13.The second time.

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'This is the start of something beautiful,

this is the start of something to new.'

This, Ed Sheeran.

The second time



Passai il piatto a mia nonna, immersa nei miei pensieri. Era da ben due giorni che ripensavo a quell'uscita con Harry al parco.

Non era stato per niente brusco, se non quando si era gettato a cavalcioni su di me per farmi parlare, per il resto era stato normale. Non avevo mai visto Harry in quello stato, l'avevo visto arrabbiato, indifeso e brusco, ma mai come un ragazzo normale.

Mi ritrovai a pensare che quel suo atteggiamento era perfino dolce.

I miei pensieri volavano tranquilli, fino ad arrivare alla mattina nel negozio di CD; venni presa da un calore nuovo, mentre rivivevo la scena di Harry che mi toccava e la mia mano stretta nella sua maglietta, il piatto mi cadde di mano, andando a finire sul pavimento in mille pezzi.

Feci un salto all'indietro data la sorpresa ed esclamai: «Cazzo!»

«Non preoccuparti, Cameron. – Tranquillizzò mia nonna, – Non è successo nulla, vado a prendere la scopa.»

Nel frattempo che mia nonna andava a prendere l'arnese, mi abbassai e raccolsi i cocci più grandi, dopo di che li buttai nella spazzatura posta sotto al lavandino.

«Sei pensierosa, tesoro. È successo qualcosa?»

«No, stavo solo ripensando all'uscita di giovedì.» mormorai.

«Non ti piacciono i tuoi nuovi amici?»

Lo guardai perplessa, «No, certo che no... Loro sono a posto, solo che.» mi bloccai, non era il caso di dire a mia nonna di Harry, «Solo che mi fa strano.»

«Tutto cambia, tesoro. Tutto.»

Le sorrisi rincuorante e poi tornai ad aiutarla a pulire i piatti.


***

Guardai i due ragazzi seduti sul letto e poi alzai gli occhi al cielo, «La dovete piantare di avvisarmi all'ultimo minuto, okay? – Gesticolai con le mani, – Che cazzo, oh.» e mi voltai spalancando l'armadio.

Sentii Niall ridere e Zayn sospirare divertito, sbuffai infastidita e tirai fuori una camicetta bianca larga e un paio di calzoni rossi; ancora una volta, quei due si erano presentati a casa mia dicendomi che sarebbero usciti e il ritrovo era prima, visto che saremmo andati al mare; quindi erano entrati in camera mia mezz'ora prima dell'incontro, dicendo di prepararmi.

«E ora. – Li fissai, – Fuori!» e li cacciai fuori per cambiarmi.

Anche mentre mi infilavo i pantaloni, potevo sentire la risata di Niall riecheggiare nelle mia stanza, la sua risata cristallina era in grado di far sorridere chiunque.

Misi un filo di mascara e lasciai i miei capelli ricadere in boccoli sulle mie spalle. Presi la solita borsa e uscii dalla stanza.

«Andiamo!» esclamai.

«Mi presti un accendino?» domandò brusco Zayn.

Ci misi un secondo prima di connettere che stesse parlando proprio con me, così mi abbassai e presi il pacchetto, avevo la stupida abitudine di lasciare l'accendino nel pacchetto, facendo sì che alcune Marlboro si mal formassero, ma sapevo a spese mie che se non l'avessi lasciato dentro lì, sarebbe andato perso.

ONSET II h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora