Un estate diversa.

pt. 10

Giungemmo difronte a un gruppetto di persone.
Queste persone erano anziani, ragazzi come me, bambini, e stavano chiacchierando seduti in terra.

"Ciao a tutti. " disse Alycia. "Lei è Sofia, un anima libera.Vorrei che le raccontaste un po della vostra vita qui e prima. Vi va?"

"Certo che vogliamo! Sofia, vieni qua."
Mi disse un ragazzo biondo.

"Arrivo." Risposi.

Erano davvero tutti gentilissimi.
Altro che i ragazzi della mia scuola.

"Mi chiamo Adam.Vengo da Miami del 1858,e ho 15 anni, tu?"

1858?
Allora era vera la storia che nell altra dimensione non si invecchia!

"Io sono Sofia e vengo dalla Sicilia, ho anche io 15 anni . Perché sei qui?"

"Incidente aereo.Tu invece?"

Lui era qui per un fatto grave, io invece per una mia coglionata.Era imbarazzante doverlo dire.

Si accorse del mio sguardo spaesato e disse:"Tranquilla, se non vuoi parlarne, non importa."

Mi sorrise e io ricambiai.

"Immagino che sia stata tu a causare tutto questo, vero? Ma non ne capisco il motivo. Sei bellissima, gentile, carina..cosa ti fa stare male?"

Dal suo gentile ed educato modo di parlare, era più che ovvio che fosse del 1858.
Cazzo, perché sono nata in questa epoca di merda? Dove sono i dolci ragazzi di una volta?
Comunque.
Gli raccontai un po la mia storia, la quale ascoltò anche Alycia.

"Michael e Enrico non ti meritano, non hanno le idee chiare. Tu non ami nessuno dei due, secondo me." Dichiarò Adam.

"Tu provi solo un attrazione fisica, e magari il fatto che non te siano gentili, ti illudono di un ipotetico amore, no?" Disse Aly.

Non avevo mai considerato questo punto di vista.
Già, probabilmente io non amavo nessuno.

"Allora..che ne dici di stare un po con noi, e poi decidere se tornare?"Mi chiese implorare Adam.

"Certo.." risposi.

Ad un tratto, mi sentii sfiorare la mano.
Mi voltai, ma nessuno era dietro di me.
Iniziai a fare stupidi giramenti su me stessa, quando mi fermai sentendo Aly e Andam ridere.

Alycia: "Tranquilla Sofi. È Jenna che, dalla sala operatoria, ti sta accarezzando la mano nella speranza che ti svegli."

"Quindi lei..loro..stanno aspettando che mi svegli?"

"Si, fuori dalla sala c e anche Michael."

Mi rabbrividii tutta.

"M-michael!? Scusate una domanda..ma quanto tempo è passato dall incidente?"

"Nel tuo mondo sono passate circa 24 ore,un giorno."

Cosaa!?
A me sembravano passati a malapena 30 minuti, invece era già un giorno che facevo star male Jenna.E Mich.

Mi guardai intorno.
C'erano tantissime persone.
E faceva molto caldo.

"Ragazzi, scusatemi, ma devo andare ad ospitare i nuovi arrivati.Ci vediamo dopo."
Alycia ci salutò e io e Adam restammo soli.

Adam sembrava un angelo:Aveva gli occhi chiarissimi, quasi bianchi, i capelli biondi e portava una specie di tuta azzurra.

"Sono davvero felice di averti conosciuta.."
Mi disse dopo avermi preso per mano.

"Anche io.Mi mancherete quando tornerò a casa."

"Ah..quindi torni?" Mi chiese dispiaciuto.

"Mi sa di si .Cioè, non sono sicura.Ma non vi dimenticherò mai."

"Sará difficile questo."
Rispose tristemente Andam.

"Perché? " Chiesi.

Ci sedemmo su una panchina bianca, e poi lui mi si avvicinò parlando a bassa voce.

"Vedi Sofia..in realtá non potrei neanche dirtelo.Mi prometti di non dirlo a nessuno?"

"Promesso."

Si guardò intorno,poi disse..
"Tu adesso sei qui,e sei consapevole di tutto.Ma quando tornerai a casa, ti dimenticherai di tutta questa esperienza, e non ti ricorderai minimamente di noi.Capito?"

In quel momento mi venne una fitta al cuore.
Mi prese l agitazione e il cuore iniziò a battere fortissimo. Non volevo dimenticarmi di Aly, e nemmeno di lui.Adam.
Pensai se valeva davvero la pena ritornare..
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Jenna's pov.

Sentii provenire delle voci dalla stanza 7.
Il dottore stava chiamando le infermiere.

"Presto, venite!" Urlò lui affacciandosi dalla stanza, per poi rientrare.
Cosa stava succendendo?

Dottore's pov.

"Infermiere. Guardate il computer!"

Stava succedendo qualcosa di molto strano.
Il cuore di Sofia, tutto d un tratto, aveva iniziato a battere fortissimo.

"È buon segno, dottore." Mi disse l infermiera.

"Non muoviamoci da qui, okey?" Mi raccomandai alle infermiere.

"Okey." Risposero osservando il computer.