Capitolo 4

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Canzoni per questo capitolo sono :

I Hate Everything  About You - 3 days Grace.

What I've Done - Linkin Park

*Philipp's  pov *

Il fumo delle sigarette aleggia per la stanza. Io e Friedrich, volevamo passare una serata diversa. Adesso siamo nel Block 16, in una stanza buia, e ad illuminarla c'era solo una lampada al centro del tavolo.

Siamo disposti in cerchio. Siamo nel bel mezzo di una partita di Poker. Con noi c'erano altre tre ufficiali. Non era la prima volta che giocavo a Poker. Mi piaceva rischiare. Ma questa volta, siamo alle strette.

Gli altri due non mi preoccupano, l'unico a incudermi timore era Jürgen Schulz. L'Sturmbannführer Schulz. Nessuno osava giocare con lui. Era il re indiscusso dei giochi d'azzardo.
Quando era in Germania, aveva giocato in tutti i casinò. Era stato soprannominato " Il terrore dei Croupier".

Qui ad Auschwitz, gli piaceva giocare con la vita degli internati. Una volta, prese cinque internati e li dispose in riga e con altri due ufficiali si mise a giocare al gioco "Cramps" il gioco dei dadi. 

Chi vinceva, poteva scegliere la morte del detenuto. Inutile dire che vinse sempre lui. Adoro il suo modo di uccidere le persone. Allo stesso tempo era eccitante e macabro. Quello che mi piaceva di più,  era la paura che si leggeva negli occhi degli internati.

Il comandante non aveva niente in contrario riguardo ai modi di uccidere di Schulz.  Ci permette anche di giocare all'interno del campo. Mio padre una cosa buona, ogni tanto, la faceva.

Adesso penso alla partita. Non so per quanto ore siamo  seduti a questo tavolo. Sapevo solamente che fuori era notte fonda, avevo finito ben due pacchetti di sigarette e ne avevo iniziato un terzo.
L'unica cosa che può compiacermi, in questo momento, era cancellare il sorriso dalla faccia di Schulz.

« Signori, direi di fare una pausa. Prima dell'atto finale. » esordisce, Schulz,  all'improvviso. Figlio di puttana. Voleva sgustarsi a fondo la vittoria. « Vi va un brandy? »

Gli altri due lo seguono al piano di sopra. Friedrich mi guarda storto.

« Ti giuro, se perdiamo, ti ammazzo. Ho puntato più di duecento reichsmark. »

Sorrido. « Rilassati. »

« Per te è facile. » prende l'enesima sigaretta e l'accende e aspira. « Ti giuro, dopo questa serata, dovrò sfogarmi al meglio, dopo. »

« Vieni andiamo di sopra. » gli dico.

Raggiungiamo i nostri compagni. Mi verso un bicchierino di Whisky. Friedrich raggiunge gli altri due. Avevo un leggero fastidio agli occhi. Questa pausa ci voleva.

« Hoffmann. » Shulz si avvicina a me. « Devo dire che te la cavi bene, per essere un principiante. »

« Mai quanto voi. »

Sghignazza. Sa che è il campione in assoluto.

« Modesti a parte, è vero.  Ho sentito dire che state per diventare padre. Me ne compiaccio e vi faccio le mie congratulazioni. Più figli diamo al Führer, più la nostra patria diventerà forte. »

« Non ho alcun dubbio. » anche se, per mio figlio, avevo un futuro ben diverso dal mio. Gli avrei dato la possibilità di scegliere su cosa fare nella vita. Anche se io, avevo sempre sognato di seguire le orme di mio padre. 

« Diventerà un ottimo soldato, vedrete. »

« Se lui lo vorrà. E sempre se non sarà una femmina. Anzi, non mi dispiacerebbe per niente se sarà una femmina.»

Breath Of Love [Louis Tomlinson ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora