I'll always need ya in front of me ||Thomas Shelby||

Miracolo

Madison's POV

"Buongiorno amore mio." dissi sedendomi accanto a lui e baciandogli le labbra

Era passato un mese.
Un mese in cui facevo avanti e indietro da Liverpool.
Un mese in cui Thomas era stabile, ma non riusciva a svegliarsi.
Un mese in cui la notte non riuscivo ad addormentarmi, e se lo facevo, lo facevo dalla stanchezza data dai pianti.
Un mese in cui cercavo di essere forte, in cui cercavo di essere forte per Charlie, per Melody e Aaron.
Un mese in cui non riuscivo ad andare avanti.
Sospirai e gli accarezzai il braccio.

"Sai amore è un mese che dormi. Dovresti vedere quanto sono cresciuti i nostri bambini, sono meravigliosi. Dovresti svegliarti per vederli tu stesso, ognuno di loro ha qualcosa che inevitabilmente mi ricorda te: Charlie ha i tuoi modi di fare, Aaron da un po' ha iniziato a fare qualche sorriso e ricorda molto te, Melody invece ha i tuoi occhi...gli occhi di nostra figlia sono al contempo la cosa più bella e quella più dolorosa che io abbia mai visto lo sai?
Mi ricordano te, i tuoi occhi... gli occhi dei quali mi sono innamorata il primo giorno.
Non te l'ho mai detto ma i tuoi occhi mi hanno stregata. Sono così chiari, così puri e così belli e Dio solo sa quante volte mi ci sono persa dentro, quante volte ci sono annegata.
Quante volte nei tuoi occhi ho visto me stessa felice e il nostro futuro insieme, quante volte li ho guardati e ho visto un miscuglio di sentimenti che a parole non riuscivi ad esprimere.
Quante volte hanno saputo leggermi dentro... spero solo che tu li riapra...spero solo che gli occhi che tanto amo ritornino a guardarmi come prima.
Ti prego amore mio metticela tutta, io so che tu ce la puoi fare, so che tu sei forte...per favore." dissi con voce rotta

Dovevo essere forte ma non ci riuscivo.
Il pensiero e la paura di perderlo erano così schiaccianti che quasi mi impedivano di respirare a volte.
Non ce la facevo ad essere forte.
Era una tortura persino guardare i nostri figli; ognuno di loro aveva qualcosa di lui.
A volte evitavo persino di guardare Melody.
I suoi occhi mi facevano male. Troppo male.
Stavo letteralmente cadendo in pezzi e quella volta non avevo la forza per rialzarmi, non la trovavo da nessuna parte.
Probabilmente se mi avessero strappato il cuore a morsi non avrebbe fatto così male; non sarei stata così male come stavo in quel momento.

"Signora Shelby scusate, dovete accomodarvi fuori, dobbiamo sottoporre il paziente a delle visite." disse il medico entrando e mi asciugai le lacrime
"Che tipo di visite?" chiesi
"Le solite visite di routine per controllare il suo stato nello specifico signora." rispose
"Dottore posso... posso chiedervi quante sono le possibilità che mio marito si risvegli?" chiesi e il modo in cui mi guardò mi fece gelare il sangue
"Sarò sincero con voi signora Shelby, il paziente è stabile ed è ancora in vita ma... non ci sono molte possibilità che si svegli. Ogni giorno si abbassano sempre di più." disse e i miei occhi divennero lucidi di nuovo
"Mi dispiace signora Shelby, stiamo facendo il possibile." disse e annuii

Uscii in lacrime da quella stanza e guardai Johnny Dogs fuori.

"Madison cos'è successo?" chiese e scossi la testa mentre un singhiozzo lasciava le mie labbra

Lui mi abbracciò e cercò di calmarmi.

"Ogni giorno che passa le possibilità che si risvegli diminuiscono Johnny! Ogni giorno che passa Tommy muore un po' di più!" singhiozzai
"Madison Tommy è scampato alla morte molte volte, cazzo é sopravvissuto alla guerra! È sopravvissuto a qualsiasi tentativo di assassinio da parte dei figli di puttana che lo volevano morto! Tommy non é una persona che molla Madison! Lui si risveglierà!" disse accarezzandomi i capelli.
"Non devi temere niente, Thomas tornerà a casa e non lo farà da morto Madison, lui ti ama troppo per lasciarti da sola." sorrise e annuii cercando di calmarmi.

A Liverpool arrivarono anche Matteo, John, Finn, Arthur, Ada, Esme e Claire insieme a Michael.
Loro gestivano gli affari, si preoccupavano di non far affondare la nave in assenza del suo capitano; se fosse stato per me, la nave sarebbe stata sul fondo del mare già da un pezzo.