'This is the start of something beautiful,
this is the start of something to new.'
This, Ed Sheeran.
I feel like at home with you
Aprii l'armadio osservandolo tranquillamente e indugiando sui vestiti appesi.
Laila m'aveva inviato un messaggio quella mattina stessa, incitandomi di venire al 'ritrovo', dopo un attimo di dubbio, risposi che ci sarei stata. Infondo, da quando con Harry le cose erano iniziate ad andare bene, senza contare la storia di Zayn e mia nonna, avevo completamente trascurato Laila, Kimberlee, Liam, Rachel e Niall, e pensandoci bene, mi mancavano un po'.
L'obbligo di Laila era stato chiaro e netto: dovevo mettermi un vestito. Purtroppo quando ero partita per venire a Sydney, avevo messo in valigia i capi più comodi, inconsapevole che avrei trovato degli amici, solo Louis era riuscito a convincermi nel mettere dentro in valigia un paio di gonne e delle camicette carine.
A proposito di Louis, il mio migliore amico sarebbe arrivato tra nemmeno una settimana, e per quanto non vedessi l'ora di quell'incontro, lo temevo anche. Non sarei stata in grado di tacergli la verità come stavo facendo con Harry, lui era il mio migliore amico, sapeva leggermi nella testa meglio di chiunque altro. Per ciò, continuavo a sperare che le cose si risolvessero in quell'arco di tempo.
Afferrai una gruccia e ne tirai giù un vestitino in tulle azzurro. Un acquisto che m'ero concessa pomeriggi prima, quando ero uscita con Laila, Kimberlee e Rachel, in quella stessa uscita Laila m'aveva raccontato il suo passato.
Il vestito era semplice: scendeva sino alla ginocchia e intorno al seno aveva una cinturina bianca, lo scollo era a 'V' e due fragili spalline gli davano un tocco sereno, il colore era un azzurro pallido.
L'avevo adorato subito e le ragazze m'avevano convinto nel comprarlo, non l'avevo mai messo, ma quella serata mi obbligava quasi a indossarlo.
Erano passati tre giorni da quando mia nonna aveva fatto rientro dalla sua breve vacanza, se così possiamo chiamarla. La prima impressione che ebbi di lei, fu quella smagliante. Sul suo viso v'era dipinto un sorriso che non le vedevo da tempo, e mi riscaldò subito il cuore. Le macchie sulle braccia non erano scomparse, ma sembravano appartenere alla sua pelle, come se fossero dei semplici nei.
Pure mia sorella s'era accorta di quelle macchie, tanto che venne da me a chiedermi cos'avesse la nonna. Mi sorprese non poco quella preoccupazione, Page non s'era mai interessata alle sorti di mia nonna, mentre ora sembrava quasi più preoccupata di me. La cosa più assurda era che mia sorella aveva iniziato a passare sempre più tempo con lei, per recuperare quello perso.
Quando le vedevo in soggiorno a parlare e ridere, mi saliva nel cuore un senso di commozione.
Met invece, stranamente, sembrava non accorgersi di nulla, o forse, faceva finta di non vedere. Mio fratello era sempre stato intelligente e un buon osservatore, ma certe volte si limitava a sfoggiare il suo sguardo da bambino innocente.
Per quanto riguarda me, fumavo più del solito.
Il fatto era che cercavo di controllarmi, ma la sigaretta mi faceva dimenticare tutto, e in quel momento me ne serviva assolutamente.
Indossai il vestito e gettai un'occhiata alle scarpe: sandali in corda, All Star, Vans, infradito.
Sbuffai e mi passai una mano nei capelli, poi uscii da camera mia.
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ONSET II h.s.
Fanfiction-Capitolo otto. La sua bocca scorreva sul mio collo, fino alla clavicola e ritornava su, lasciando scie di saliva, finché non iniziò ad usare i denti. Morsicava ogni singola parte del mio collo, lasciando segni rossi. Quando cercai di divincolarmi...