I'll always need ya in front of me ||Thomas Shelby||

Regalo

Thomas's POV

Dopo ore interminabili un medico uscì.

"Dottore! Dottore vi prego! Ditemi come sta." dissi avvicinandomi
"Voi chi siete?" chiese

Bella domanda. Chi ero io per Madison? Avrà sicuramente saputo dei traffici di droga e avrà sicuramente pensato che sono stati più importanti di lei.
L'avevo fatto per far venire Luca da me, per trovarlo e non perché fossero più importanti.
Niente era più importante di lei.
Niente lo sarebbe mai stato.
Avrei smosso il mondo per trovarla.
Ma forse questo lei non lo sapeva.

"Il ragazzo qui presente è mio cognato, è il marito della ragazza che avete assistito!" disse Matteo
"Bene. La ragazza è fuori pericolo ma è molto malnutrita e i lividi e i tagli sono da curare giorno dopo giorno fino a quando non saranno spariti.
Non ci sono state complicazioni e fortunatamente signore... anche il bambino è salvo!" disse

Cosa? Bambino? Madison era incinta?

"Aspetti cosa?"
"Si! Vostra moglie aspetta un bambino." disse
"E da quanto?"
"Dobbiamo fare ulteriori esami per saperlo, ma appena sapremo qualcosa ve lo comunicheremo." disse e si congedò

Sospirai e uscii dall'ospedale.
Avevo bisogno di una sigaretta.
Ne sfilai una e la portai alle labbra, per poi accenderla.
Il bambino poteva essere di Changretta, lei era stata stuprata, non sapevo quando...Madison poteva essere da giorni in quello stato.
Non avevamo la certezza che fosse mio, ma mi feci una promessa.
Promisi a me stesso e soprattutto, promisi a lei che anche se non fosse stato mio, e se avesse deciso di tenerlo, io le sarei stato accanto.
Avrei cresciuto quel bambino in ogni caso.
Lo avrei amato come mio, a prescindere dal suo sangue.
Avrei amato lui e la mia piccola Madison, che aveva sofferto.
Li avrei amati entrambi, come lei faceva con me e Charles.

Se non fosse stato mio, avrei pazientato.
Sarebbe arrivato anche il frutto del nostro amore.
Con pazienza sarebbe arrivato.

"Tu nascondi qualcosa, voglio sapere cosa!" disse Polly arrivando
"Cosa te lo fa pensare?"
"Non prendermi in giro, io ti conosco. Saresti stato felice per il bambino, ma non lo sei... posso capire perché? Ti sei già pentito di essere stato con lei? Il tuo amore è questo Thomas? Se non volevi un figlio, potevate usare un contraccettivo!" disse
"Polly non é questo il punto."
"E quale sarebbe?"
"Che Madison... Madison è stata stuprata. Non sappiamo da quanto è incinta e quando é stata stuprata. Il bambino potrebbe essere di Luca." dissi e lei spalancò gli occhi
"Lo dirai mai ai suoi genitori?" chiese
"No. Lo farò solo se Madison dovesse sentirsi di farglielo sapere. Se vorrà il mio aiuto, io sarò disposto ad aiutarla e soprattutto... non mi interessa chi sia il padre del bambino. Io o Luca non mi interessa. Se Madison vorrà tenerlo io mi prenderò le mie responsabilità e se lei vorrà... il bambino sarà uno Shelby." dissi
"Se lei vorrà? Hai dubbi anche su di lei?"
"Avrà sicuramente saputo dei traffici di droga, avrà sicuramente pensato che ho dato priorità a quelli piuttosto che a lei. Sarà arrabbiata con me, moltissimo e forse non vorrà più vedermi." dissi
"Lei indubbiamente avrà bisogno di vicinanza, avrà bisogno di attenzioni. Uno stupro... è una cosa seria Tommy. Non vorrà essere toccata, trattala con cura. È solo una ragazza. Trattala con cura e sii paziente!" disse a sua volta e annuii

Quando rientrai anche Livio, Matteo e Meghan erano in sala d'attesa.
"Come sta?" chiesi
"Bene, le stanno facendo ulteriori esami per fare chiarezza sulla gravidanza. Vorrebbero esaminare lo stato del bambino e soprattutto sapere di quante settimane é." disse Meghan e annuii
"Non entri?" chiese Livio e scossi la testa

Non ce la facevo a vederla, sarebbe stato un colpo al cuore troppo grande.
Avevo persino paura di scoprire da quanto tempo quel bambino stesse crescendo nel suo grembo.
Ero sicuro di volerlo, di amarlo con tutto me stesso, al contempo però avevo paura.
Non sapevo bene di cosa, ma avevo questa strana sensazione che mi chiudeva lo stomaco, questa strana sensazione che mi bloccava.
Non andai mai da lei in stanza, rimase in ospedale due settimane. Non entrai mai.
Ogni volta che ci provavo tornavo indietro.
Non ce la facevo.
Chiedevo sempre a Polly come stesse, parlavo con i medici ma non riuscivo ad entrare in camera.