pt.18

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Nel frattempo...

Michael's pov.

"Mich,sei pronto? Su,andiamo!"
Eva mi stava chiamando.
La sua migliore amica aveva organizzato una festa,e ci stavamo preparando per andare.

"Arrivo...devo scegliere le scarpe,aspetta un attimo."

Salii nella mia stanza e mi sedetti sul letto.
Quella delle scarpe,era una scusa per distendermi sul letto e riflettere un po.
Mi stava tornando in mente l immagine di Sofia e di quel tizio..
Si,lo so,l avevo tradita più volte.
Il fatto è che..
Prima di conoscere lei,ero uno di quei ragazzi 'puttanieri'.Poi sono riuscito a cambiare grazie a l amore che provavo per lei.
Tutti possiamo sbagliare,no?
Fatto sta che io non riuscivo a dimenticarla.
Magari,stando con Eva,ci sarei riuscito.

Dopo l ennesimo richiamo di Eva,scesi le scale e uscimmo di casa.

Sofia's pov.

La tensione era nell aria,e quel silenzio infernale creò una situazione di imbarazzo.
Ma cosa doveva confessarci Adam?

"Dimmi Adam,cosa succede?"
Dissi.

"Emm..Alessia,puoi andare via per favore?"
Chiede Adam ad Ale.
Mi preoccupava un po rimanere sola con lui in quella circostanza,non so.

"Okey...mene vado."
Sene andò ma,passandomi vicino,mi sussurrò che avrei dovuto raccontarle tutto l ora dopo.

Rimanemmo da soli.
Lui,coi suoi occhi azzurri,mi guardava fisso.
Continuò a guardarmi,finché non mi si avvicinò sempre di più,fino a baciarmi.
Fu il bacio più bello della mia vita,e soprattutto il più vero.

"Ti amo." Gli dissi.

"Lo so."

"Come fai a saperlo?"

"Melo avevi già detto."

Come glielo avevo già detto?
Quando?

Ci sedemmo sul prato del cortile,con in sottofondo il rumore dei ragazzi che stavano entrando a scuola.

"Sofia,sei proprio sicura di non ricordare?"

"No..non ricordo."

"Chiudi gli occhi,e pensa bene."

"A cosa devo pensare?"

"Tu fallo,e basta."

Non capivo veramente a cosa volesse arrivare.
Comunque,chiusi gli occhi e provai a concentrarmi.

Ma niente.
Non mi andava di restare li a fare la mummia,così dopo qualche minuto mi alzai e gli dissi che dovevo andare.

"Scusami ma..non sono abbastanza concentrata,ho altro a cui pensare,facciamo un altro giorno."

"Va bene.Si vede che ancora è troppo presto per ricordare.A domani."

Ma cosa dovevo ricordare!?

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La giornata finì,e io e Alessia ci incontrammo fuori scuola.

"Allora,cosa ti ha detto?" Mi chiese Alessia.

"Non ho ben capito,sai? Ha detto che ancora è presto per ricordare boh.."

"Ricordare cosa?"

"Ma che ne so,chi lo capisce quello!"

Ci mettemmo a ridere e tornammo a casa nostra.

"Sofia!Vieni subito qua!"
Mi urlò Jenna dal piano di sopra.
Sembrava arrabbiata.
Salii e le chiesi cosa stava succedendo,e lei alzò in aria una giacca nera da uomo.

"Da quando i tuoi amici vengono a casa nostra?" Disse.

"Sembri mia mamma,Jenna! Comunque...fammi pensare..ah,si ricordo..è di Michael.Deve averla dimenticata quando è venuto qui l ultima volta."
Dissi.
Era da tanto che non pensavo o parlavo di lui,e la cosa mi faceva un effetto strano.

"Se vuoi...gliela riporto io?"chiese Jenna notando il mio sconforto.

"Tranquilla,vado io oggi pomeriggio."
In realtà non sapevo neanche che fine avesse fatto.
Lo avrei rintracciato.

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Ragazze.
Se vi va,leggete la mia fiction 'SITUAZIONI CHE POTEVO EVITARE."
Le mie figure di merda sono qualcosa di epocale.
Ciaooo ♡

P.s.
Volevo scrivere un'altra ff.
Preferite una comica,un

Un estate diversa.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora