Capitolo 49

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Canzoni per il capitolo:

Linkin park - New divide

One republic - Good Life

*Philipp's pov*

Mi trovo nella sala da pranzo, al campo, insieme agli altri ufficiali. Sto mangiando al tavolo insieme a Mark e Hans.
Da lontano non smetto di guardar male Friedrich. Gustav è alla rampa e pranzerà dopo. Me la pagheranno. Questo è poco ma sicuro.
Vedo Friedrich avvicinarsi al nostro tavolo, ritorno a mangiare il pesce.

« Si può sapere quando la smetterai di fare il ragazzino? »

Non gli rispondo e bevo il mio calice di vino bianco. Mark e Hans tengono lo sguardo abbassato e parlano tra di loro. Non vogliono intromettersi.

« Philipp? »

Alla fine sbotto. « Vuoi sapere la verità?! Prima che tu, mia madre e quel rincoglionito di Gustav, entraste in casa, avete interrotto un momento che era molto importante per me! »

« Ma per favore! La scopata del secolo. Fosse la prima volta. » mi risponde, senza dar troppa importanza.

« Non era solo una scopata. Era... » era il momento in cui, volevamo concepire nostro figlio. Ma questo non glielo dico. Certe cose le voglio tenere per me. « ...Non importa. Ad ogni modo con Miriam non è una semplice scopata. È fare l'amore. Che è diverso. Tu più di chiunque altro dovresti capirlo. »

Friedrich si siede e prende una fetta di pane. « Certo. Sei innamorato di lei. Non è una sgualdrina da quattro soldi. Questa cosa è abbastanza divertente. E pensare che non volevi innamorarti di nessuno. A proposito Mark, sai ieri sera il tuo camice è stato usato per scopi benefici. » allude, Friedrich. Mentre prendo le patate lo fulmino con lo sguardo.

« Ah si? » chiede Mark, incuriosito.

« Sì. Philipp lo ha indossato per giocare con Miriam, al dottore e la paziente. » dice, con tono malizioso.

Mangio le patate in silenzio. Ogni tanto alzo lo sguardo dal piatto. Non vorrei essere qui in questo momento. Stringo i pugni per la rabbia.

« Il- il mio camice? Philipp! Il mio camice? » Mark sgrana gli occhi.

« Lo avrei lavato dopo. Che c'è di male? » poi mi rivolgo a Friedrich. « E poi quello che faccio con la mia fidanzata non sono fatti vostri! » mi è passata anche la fame. « Ora se volete scusarmi. Ho da fare. »

« Va bene, a dopo. » Friedrich mi sorride. Io gli alzo il dito medio, sorridendogli anche io.

Ho bisogno di una boccata d'aria. Esco fuori. Passeggiare mi aiuta a distrarmi. Oggi non ho molto da fare. Mi manca il mio vecchio ufficio. A volte, quando ero stanco mi fermavo lì, senza dover andare fino a casa. Ora, però, ho un valido motivo per tornarci. Non vedo l'ora di tornare e stare con Miriam. Io e lei vicino al caminetto a leggere i libri. È la parte della serata che preferisco. È anche molto rilassante.

Senza accorgermene sono arrivato vicino a una cava, nella zona maschile. Questo campo è enorme. E siamo solo a Birkenau. E pensare che ci sono altri due campi dello stesso plesso. Per andare nel campo di lavoro di Monovowitz, devi andarci per forza in macchina. Lo stesso vale per Auschwitz I. A monovowitz ci sono stato poche volte. Ci sono per lo più fabbriche industriali.

I kapo non appena mi vedono alzano il braccio. Gli internati lavorano trasportando blocchi di cemento. Sono sporchi e quasi scheletrici. Sto attendo a dove metto i piedi, per terra è pieno di fango e neve.

Penso alla prima volta che sono venuto in questo posto. Vederli in questo stato mi procurava piacere. Un piacere sadico. Non me ne vergognavo. O almeno per me non esistevano. Facevo finta di non vederli. Ma ora è tutto diverso.

Breath Of Love [Louis Tomlinson ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora