Verità e fantasia

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Madison's POV

Nel complesso la giornata lavorativa non era andata male: certo... avevo dovuto ignorare molti commenti poco gentili e casti di alcuni clienti ma nel complesso era andato tutto bene.

"Madison inizia a pulire i tavoli mentre io mando via questi ubriaconi, è quasi ora di chiusura!" mi avvertì Harry e annuii.

Mentre pulivo i tavoli, gli Shelby, per la seconda volta in un giorno fecero il loro ingresso nel locale.

"Harry! Ci prendiamo una bottiglia di whisky!" lo avvertì John
"Madison! Lascia quello straccio e servi i signori Shelby!" mi rimproverò Harry .
"Subito!" dissi lasciando lo straccio su uno dei tavoli e correndo verso il bancone
"Lasciala stare Harry! Siamo di casa! Ci possiamo servire benissimo da soli." sorrise lievemente Mr Occhi fiordaliso
"Tommy così la farai abituare male!" sbottò l'uomo che mi aveva assunta.
"Questo locale posso considerarlo mio; e se nel mio locale voglio servirmi da solo allora lo farò. Ha servito tutto il giorno lasciala respirare un po', non è una schiava. " continuò Mr Occhi fiordaliso
Sorrisi per ringraziarlo e continuai a pulire i tavoli, per poi riporre lo straccio.
"Posso uscire per una sigaretta?" guardai Harry
"Va bene combina guai." rispose e sorrisi per poi uscire .

L'aria fresca della sera mi colpì il viso e fu un bene dopo ore ed ore passate a stare chiusa in un locale che puzzava di whisky, birra e chissà che altro intruglio.
Estrassi una sigaretta dal pacchetto e la portai alle labbra. Se quel giorno però era andato tutto bene quella sera un qualcosa, anche se di piccolo, di negativo doveva accadere...
Il mio accendino aveva deciso di non collaborare.

"Posso esservi utile?"

Mi voltai e Mr Occhi fiordaliso era davanti a me.

"Non dovevate fumare?" chiese
"Il mio accendino ha smesso di funzionare." risposi imbarazzata

Lui non disse niente.
Si portò una sigaretta alle labbra ed estrasse il suo accendino porgendolo prima a me, lasciando che la mia sigaretta si accendesse e poi accese la sua.

"Grazie" sorrisi
"Mi sorprende che dopo quasi due giorni non siete scappata da qui." disse
"Ci sono venuta per mio volere signor Shelby."
"Già ma Small Heath non sembra un posto per una signorina come voi." disse aspirando il fumo dalla sua sigaretta
"Lo so ma non intendo andare via da qui sapete?" risposi e feci un tiro anch'io
"E come mai? Se mi è dato chiedere ovviamente."
"Quando sono arrivata alla stazione di Londra c'era un tabellone con i nomi delle città in cui sarebbero arrivati tutti i treni.
Quando ho chiesto dove sarebbe arrivato il prossimo treno, il bigliettaio mi ha detto il nome di questa città. Non so spiegarveloma... ho sentito una sorta di richiamo; una voce interiore che mi diceva: "È la strada giusta Madison, vai avanti". È vero Small Heath ha un aspetto angusto ma non voglio andare via da qui. Addentrandomi per le sue strade ho sentito che questa città, nonostante sé stessa, ha in serbo qualcosa di bello per me." risposi

Lui annuì e abbozzò un sorriso.

"So che può sembrare ridicolo signor Shelby. So che può sembrare solo una teoria folle di una ragazzina che non ha mai avuto libertà ma...sento che questo è il posto giusto" arrossii

Mi sentivo tremendamente ridicola a spiegare ciò che pensavo ad un uomo così potente.
Mr Occhi fiordaliso mi metteva soggezione ma la sua compagnia era piacevole.

"Siete arrivata in una città di fantasmi, non so se ve ne siete resa conto." rispose facendo un altro tiro alla sigaretta.
"Lo so. Ma mi piace." sorrisi facendo un tiro alla mia e gettandola.
"Madison! Madison devi lavare il pavimento muoviti!" urlò Harry dall'interno
"Devo rientrare da come avete potuto sentire." sorrisi
"Andate altrimenti vi renderà la vita impossibile." sorrise lievemente
"Grazie ancora per l'accendino signore."
"Non è niente tranquilla!" esclamò senza perdere il sorriso

I'll always need ya in front of me ||Thomas Shelby||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora