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[sai cosa mi ripetevo quando ero triste? Non importa quanto faccia male,puoi disegnare un sorriso sopra ad una cicatrice]



3 anni dopo.

"Mi fai male,levalo! Porca puttana levatemi le mani di dosso!"

"Non urlare,Chloe. E utilizza un linguaggio appropriato..siamo in ospedale,ricordi?"

"Me lo ricordo bene e ti dico per l'ennesima volta che non me ne importa un cavolo! Perfavore..lasciatemi stare"

"Ho quasi finito,buona..non dimenarti. Sta calma e sorseggia l'acqua..brava tesoro,così"

"H-harry..t-ti p-prego"

"è andato,perfetto. Ce l'abbiamo fatta"

"Fatto?"

"Si..fatto. Avanti senza lacrime,è per il tuo bene..il sondino ti aiuterà,vedrai"

Oggi,la mia giornata in ospedale non è iniziata nel migliore dei modi.
Chloe è una ragazzina di quattordici anni ricoverata qui in reparto da sei mesi ormai..maledetta anoressia,un brutto mostro
È una che gioca a far la dura,non si è mai piegata dinanzi a nessuno qui dentro.
Ma sotto quella corazza si nasconde solamente un adolescente con tante debolezze,che fa fatica ad esternare.

"D-devo rimettere"

"Tieni..non succede nulla,sta tranquilla. Liberati"

Le dico afferrandole i capelli per far si che non si sporchi.
Povera piccola,mi si spezza il cuore in mille pezzi..a volte la vita sa essere davvero bastarda,se la prende con gli innocenti.
Non si merita tutta questa sofferenza.

"Tutto okay?"

"P-perché mi odi così tanto?! Perché continui a starmi d-dietro?! Io non ne uscirò mai!"

"Hey,ascoltami bene..io ho un solo compito qui dentro,quello di farti guarire. Tu,noi siamo più forti di lei..mh? Hai già fatto tanti progressi e continuerai a farne,ne sono convinto.
Devi crederci,Chloe..In fondo al tunnel,c'è sempre una luce.
Ti fidi di me?"

"Sei l'unico di cui mi posso fidare,qui dentro..anche se ti detesto"

"Pensa che io ti voglio un gran bene,invece. Mi raccomando,alle diciassette hai la visita con la psicologa..parlale"

"Sisi..Contaci"

"Chloe"

"Oh,D'accordo,dottor. Styles. Ci parlo,ci parlo"

"Vedo che ci intendiamo. A domani peste..riposati."

Le lascio una carezza sulla mano libera dai tubicini e mi dirigo a fare il giro delle visite in tutte le restanti camere del reparto pediatrico..oggi sono solo,Alex è impegnato in sala operatoria.
Credo che questa giornata finirà più tardi del previsto.






***






Sono circa le ventuno e trenta di sera e sono nel vialetto di casa a fumare una sigaretta,è la mia routine da anni ormai..mi aiuta a buttar fuori tutto lo stress accumulato a lavoro e a rilassarmi.

Appena vedo la cenere avvicinarsi sempre di più alle mie dita,la butto nel prato e apro la porta di casa..non vedo l'ora di passare una serata in tranquillità con la mia famiglia.

"No Amelia,toglitelo dalla testa. Non ci vai alla festa di compleanno di Margot"

"Dai babbo! Giuro che faccio la brava,perfavore"

"Ti ho detto di no! Ci pensavi nei giorni precedenti a comportarti bene per ottenere il permesso della festa.
Non mi persuadi,la risposta rimane negativa"

Mi prenderò cura di te Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora