'This is the start of something beautiful,
this is the start of something to new.'
This, Ed Sheeran.
The first time
Grugnii aprendo l'armadio e fissando i vestiti, non c'era niente che andasse bene. Nulla. Mi maledissi per non aver portato qualcosa di più carino da casa e di non aver ascoltato Louis quando mi disse di mettere in valigia qualche vestitino in più o qualcos'altro di più decente. Avevo pensato di chiedere qualcosa a mia sorella, tanto avevamo la stessa taglia, ma non se ne parlava, era già tanto che le avevo chiesto di aiutarmi a trovare qualcosa da mettere una settima fa.
Il rossore sul collo era andato via completamente, fortunatamente Met non fece nessun'altra domanda, mia nonna non si accorse di niente e non avevo più visto Harry. Tutti i giorni andavo in biblioteca per il mio turno, parlando con Niall e quando avevo il turno con Benjamin sfogliavo qualche libro. Zayn passava nel negozio quasi tutti i giorni, prendeva per lo più libri piccoli, quindi facili da leggere e, mi sorpresi quando notai che la sua voce era dolce e pimpante, una voce che usciva solo quando ce n'era bisogno e rimasi ancora più basita, quando al secondo giorno entrò e mi rivolse un saluto, finché ieri, a mio inaspettato avviso, mi aveva pure chiamato per nome.
«Niall, cazzo. – Imprecai al biondo, il quale era seduto sul letto e se la rideva, – Non potevi avvisarmi prima, eh?»
Emise uno sbuffo divertito, «L'ho saputo solo oggi pomeriggio, Cam.»
Mi voltai e lo fulminai con lo sguardo, «Potevi avvisarmi quando l'hai saputo! – Presi a gesticolare con le mani, – E se non avevi il tempo, avresti potuto mandarmi un messaggio! – Urlai, rigirandomi verso l'armadio, – E non presentarti a casa mia e dire 'questa sera si esce' a solo un'ora dal ritrovo, cazzo!» conclusi imitando la sua voce.
Sentii Niall trattenersi dal ridere, poi mi voltai e sorrisi. Il biondo si teneva con i denti il labbro inferiore, aveva la guance rosso fuoco e la fronte era corrugata, gli occhi azzurri erano lucidi e le spalle si muovevano su e giù irregolarmente, un gomito era appoggiato al ginocchio e l'altra mano sulla pancia, la quale emetteva degli sbuffi dovuti al non-ridere.
Lo fissai e dissi: «Divertente, davvero divertente.»
A quel punto Niall lasciò con i denti il labbro e emise la sua risata irlandese, provocando, anche a mio disappunto, un mio sorriso.
Lo odiavo quando mi prendeva in giro. In quella settimana avevamo parlato tanto. Io di me e lui di sé, e scoprii che quel lato da diavolo che avevo riscontrato quando ci eravamo conosciuti, era solo una piccola ricerca di attenzione, tipo un sorriso, un saluto, un piccolo abbraccio e quando tu lo accontentavi facendo ciò, Niall, per te, toglieva quella parte da diavoletto e diventava l'angelo che vedevi quando lo guardavi la prima volta.
«Mh, Jeans?» inarcai un labbro.
«Basta che non vieni nuda, Cam.» e scoppiò di nuovo a ridere, sbuffai e afferrai un Jeans alto blu, una canottiera rossa a righe bianche, una giacca senza maniche in Jeans e le solite All Star bianche, buttai sul letto e fissai Niall: «Vanno bene?»
Vidi il biondo squadrare i vestiti e poi scuotere le spalle, «Che ne so.»
Gli diedi una sberla affettuosa sulla guancia e poi uscii dalla porta, andai alla camera di mia sorella.
«Page?» chiamai fuori dalla porta bianca.
«Sì?» rispose.
«Potresti venire un attimo? – Mi morsi un labbro, – Ho un problemino con i vestiti.»
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ONSET II h.s.
Fanfiction-Capitolo otto. La sua bocca scorreva sul mio collo, fino alla clavicola e ritornava su, lasciando scie di saliva, finché non iniziò ad usare i denti. Morsicava ogni singola parte del mio collo, lasciando segni rossi. Quando cercai di divincolarmi...