Capitolo 28

730 19 10
                                    

Canzone del capitolo:

• Skillet - Hero

• Hey Brother - Avicii

*Philipp's Pov*

È mezzogiorno. Sono andato in ufficio da mio padre, per dargli le chiavi. Ma non c'era. Così, mi dirigo verso casa sua.

Non ci vengo molto spesso. O almeno quando c'era lui in casa.
Scendo dalla macchina e sento il suo di un pianoforte. Riconosco questa melodia:

Beethoven; Mondscheinsonate (*)

Sorrido.

Non ricordo quando è stata l'ultima volta che lo aveva suonato.
Anche io, ho il pianoforte a casa.
Lei mi aveva insegnato a suonarlo.

Apro il portone. Non appena metto piede in casa, vengo preso alla sprovvista. Mio fratello mi viene addosso, buttandosi verso di me a braccia aperte:

« Fratellone! »

Lo sollevo e lo prendo in braccio, senza difficoltà. È ancora molto basso, per avere sei anni e mezzo e la sua voce è ancora del tutto infantile.

« Ehy, Franz! Come stai? »

« Molto bene. Sei venuto per portarmi a pescare? Me lo avevi promesso. » mi dice, con un po' di speranza.

Lo avevo dimenticato. Sono così preso dai miei impegni, che sto trascurando il mio fratellino. Ovviamente, mi sento in dovere di occuparmi di lui. Dopotutto sono il suo fratello maggiore.
Almeno Franz, aveva un trattamento migliore del mio, da parte del mio vecchio.

Ma anche lui non aveva mai tempo, per Franz. E questo mi fa molta rabbia. Quindi, non posso deluderlo.

« Lo so, Franz. Questo weekend ho da fare. Ma vedrai che al prossimo ci andremo. Io mantengo le mie promesse. »

« Va bene. » mi da fiducia.

Lo metto giù. Gli voglio molto bene. Anche se a volte era una peste.

« Franz! »

Mia sorella, scende le scale di corsa. È furiosa. Mi correggo, sono due pesti. Questi due, alcune volte sono come il cane e il gatto. Altre come il burro e la marmellata. Quando volevano farti qualche dispetto, coalizzano le loro menti e diventano due piccoli geni del male.

Poche volte ho subito i loro scherzi. Sapevano che con me, era meglio non giocare.

« Quante volte ti ho detto di non entrare in camera mia?! »

« Non sono entrato nella tua stupida camera! Hai dieci anni e ancora giochi con le bambole. » la prende in giro, lui.

A me va benissimo così. Vedo che Emma sta crescendo. Anche lei entrerà nel mondo dell'adolescenza. Ho notato che molto spesso si sistema i capelli. Prima aveva sempre le trecce. Adesso li lascia sciolti. E questo è un punto a suo favore. È una bella ragazza.

Se io e Franz abbiamo la stessa fisionomia di nostro padre, lei è identica a nostra madre.

Meglio non pensarci a cosa potrebbe accadere in futuro. Partendo dal suo modo di acconciarsi, a quanti ragazzi potrebbero venirle dietro. So perfettamente come sono fatti i ragazzi nel pieno della pubertà. Pensano solamente ad una cosa.

E io sono stato uno di quelli. Anche se il sesso mi piace ancora, non è più un mio pensiero fisso. O almeno lo è stato fino a poco tempo fa. Mi piaceva divertirmi. Tutto qui.

Rido sotto i baffi. Ci sarà da divertirsi, quando vedrò uno di loro sbavarle dietro, e io li allontanerò prendendoli a calci in culo. Su questo avrò l'appoggio anche di mio padre.
Quindi sono contento che, lei pensii ancora alle bambole.

Breath Of Love [Louis Tomlinson ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora