7.The hangout.

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'This is the start of something beautiful,

this is the start of something to new.'

This, Ed Sheeran.

The hangout



Tirai indietro la mano, portandomela alla bocca e mordicchiando l'indice.

Avanti, Cam. È tua sorella. Mugugnò la mia coscienza.

Scossi la testa e mi avviai verso la mia camera, ma ritornai indietro e bussai.

Subito mi pentii dell'azione che avevo appena commesso, non chiedevo mai il suo aiuto.

La porta si aprì e mi trovai sulla soglia Page, teneva tra le mani dello smalto e aveva i capelli legati in una coda laterale.

Mi guardai i piedi e mi morsi il labbro inferiore, non sapendo cosa dire. Mi sentivo così ridicola, cazzo. Non era un impegno chiedere aiuto su cosa indossare quella sera, sapevo perfettamente che mia sorella aveva decisamente più gusto di me nel vestire, ma mai, mai in vita mia gli avevo chiesto consiglio su cosa indossare.

Nemmeno al ballo di fine anno!

«Beh?» domandò alzando un sopraciglio.

«Uh? Mmh... Mi aiuteresti... Sai, stasera... Vestiti. — La guardai supplichevole, — Hai capito?»

Sul viso ovale di mia sorella comparve un sorrisetto beffardo, notai che nei suoi occhi c'era un colorito di divertimento e ciò mi fece arrabbiare, la fissai brusca.

«Cam. — Esclamò sorridendo, — Non ho capito niente.» poi si sistemò il ciuffo e disse: «Ma, immagino che ti serva una mano su come vestirti, vero?»

Annuii rigida, mia sorella rientrò nella sua camera per posare lo smalto che fortunatamente non aveva ancora iniziato a mettersi e infine si riavvicinò alla porta.

«Dove devi andare?»

Le spiegai velocemente quello che avevo capito da Niall, ossia poco niente, ma dalle parole del biondo saremmo dovuti andare in un locale dove si riuniva il suo gruppo. Una specie di ritrovo.

Mia sorella disse che potevo vestirmi sportiva, ma elegante e sexy al tempo stesso. La bloccai sul 'sexy' e le chiesi di tralasciare quella parte, così iniziò a rovistare nel mio armadio. Quel gesto mi diede un leggero fastidio, poiché odiavo chiunque mettesse le mani sulle mie cose, ma la lasciai fare consapevole che lo stava facendo per me.

Ne uscii con una gonnellina bianca a vita alta, una maglietta larga da mettere dentro la gonna color rosa antico e dei sandali marroni, stile frate francescano; poi andò in camera sua e ritornò con una cintura del colore dei sandali e una collana con il simbolo della pace. Infine mi consigliò di legarmi i capelli in una coda e di usare un trucco leggero, ritornò per la seconda volta in camera sua e se ne ritornò con un rossetto alla pesca, dicendo che si intonava al rosa della maglia.

La costrinsi a uscire e mi cambiai velocemente, notando che mancavano solo venti minuti prima che Niall passasse a prendermi.

Indossai maglietta e gonna, poi andai allo specchio della mia scrivania. Proprio mentre iniziavo a truccarmi, sentii la porta bussare.

«Sì?»

«Ciao, tesoro.»

«Nonna.» risposi riconoscendo la sua voce.

«Stai molto bene vestita così.» si complimentò.

La mie guance assunsero un colorito roseo, non amavo ricevere complimenti e biascicai un 'grazie'.

ONSET II h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora