Madison's POV
Dopo una giornata di lavoro ritornare a casa fu meraviglioso. Charles quella sera era da John, sarebbe rimasto con i suoi cuginetti.
"Signor Shelby la cena é quasi pronta." sorrise Francis
"Perfetto, noi saremo in salone Francis, arriviamo presto." sorrise lievemente Tommy e lei annuì per poi ritirarsi in cucina
"Sei strano. Va tutto bene?" chiesi preoccupata
"Sono solo stanco, oggi è stata una giornata piuttosto impegnativa. Tra il lavoro d'ufficio e le negoziazioni."
"Siediti." dissi indicandogli la poltronaLui si sedette e io mi avvicinai.
"Questa la togliamo!" sorrisi togliendogli la giacca
"Cosa stai facendo Madison?" sorrise a sua volta
"Niente di male. Tu goditi la tua sigaretta e chiudi gli occhi." dissi andando dietro di luiMr Occhi fiordaliso chiuse gli occhi e provò a godersi la sua sigaretta mentre io iniziai a massaggiargli le spalle.
Il salone era immerso nel calore emanato dal camino e in un silenzio rilassante."Come ti senti?" chiesi piano
"Tremendamente bene, vorrei che questo momento non finisse mai. Potrei abituarmici." sorrise
"Abituati pure." sorrisi baciandogli la guancia e lui voltò il viso per guardarmi.I suoi occhi mi facevano sempre lo stesso effetto; mi facevano tremare il cuore e le gambe, scatenavano nel mio stomaco uno zoo in trepidazione.
Quei due pozzi azzurri erano meravigliosi e mi facevano innamorare ogni giorno di più.
Strofinai il mio naso contro il suo e gli lasciai un bacio a stampo sulle labbra mentre spegneva la sigaretta.
Tommy ricambiò il bacio e pian piano intrecciò le nostre lingue.
Stavo amando quel momento, era un qualcosa di nostro, di mio e di suo soltanto ed era un qualcosa che avrei custodito per sempre nel mio cuore e nell'anima.
Amavo quel contatto tra noi, quel contatto intimo, quel contatto che mi diceva che quel giorno, fuggire da Clerkenwell era stata la cosa più bella e più giusta che avessi fatto, contatto che a parole non sarebbe stato possibile spiegare.Tommy mi fece sedere a cavalcioni su di lui e sentire le sue mani sulla mia schiena mi fece rabbrividire.
Lui era proprio questo, era emozione, era un'emozione forte, che ti rimaneva stampata nell'anima, era un'emozione inspiegabile, un'emozione che dall'anima arrivava al cuore, che andava oltre l'irrazionale, che azzerava completamente il lume della mia ragione.
Thomas era un brivido, uno di quelli che era capace di arrivare alle ossa e di rimanerci impresso all'interno, era l'emozione di un brivido che avrei voluto riprovare migliaia di volte senza mai esserne sazia. Un brivido che scuoteva e rendeva viva anche la parte più nascosta del mio essere.
Mi lasciai stringere da lui e gli tolsi il cappello, facendo vagare le mie mani nei suoi capelli.
Sentii le sue mani sui miei fianchi e lo lasciai fare, lasciai che mi toccasse, che con le sue labbra esplorasse il mio collo, mi abbandonai completamente a lui."Dovremmo fermarci." sussurrò al mio orecchio per poi mordermi il lobo
Un ansimo lasciò le mie labbra e scossi la testa.
Ci guardammo per degli attimi che sembrarono interminabili.
Lui aveva le labbra rosse, i pochi capelli arruffati, il respiro pesante e gli occhi furenti."Non vuoi fermarti?" chiese e scossi la testa
Lo baciai ancora, stavolta fu la mia lingua ad esplorare la sua bocca, fui io a prendere l'iniziativa e fui io a baciare il suo collo, fui io a toccarlo e fu lui a lasciarmi fare.
"Madison dovremmo." disse baciandomi
"Non voglio fermarmi!" obiettai
"Invece ci fermeremo piccola Madison." sussurrò prima di fermarsiMi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
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I'll always need ya in front of me ||Thomas Shelby||
FanfictionMadison è una ragazza di vent'anni . Figlia di un ricco avvocato italiano e di una nobildonna inglese. Scappa da Clerkenwell, quartiere italiano di Londra, dopo che i suoi genitori hanno cercato di darla in sposa ad un giovane di cui lei non conosce...