Capitolo 69

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Canzoni per il capitolo:

• Smalltown Boy - Bronski Beat

• Novocaine - Fall out Boy

*Philipp's Pov*

« NO! NO! Mamma! Papà! »

Mi sveglio di soprassalto. Miriam si divincola vicino a me. Urla a squarciagola. Sta avendo un incubo. Devo cercare di tranquillizzarla.

« Miriam, va tutto bene! Miriam, calmati.» prendo un fazzoletto e lo passo sulla sua fronte. Sta sudando e trema. Deve aver sognato la sua famiglia. Il suo respiro si fa sempre più lento.

« Shhh, tranquilla, amore mio. Va tutto bene. Ci sono qui io. » le sussurro, dolcemente.

Miriam continua a dormire appoggiata al suo cuscino. Mi lascio andare totalmente sdraiato sul letto. Cazzo. Per un attimo ho avuto paura. Non è la prima volta che ha questi incubi.

Ripenso al suo discorso. So quanto le manca la sua famiglia. Ma sono sempre stato egoista. Io non posso perderla. Un giorno, potremo crearci una famiglia tutta nostra. Ha già detto "Addio" ai suoi genitori. Due anni fa quando è scesa da quel treno. Mi dispiace dirlo. Deve pensare solamente a se stessa. Ma non riesco a sopportare di vederla in questo stato. Non riesco a chiudere occhio.

Rimango a vegliare su di lei. Ora dorme, tranquilla. Vorrei accarezzarle il viso, ma ho paura di svegliarla. Fin'ora non ha avuto altri incubi.
I piccoli raggi di sole, che attraversano le tende della finestra, fanno il loro ingresso, illuminandole la pelle. Guardo l'orologio. Sono le sette. Sono rimasto tutta la notte sveglio. Mi viene un idea. Potrei prepararle la colazione. Scosto le
Lenzuola. Prima di scendere le do un bacio sulla fronte. Ne sarà molto contenta.

Scendo le scale. Preparo la colazione dolce. Miriam adora la colazione con le fette di crostata, biscotti e cose varie. Ora che ci penso, tento di fare, quello che gli americani chiamano pancake. Noi tedeschi, siamo più per la colazione salata. Io adoro il salato. A colazione mangio sempre dei toast con prosciutto e formaggio, o  qualche volta uova e salciccia e caffè. Il dolce, qualche volta. Quasi mai. Inizio a preparare l'impasto. Sbatto le uova e aggiungo il latte. Intanto, la padella si sta riscaldando. Ci passo sopra del burro, in modo che l'impasto non si aderisca alla padella. Penso di aggiungerci dei frutti di bosco, o della cioccolata, sopra.

A Miriam piacerà un sacco. Finora sono riuscito a farne quattro. Non male. Mentre sto preparando il quinto. Sento dei passi. Deve essersi svegliata. Sorrido. La sorpresa è saltata. Scuoto la testa. Sono proprio una frana.

« Va bene. Prima che tu dica qualcosa, mi sono impegnato al massimo. Spero di averli fatti buoni, almeno. » prendo lo strofinaccio per pulirmi le mani. Quando mi volto sento cinque dita colpirmi la  guancia.
Mi volto e vedo mio padre, sempre con il suo sguardo severo e freddo. La sua uniforme sempre impeccabile. Lo guardo senza emettere un fiato. Non è l'unico a trattenere la rabbia.

« Ora vatti a mettere l'uniforme e vieni immediatamente al campo. Questo è un ordine. » mormora, severo.

Non mi faccio scappare un ghigno. « Ma guarda e io che credevo che la tua fosse una visita di cortesia. Non mi sono presentato per due settimane e fai questa tragedia. Hai già tanti burattini che sono al tuo servizio. A cosa ti servo io? »

« Philipp, ti avverto! Non osare sfidarmi. Fai quello che ti ordino. E subito! » sbraita. « È inammissibile tutto ciò! Sparisci e non ti fai più vedere da giorni. Non hai rispetto per nulla e per nessuno! Sei un ufficiale, porca puttana! Dove ho sbagliato con te? Che cosa ti è preso? Hai anche divorziato da Gretel e ho chiuso un occhio. Facendomi fare la figura dell'idiota! Ma ora basta! Questa storia deve finire. O fai quello che ti ordino di fare, o giuro che ti spedisco sul fronte russo e credimi se dico che laggiù è un vero inferno! Philipp, non sto scherzando! » urla a squarciagola.

Breath Of Love [Louis Tomlinson ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora