Madison's POV
"Madison! Madison dove stai cercando di andare?" chiese mio fratello urlando e seguendomi in camera.
"Tu che dici fratellino? Lontana da qui! Sono stanca! Stanca di essere esibita come un trofeo o come un animale da macello! Volevano farmi sposare! Non capisco il motivo di questi loro pensieri assurdi!"urlai
"Madison mamma e papà lo fanno per il tuo bene, molte ragazze della tua età sono già sposate."
"Ovviamente tu li difendi vero? Certo! D'altronde come potresti essere il figlio perfetto se non esegui i loro ordini e se non obbedisci come un cagnolino!" urlai ancoraEro furiosa e totalmente fuori di me. Non capivo il motivo per il quale a soli vent'anni anni mi volevano già fuori di casa, a dire il vero non lo trovavo nemmeno il motivo. Ignoravano da sempre le mie idee di voler vivere una vita libera e, a fatica, avevo sopportato i loro appuntamenti di gala, i loro incontri con le famiglie italiane più in vista non solo di Clerkenwell ma di metà Inghilterra. Avevo però raggiunto il limite; se loro non volevano darmi la libertà che chiedevo... me la sarei presa da sola.
"Posso capire almeno dove andrai?"
"Non lo so Matteo! Non ne ho idea! L'importante è che sia lontano da qui, da questa casa, da questo quartiere e soprattutto lontano da voi!" tuonaiLui non disse niente, abbassò soltanto il viso e annuì rassegnato.
"Permettimi almeno di accompagnarti alla stazione." disse dispiaciuto
"Mi accompagnerà Fabrizio!" declinai l'invito
"Perchè ce l'hai con me? Madison lo abbiamo fatto per te! Per proteggerti!" alzò la voce
"Proteggermi? Da chi o da cosa Matteo?" chiesi accigliandomi
"Non capiresti."
"Matteo dimmelo!"
"Non posso. Non puoi saperlo adesso e non spetta a me dirtelo Madison, forse se mamma e papà vorranno...te lo diranno loro a tempo debito."Di cosa stava parlando? Cosa mi stavano nascondendo? Non riuscivo a capire.
Non gli risposi, presi soltanto la mia unica valigia e chiesi a Fabrizio,il nostro autista, di accompagnarmi in stazione. Avevo bisogno disperatamente di allontanarmi, di uscire da quella prigione d'oro che era Londra e di vivere finalmente la vita che volevo. Non sapevo dove andare, non sapevo quanto lontano andare e se il posto in cui sarei arrivata mi sarebbe piaciuto ma, una cosa la sapevo: sapevo che non mi sarei fatta ostacolare da nessuno, che avrei avuto la vita che volevo a tutti i costi, che finalmente quel treno ,che avevo atteso per anni, era approdato nella stazione della mia vita e sapevo anche che quel treno stesso quella stazione non l'avrebbe lasciata se a bordo non ci fossi stata io.
Fabrizio mi accompagnò e gentilmente mi porse la valigia.
"Fate buon viaggio signorina." sorrise
"Grazie mille per tutto ciò che hai fatto per me Fabrizio e grazie anche per avermi portata qui." sorrisi abbracciandolo
"È il mio lavoro e l'ho fatto con piacere! Fate attenzione e abbiate cura di voi." disse e sciolsi l'abbraccio sorridendogli ancora.Entrai in stazione e mi avvicinai alla biglietteria. C'erano i nomi di tante città e io non ne conoscevo nessuna.
"Scusi, il prossimo treno che passa da questo binario dove sarà diretto?" chiesi al bigliettaio
"A Birmingham signorina, più precisamente a Small Heath!" risposeSmall Heath... mai sentita.
"Quanto lontana è da qui?" chiesi curiosa
"Quasi 200km."
"Compro un biglietto per il treno diretto a Small Heath, il prossimo." sorrisi200km non erano così tanti ma esattamente non sapevo cosa mi aveva suscitato dentro il nome di quella città. Era come se al solo sentirla pronunciare, mi stesse richiamando. Chissà...
"Sono 10 scellini." disse l'uomo
"Ecco a voi!" sorrisi felice e prendendo il mio biglietto.Mi recai in banchina ad aspettare il treno e ogni minuto che passava la mia ansia aumentava.
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I'll always need ya in front of me ||Thomas Shelby||
FanfictionMadison è una ragazza di vent'anni . Figlia di un ricco avvocato italiano e di una nobildonna inglese. Scappa da Clerkenwell, quartiere italiano di Londra, dopo che i suoi genitori hanno cercato di darla in sposa ad un giovane di cui lei non conosce...