Lascia che sia

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Madison's POV

Tommy rimase per una settimana ad Edimburgo.
Non riusciva a staccarsi da Melody.
Oltre al giorno in cui era arrivato in Scozia, non avevamo litigato.
Io non ne avevo le forze e forse nemmeno lui. La vita da neo genitori ci stava togliendo parecchie energie, in quanto, non avevamo messo al mondo una bambina bensì un piccolo uragano pieno di energie che di dormire la notte proprio non ne voleva sapere.

"Neanche quando sono tornato dalla guerra ho avuto così tanta voglia di dormire." rise
"Shh se la svegli la farai riaddormentare tu Tommy!" dissi cercando di non ridere
"Questa bambina é tutta sua madre!" sentenziò con un sorrisino
"Cosa vuoi dire?" inarcai un sopracciglio
"Iperattiva!" rispose

Erano le 5.30 del mattino e Melody si era appena addormentata.
Avevo un sonno terribile.
Tommy mi accarezzò i capelli.

"Non farlo ti prego, questa cosa mi rilassa e crollerei adesso. Tra mezz'ora Melody dovrà essere allattata!"
"Dormi almeno per mezz'ora." disse
"Ho tanto sonno Tommy, credo che se mi addormentassi adesso mi sveglierei tra una settimana." sbadigliai
"Perché non dormi?" aggiunsi curiosa
"Perché voglio aiutarti, hai ancora i punti e non puoi fare molti movimenti, se devi cambiarla ti aiuto, ti prendo tutto ciò che serve." disse e sorrisi
"Grazie per l'aiuto."
"Ti ho detto che voglio fare il padre e dopo tante promesse mandate a puttane... questa la voglio mantenere." disse spostando lo sguardo al soffitto
"Tornerai a Small Heath?" chiesi e annuì
"Gli affari purtroppo mi chiamano."
"Come va con Al Capone? Gli affari procedono?"
"Sono abbastanza complessi, dovremmo contrattare a breve per i traffici di droga. Non si sa se in Inghilterra o in America. Conosco questa persona tramite mediazioni, la conoscerò presto e mi sembra un perfettino del cazzo. Cosa mi potevo aspettare? È italiano dopotutto, voi italiani rompete abbastanza i coglioni, lo sai?" ridacchiò riportando lo sguardo su di me
"Farò finta di non aver sentito perché se Melody dovesse svegliarsi posso dire addio al mio sonnellino post poppata!" dissi
"Altrimenti?" chiese
"Ti starei già prendendo a calci in culo, fidati!" risi e lui mi strinse a sé baciandomi la testa

Ci fu silenzio per un po'.
Mi rilassai tra le sue braccia.
Quel giorno sarebbe tornato a Small Heath e chissà quando sarebbe ritornato.
Quella settimana era stata piacevole, ci stavamo godendo Melody a pieno; erano venuti a vederla anche Matteo, i suoi fratelli, Michael e Polly insieme a Charlie.
Charlie era felice di avere una sorellina e aveva strappato a Tommy una promessa: ogni volta che sarebbe venuto a trovare me e Melody, lo avrebbe portato con sé.
Io avevo comunicato apertamente di non avere intenzione di tornare a Small Heath definitivamente.
Tommy dal canto suo si era dimostrato d'accordo e avevamo stipulato che quando lui avrebbe potuto sarebbe venuto da noi; avevo provato a dire anche che avrei potuto raggiungerlo io a Small Heath ma lui non se la sentiva di farmi viaggiare con una bambina così piccola.

Avevamo creato un equilibrio e volevamo mantenerlo per Melody ma anche per la nostra sanità mentale.
Dovevamo crescere entrambi, dovevamo fare dei passi avanti e cercare di non rimuginare sul passato ancora, avevamo una bambina da crescere; una bambina la cui serenità dipendeva da noi e noi avremmo fatto di tutto per assicurargliela.

"A cosa pensi?" chiese risvegliandomi dai miei pensieri
Scossi la testa.
"A tutto quello che è successo in questa settimana e a noi." ammisi
"E?" chiese
"E cosa?" chiesi a mia volta
"C'è qualcosa che non va?"
"No! Non è mai stato tutto in ordine come questa settimana." sorrisi lievemente
"Penso che il merito sia della nostra tregua." disse
"Già, lo penso anch'io." risposi
"Se vuoi dato che quando fra tre giorni toglierai i punti e potrai ritornare a lavoro, posso mandare qui Polly! Ti aiuterà con la bambina." disse
"Lei ha già i bambini di John, Charlie e Karl Tommy, Edimburgo non è dietro l'angolo. Ci sarà Claire con me e la signora Glenn. Melody è in buone mani." dissi
"Ho notato che Claire mi odia, sai?" chiese
"Claire è molto protettiva, sa cos'è successo e ha paura che tu possa ferirmi, tutto qui."
"Non mi do pace per quello che ho fatto." disse e io mi misi a sedere lentamente con le gambe incrociate
"Tommy basta! Non darti più colpe! Non possiamo cambiare il passato ma possiamo migliorare il presente per godere di un futuro migliore! Io ti ho sempre detto che in una coppia la lista degli errori è da dividere sempre in due! A mente fredda ti dico che avrò anche io le mie colpe in tutta questa situazione! Smettila di tormentarti, smettila di rimuginare su ciò che è accaduto!" dissi
"Ho perso il tuo amore e ho perso Melody."
"Tommy tu non hai perso Melody! È tua figlia e potrai vederla, abbracciarla, stringerla quanto e quando vuoi e vorrai! Riguardo a me... il mio amore c'è ancora! Lo ammetto.
Io non ho mai smesso di amarti, solo che adesso quell'amore non riesco a farlo venire fuori e a farlo prevalere su tutta questa situazione; forse stare lontana da te mi darà delle risposte, forse è proprio di questo che ho bisogno, vivere lontana da te godendo di questo equilibrio. Solo così potrò capire cosa sarà davvero meglio per noi... però ti posso assicurare che il mio amore è sempre qui, adesso è nascosto, ma non è mai svanito!" ammisi

I'll always need ya in front of me ||Thomas Shelby||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora