Ad un millimetro dal cuore

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Thomas's POV

Ero stato uno stronzo con lei, l'avevo fatta mia solo perché volevo una dimostrazione. Solo per il mio egoismo.
Lei aveva mostrato di appartenermi, che sarei stato l'unico a poterla avere.

Ero un bastardo perché nonostante sapessi che con un altro avrebbe potuto avere una vita più felice io non l'avevo lasciata andare via da me.
La amavo di un amore inspiegabile. Ogni volta mi perdevo nei suoi magnifici occhi e il suo sguardo scuoteva anche la parte più nascosta del mio essere.

Madison era così.

Era un uragano sempre pronto a travolgere.
Era un uragano forte.
Un uragano di amore, dolcezza, perversione, timidezza, di forza e di fragilità.

Avrei dovuto sapere sin da quando l'avevo vista per la prima volta al Garrison, che lei sarebbe stata la donna che mi avrebbe stravolto la vita.

Era entrata dentro di me allo stesso modo in cui era entrata al Garrison: veloce come un animale impazzito.

Era entrata nella mia vita e l'aveva completamente stravolta, l'aveva cambiata e mi aveva fatto comprendere il significato di molte cose.

Mi aveva insegnato il significato dell'innocenza.
Della forza d'animo.
Della sicurezza.
Del coraggio.
Della paura.
Della felicità più pura che esista.
Dell'amore.

Mi aveva insegnato cosa volesse dire amare una persona con ogni fibra del proprio corpo, cosa volesse dire non smettere mai di pensare a lei, di volerla sempre accanto.

Mi aveva insegnato cosa volesse dire non poter fare a meno di una persona.

Di fare della propria persona il proprio luogo sicuro, il porto in cui attraccare quando il mare della vita sarebbe stato troppo violento e pericoloso.

Lei era quello per me.
Era il mio porto sicuro.
Era le braccia dalle quali mi sarei fatto stringere per sempre.
Era la persona, l'unica persona che avrei voluto vedere anche quando tutto sarebbe andato di merda.

L'unica che non avrei mai cacciato, mai più.
L'unica che avrei lasciato che mi stringesse e che mi risollevasse quando sarei caduto.
L'unica alla quale avrei mostrato anche la mia parte più fragile, più emotiva e più debole.
L'unica persona che avrei voluto accanto, addosso e sempre ad un millimetro dal cuore.

Era l'unica capace di risollevarmi il morale e di farmi ridere come un ragazzino.
L'unica persona di cui avrei avuto sempre e costantemente bisogno.

Era così bella, così pura e così innocente.
La guardavo mentre accarezzava una manina di Melody e intonava per lei una dolce ninna nanna e quello fu il più bello spettacolo al quale avessi mai assistito.

Mi lasciai cullare dalla sua voce lenta e dolce e riportai l'attenzione su di lei.

I capelli ricci e sciolti.
Il viso privo anche di un solo filo di trucco.
La camicia da notte bianca che le scopriva una spalla mettendo in mostra il neo su di essa che tanto amavo.
La stoffa bianca della camicia da notte era adagiata perfettamente sul suo corpo, come se quella veste le fosse stata cucita addosso.
Era una stoffa sottile che a ridosso dei seni evidenziava i capezzoli e metteva leggermente in mostra le mutandine che fasciavano perfettamente la sua femminilità, il suo essere meravigliosamente donna.

Mi morsi il labbro e mi schiarii la voce cercando di pensare ad altro.
Portai lo sguardo su nostra figlia che aveva gli occhi chiusi e il ciuccio tra le labbra.
Stringeva nella piccola mano il dito di sua madre e Madison la guardava come se fosse la cosa più bella del mondo.

La verità era che erano entrambe la cosa più bella del mondo.
Madison e Melody erano semplicemente la prova dell'amore più puro che avessi mai provato.
Un amore che né con Grace e tantomeno con Lizzie avevo provato.
Avevo amato Grace, eccome se l'avevo amata ma non sapevo che l'amore potesse essere ancora più sconvolgente.

I'll always need ya in front of me ||Thomas Shelby||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora