Capitolo 81

316 10 3
                                    

Canzone per il capitolo:

Destiny - Skillet

Best day of my life- American Authors

*Philipp's pov*

Al chiosco dei gelati, ci sono un po' di persone. Ne approfitto per andare in bagno. Non passavo una giornata così da un po'. Sono sempre occupato quando sono a casa. Prima io e gli altri ci concedevamo dei weekend al Solahutte. Ma quello che sto passando adesso, vale più di tutti i weekend messi insieme.
Questa sera devo preparare la cena a lume di candela. Questa mattina ho comprato tutto il cibo preferito di Miriam. Spero che le piaccia.

Mentre esco dal bagno, mi dirigo di nuovo verso il venditore di gelati. Ma sento qualcuno, afferrarmi il braccio.

« Bel tentativo il tuo. Quello di recitare la parte del bravo maritino. » È la ragazza di prima. Siamo in mezzo ad un vicolo. Cazzo! I guai mi perseguitano sempre. Cerco di essere gentile. Ci provo.

« Che cosa vuoi da me? Penso di essere stato abbastanza chiaro. » gli dico, con tutta tranquillità.

Lei si avvicina a me. Io cerco di rimanere distante. Se fosse successo prima che incontrassi Miriam, a quest'ora me la starei già scopando. Ma quello era il vecchio me. Adesso non guardo neanche più nessuna ragazza a quel modo. Per me, esiste solo Miriam.

« Che voglio da te? » mi spinge contro una parete e mi mette di nuovo le mani sui pettorali, l'altra mano scivola maliziosamente sul mio cazzo. « È molto chiaro. Possiamo conoscerci meglio. Sei molto carino. E non credo che tu sia un tipo fedele. Tua moglie non lo saprà mai. E poi io sono molto più carina. » mi sussurra, a un centimetro dalle labbra.

Questo mi fa scattare. « Sta lontana da me, pazza psicopatica! Io amo mia moglie. Se osi rimettermi le mani addosso, giuro che te ne pentirai. Ti avverto, non mi fermerò solo perché sei una ragazza. Tu non sai chi sono io! » le afferro il braccio, cercando di metterle paura. Ma nulla, al contrario, sorride.

« Io so chi sei. Sei Philipp Hoffman. Ho sentito tanto parlare di te. Ti avrei riconosciuto anche a chilometri di distanza. Sono di Berlino, anche io. Ti vidi la prima volta, ad una festa. Ben quattro anni fa. E so, che non sei un bravo ragazzo. Sopratutto, sposato. Chi vuoi prendere in giro? »

Cerco di trattenere la mia rabbia, prima che possa commettere qualche sciocchezza. Mi ripeto che è pur sempre una donna. Mia madre; mi ha insegnato a portare rispetto alle donne. È vero. Ma, come me la gioco se sono pazze?!

Sogghigno, non abbastanza sorpreso da quella rivelazione:

« La mia fama mi precede sempre. Ebbene sì. Ero io, quello che avevi visto alla festa. O magari no. Sono stato a un sacco di feste. Difficilmente me ne ricordo qualcuna. O quello che ho fatto. » gli vado sotto il muso. « Mettiamo in chiaro una cosa: Non mi interessi né in questa vita, né nella prossima. Sta lontano da me, e da mia moglie. » non permetterò a nessuno di rovinare la nostra luna di miele.

« Allora è vero. Sei cambiato. Non sei il Philipp che ricordo. Sempre circondato da ragazze, a cui non importa a nulla di nessuno. A quella festa, ci provasti con una mia amica e tu l'hai lasciata lì, nella speranza che tra voi di ci fosse qualcosa. La mattina successiva lei si svegliò da sola nel letto. L'hai lasciati lì da sola. » mi rivela, fissandomi, come se fossi davanti a una corte marziale.

« Non ricordo chi fosse. Ne ho scopate tante. Chi sei tu per giudicarmi? Mi dispiace per la tua amica, ma se l'ho fatto era solo perché volevo divertirmi. Posso sembrare un mostro, ma è così che stanno le cose. Ora se vuoi scusarmi, devo tornare da mia moglie. » me ne vado, lasciandola lì.

Breath Of Love [Louis Tomlinson ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora