Legami

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10 anni dopo.
Estate 1936.

Madison's POV

"Mamma! Mamma Aaron mi ha rubato il pallone!" urlò Melody
"È lei che lo ha rubato a me! Ci stavo giocando insieme a Karl!" urlò Aaron di rimando
"Non é vero!" urlò Melody
"Bambini adesso basta! Smettetela di litigare e tu Melody devi chiedere il permesso prima di prendere una cosa!" la rimproverai
"Io volevo soltanto giocare!" disse lei imbronciandosi
"Tesoro mio, puoi chiedere il permesso, Aaron e Karl non ti direbbero di no. Però non puoi rubare il pallone ogni volta che ne hai voglia." dissi accarezzandola
"E va bene! Chiederò il permesso!" disse alzando gli occhi al cielo
"Karl! Aaron! Giocherò anche io con voi!" urlò correndo verso suo fratello e suo cugino
"Bel caratterino!" rise Tommy
"Ah guarda ho una vaga idea da chi lo abbia preso!" dissi con tono accusatorio
"Frena! Il carattere di Melody è uguale al tuo!" rise
"Ma se è uguale a te! In tutto e per tutto!" risi
"È testarda come te! Fa sempre ciò che vuole."
"Perché tu qualche volta hai ascoltato qualcuno, vero?" sorrisi togliendomi gli occhiali da sole
"Mhm no, hai ragione, non l'ho mai fatto!" sorrise baciandomi
"Signora Shelby dovete perdonarmi, questa mattina non vi ho salutata come si deve, ma sono stato reclamato!" rise sulle mie labbra
"E da chi?" risi
"Beh da Evelyn, Rose, Cillian, Darcy, Daphne, Céline e Noah!" sorrise
"I nostri bambini hanno reclamato la tua presenza tutti insieme?" risi
"Lo sai come sono! Non riesco a non coccolarli tutti!" sorrise baciandomi
"Va bene allora se la metti così ti perdono!" sorrisi

Erano passati dieci anni da quando Thomas mi aveva chiesto di diventare sua moglie.
Ci eravamo sposati nella ormai "nostra" Edimburgo e lì erano nati tutti gli altri bambini che avevamo avuto.
Quando ci siamo sposati io aspettavo Evelyn e Rose da tre mesi.
Tommy era sempre stato determinato ad avere la sua "squadra di calcio", anche se ogni bambino era stato desiderato fortemente da entrambi.
Volevamo che il nostro amore crescesse e che la nostra vita fosse sempre più piena.
Diciamo però, che dopo la mia seconda gravidanza, avendo partorito due bambine, ci eravamo dati un leggero freno.
Infatti Cillian era nato solo tre anni dopo, quando i nostri due terremoti si erano finalmente trasformati in due bambine più tranquille!
Altri due anni dopo venne al mondo la nostra Darcy e solo un anno dopo Céline.
L'anno dopo ancora vissi l'esperienza più traumatica di tutte: la gravidanza di Noah e Daphne.
La seconda gravidanza in cui a nascere sarebbero stati due bambini. Di nuovo.
Non era programmata, io e Tommy stavamo bene in quel momento e la notizia che nove mesi dopo saremmo diventati genitori di nuovo, ci aveva colti di sorpresa... i festeggiamenti di capodanno avevano dato i loro frutti insomma! Festeggiamenti durante i quali credevamo di aver fatto attenzione... ecco, ne avevamo fatta ma non troppa!

Fu un'esperienza nonostante tutto da dimenticare.
Avevo avuto frequenti distacchi di placenta e avevo rischiato molte volte di perderli; per questo avevo dovuto trascorrere tutti e nove mesi a letto. Senza poter fare nulla da sola, nemmeno alzarmi.
Avevo bisogno di aiuto anche per mettermi comoda a letto e quell'esperienza mi aveva davvero segnata.
Da lì io e Tommy avevamo iniziato a fare scorte di pillole e di preservativi.
Il mio corpo non era pronto per un'altra gravidanza e tutti quei bambini, erano spesso difficili da gestire. Ognuno di loro aveva il proprio caratterino, anche se le due pesti, comunemente conosciute come Melody e Aaron, superavano tutti.

"Papà! Mamma! Io vado con Daniel a fare un giro!" ci avvisò Charles
"Mi raccomando fate attenzione." dissi
"Non ti preoccupare zia, sappiamo essere responsabili." sorrise Daniel
"I preservativi! Mi raccomando! Sono giovane per diventare nonno!" urlò John
"Ma sei scemo? È troppo piccolo!" lo rimproverò Esme
"Sta tranquillo papà!" sorrise Daniel e si allontanarono da noi
"John sei uno stupido!" disse Esme
"Guarda che io ero di soli due anni più grande quando ho avuto lui! Sono diventato padre a 17 anni! Deve sapere cosa fa!" disse lui in tutta risposta
"Nostro figlio è un ragazzo intelligente! Non di certo come te!" disse lei innervosita
"Si può sapere che cazzo ti prende?" chiese lui
"Ragazzi! Adesso basta non litigate!" disse Polly
"Bada a ciò che dice tuo nipote!" disse Esme alzandosi

I'll always need ya in front of me ||Thomas Shelby||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora