Probabilmente capii di cosa stavo parlando,sennò non sarebbe stato così zitto e a testa bassa.
"Allora,non dici niente?" Urlai sempre piangendo.
"Cosa dovrei dire? Si,hai ragione,ultimamente non mi sto comportando nei migliori dei modi."
Disse cercando di sistemare le cose."E non ti degni neanche di chiedermi scusa!?"
"Per cosa,per averci "provato" con Eva? Ah,giusto,non l ho fatto! Anzi,ora che ci penso,potrei anche provarci."
Aveva completamente oltrepassato il limite.
Gli scagliai addossi tutti ciò che mi passò tra le mani,fino a faro uscire di casa."E NON TORNARE PIÙ!." Furono le mie ultime parole per lui.
Michael's pov.
Finì che mi cacciò di casa.
Vidi volare dalla finestra una valigia.
La mia valigia con tutti i miei vestiti,e nel cadere si era anche rotta.
Lo ammetto,avevo leggermente esagerato a parlare di Eva in quel modo.Sofia's pov.
Mi misi a sedere sulla portona in sala.
Non piangevo più,probabilmente avevo finito le lacrime,da quante ne avevo versate.
Sentii ad un tratto la voce di Michael,veniva da dietro la porta.Così mi avvicinai a sentire,anche se lo avrei ignorato ovviamente."Ascoltami,ti prego.." Disse per cominciare. "Mi dispiace davvero per tutto ciò che ho detto,non lo pensavo realmente,ero solo arrabbiato..ti prego perdonami,io ti amo."
Ormai a quel "ti amo"non ci credevo più.
Basta,da quel giorno avrei cercato di ignorarlo e andare avanti.
Si,per andare avanti intendevo proprio stare con Enrico.Passarono 2 ore circa e nel frattempo, Jenna era tornata da lavoro e avevo avuto il tempo di spiegarle tutto.
Eravamo sul divano a vedere la tv,in quel momento su MTV stavano trasmettendo "wake me up" di Avicii.
"Sofia.." Disse Jenna.
"Dimmi."
"Hai fatto proprio bene a lasciarlo.Non ti meritava."
"Lo pensi davvero?" Chiesi contenta a Jenna.
"Certo che lo penso." Mi rispose.
"Adesso vai a dormire,e da domani solo Enrico,okey?""Okey."
Il giorno dopo.
Preparai velocemente lo zaino,salutai Jenna e andai a scuola.
Tutto era accaduto così velocemente,che non sembrava vero.
Non sapevo dove viveva adesso Michael.
Però,sapevo che Enrico stava a pochi isolati da me,e che ogni mattina alle 7:45 lo vedevo passare davanti al bar.
Infatti,quella mattina,per "puro caso",ci incontrammo proprio lì."Ciao!" Mi salutò lui.
"Oh,ciao!" Risposi distrattamente io.
"Andiamo a scuola insieme?" Mi propose.
"Va bene" accettai.
Camminammo fino a scuola,poi ci sedemmo sullo stesso marciapiede.
Enrico: "Allora?"
"Allora cosa?" Chiesi io.
"Per sabato.Sei libera?"
Mi ero completamente dimenticata!
Beh,più libera di cosí.."Certo." Gli dissi. "Andiamo in centro?"
"Okey."
Suonò la campanella ed andammo nella nostra classe.
Giusto!
Sabato sera dovevo anche andare a quella stupidissima festa per cantare!
Quando lo dissi a Enrico,la sua risposta fu:
"E che problema c e ? Tu canti,e poi ce ne stiamo insieme tutta la sera alla festa,no?"
L idea mi piaceva.Era la terza ora,e stavamo facendo geografia.
Mi accorsi che il banco di Eva era vuoto.
E la cosa mi insospettiva.
La prof stava spiegando,e io non ascoltavo un tubo,ma non ero l unica."Sofia?"
Mi svegliai da quel sonno ad occhi aperti quando la prof mi chiamò."Si?" Risposi.
"Potresti andare a prendermi il mappamondo in vicepresidenza?"
"Si..vado."
Camminando per il corridoio,mi chiesi che cosa c faceva un mappamondo in vicepresidenza.
Non conoscevo bene la scuola,ma fortunatamente sulla prima porta a desta c era l inconfondibile scritta "VICEPRESIDENZA."
Bussai 2 volte,ma nessuno mi rispose.
Bussai di nuovo ma niente.
Così,convinta che la stanza fosse vuota,aprii la porta.
No,non era vuota.
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Un estate diversa.
RomanceNon è la solita stupida storia d amore. #Love #Paranormal #Mistery #Summer