lavagna e continuo ad osservarla, sento una mano appoggiarsi sulla mia schiena, riconoscerei quel tocco ad occhi chiusi "Io vado giù.. sicura di stare bene?"
Mi volto per guardarla, le sorrido e annuisco "Ci vediamo dopo"
Lavoriamo tutto il giorno raccogliendo informazioni e cercando di avvicinarci alla realtà ma la strada è ancora lunga.
Calata la notte, salgo sulla caravana e mi sistemo su una sdraio ad osservare le stelle.
Dopo poco sento il cigolio dei gradini della scala in alluminio
"Ehi" mi viene accanto restando in piedi."Ciao" le sorrido.
"Ti cercavo" mi dice semplicemente e questo mi fa sorridere di più.
"Avevo bisogno di aria, è stata una giornata intensa" le dico sospirando appena, mi passo una mano sul viso.
"Alzati dai" mi ordina, si siede al mio posto e mi fa sedere sulle sue gambe. Cingo le sue spalle con il braccio mentre lei letteralmente mi prende in grembo. Sono così minuta in confronto a lei "Sei ancora legata ai ricordi"
Le accarezzo il viso portandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio "Solo a quelli belli"
Lei mi guarda intensamente "Ne avremo di nuovi"
"E quando esattamente?" Le chiedo sorridendo divertita da questa sua frase piena di significato e prospettive future.
"Iniziamo da ora" mi prende il mento e unisce le nostre labbra, le afferro il viso per accompagnare il bacio. Ormai la passione si accende subito così come la voglia e il desiderio di prolungarlo all'infinito. Restiamo a baciarci e a guardare le stelle, quello che adoravamo fare in serate serene come questa.
Mi guarda e vede la stanchezza sul mio viso "Andiamo a letto.. hai bisogno di riposare" mi sussurra piano sulle labbra.
Mi prende per mano e mi accompagna nella mia camera, indosso la sua maglietta nera mentre lei ne ruba una delle mie, tra un bacio e l'altro finiamo sotto le coperte.
La voglia di lei non cesserà mai ma il nostro andarci piano è esattamente quello che ci serve per ricostruire la nostra storia ancora più forte e solida.
Mi sdraio e lei mi abbraccia da dietro a cucchiaio, lasciandomi dei piccoli baci sul collo per farmi rilassare "Buonanotte Bionda" mi sussurra stringendomi a sé e dopo pochi istanti cado in un sonno profondo.
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No tener miedo
FanfictionMacarena, potente donna d'affari, moglie e madre, gestisce una delle tre principali società illegali del Paese. Corazzata dalla vita e dalle sue stesse esperienze dovrà mettere in discussione l'intera sua esistenza e ciò in cui crede quando un fant...