Capitolo 36

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Canzoni per il capitolo:

• Save Tonight - Eagle-Eye Cherry

• Someday - Nickelback

*Philipp's Pov*

Miriam è seduta sul divano a leggere un libro, davanti al caminetto. L'autunno inizia a farsi sentire. È la mia stagione preferita. Gli alberi iniziano a perdere le foglie, perdono il loro colore e cadono appassite. Alcune volte mi sento come l'albero. Spoglio. O almeno così credevo.
Prima che arrivasse Miriam.

La osservo come non facevo da tempo. Dio quanto è bella. Il suo sguardo attento e concentrato sulla lettura. Il suo viso, noto ogni minimo particolare. Il bagliore dei suoi occhi mi trasmettono gioia e felicità che mi scalda il cuore.

Ricordo la prima volta che la incontrai alla rampa. Ero insieme a Mark, impegnato nella selezione. Ero stupito nel vedere un'ebrea con quella carnagione mulatta e con quella massa di capelli cespugliosi. Lei non lo sa ma io l'ho notato e mi piacevano. Ne avevo viste centinaia, migliaia di donne ebree, ma mai una come Miriam. Lei è speciale. Mi aveva colpito principalmente il suo sorriso. Le altre si erano presentate davanti a noi, piangendo e non guardandoci in faccia, almeno non direttamente.

Mi aveva affascinato e disgustato nello stesso tempo. Solamente perché ebrea. Ora non mi pento più di nulla. L'ho persa una volta. Solo perché voleva proteggermi.

Devo proteggerla. Anche se mi rendo conto, che ha imparato a cavarsela da sola. Come quella volta, lei e la sua amica avevano cercato di sfuggire alla morte. Miriam mi disse, un ufficiale biondo voleva ucciderle. Solo giorni più tardi scoprii che quell'ufficiale era Albercht. Aveva osato anche darle uno schiaffo. Stringo forte i pugni per la rabbia e le nocche diventano bianche. Albercht ce lo disse tutto soddisfatto. Se non fosse stato per Friedrich lo avrei mandato in infermeria. Ma lei è sfuggita alla morte con coraggio. In alcuni momenti non ha bisogno di me e questo mi rende molto orgoglioso di lei.

« Cosa stai leggendo? » mi siedo vicino a lei.

« Il ritratto di Dorian Gray. » mi risponde, senza distogliere lo sguardo dalle pagine.

« Oscar Wilde. Ottima scelta. Curioso come un uomo possa vendere l'anima al diavolo per far sì che rimanga sempre giovane, non trovi? »

« È stato sciocco da parte sua. Dorian è ossessionato dal suo aspetto. Ma sa perfettamente a cosa andava in contro. Il ritratto rispecchia la sua anima corrotta, mentre il suo essere umano viene letteralmente svuotato. È triste. » chiude il libro e sospira.

Le passo un braccio attorno alle spalle e la traggo verso di me. Le bacio la fronte. Adoro il suo profumo di vaniglia. Non ne avrò mai abbastanza.

« Lo so. Per me Dorian era solo un narcisista. »

« Non hai tutti i torti. » Ci sorridano a vicenda. Ogni volta è come un colpo allo stomaco.

Sto per baciarla, quando il trillo del telefono mi impedisce di farlo.

No. Questa volta no. Non voglio interrompere questo momento.

La bacio assaporando le sue labbra. Mi batte forte il cuore ed è una sensazione stupenda. Prendo la sua mano e l'accarezzo. Mi fa sentire vivo, come se avessi assunto una piccola quantità di cocaina. Piccola ma efficace.

Voglio di più, voglio spingermi oltre. Avvicino la mano fra i bottoni della sua camicetta e lascio andare il primo bottone. Ho paura che anche questa volta possa respingermi. Ma non lo fa. Continuo fino ad arrivare all'ultimo bottone scoprendole così il petto nudo. Con la lingua le accarezzo dolcemente il seno. La sento accarezzarmi i capelli.

Breath Of Love [Louis Tomlinson ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora