Capitolo 12

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Quelle parole mi colsero di sorpresa.
Le sentii risuonare nella mia testa sempre più forte.
Il silenzio le faceva tuonare ancora di più.

"Credo di amarvi anch'io." Mi uscirono così quelle parole.
Senza nessun controllo.
Senza nessuna logica scritta.
Uscirono d'impulso. 
Ma fu bellissimo.

"Come potete amare un uomo come me Dyan. Mi avete appena accusato di avervi usata come pedina. Come potete dirmi ora, dopo pochi minuti da queste accuse, di amarmi?" Disse con un tono quasi spezzato dal dolore.

"Forse la mia ingenuità mi porta a fidarmi delle persone troppo in fretta. Forse il fatto di non averlo mai detto a nessuno mi fa battere ancora più forte il cuore ora. Ma quello che ho detto è vero. Ve lo ripeto. Credo di amarvi. Probabilmente la parola credo non c'entra molto. Ma da quando vi ho incontrato, la mia vita è cambiata. E forse dovrei davvero fidarmi di voi, visto che so che mi avete salvata da Lord Becket."

"Come lo sapete? Mi sono avvicinato a voi. Volevo prendervi in braccio per portarvi in infermeria ma eravate competente priva di sensi. Vi ho chiamata diverse volte e non reagivate. Quando stavo per sollevarvi ho udito le guardie del castello arrivare e sono dovuto scappare. Sapevo che sareste stata in buone mani da quel momento. E che vi avrebbero portata al sicuro. Voi mi sentivate dunque?" Mi chiese con gran preoccupazione.

"No. O almeno, non ne ho alcun ricordo. Sono tornata nelle stanze del Lord questa mattina e ho visto la vostra rosa... quella che avreste dovuto indossare al ballo in maschera quella sera. So che siete stato sincero su questo. E vi devo la vita per avermi salvata da quel rude uomo." Dico cercando di nascondere la tristezza sul mio viso.

Mi abbracciò.
Mi avvolse con una tale tenerezza da far sparire gli avvenimenti di questi ultimi giorni.

D'un tratto bussano alla porta.

Ci stacchiamo da quell'abbraccio intenso.

"Un momento per favore! Non sono presentabile per ricevere visite immediate. Datemi il tempo di mettere una vestaglia!" Dico ad alta voce, rivolgendomi alla guardia che ha bussato alla mia porta.

"Lady Dyan, c'è sua altezza la Regina Eleonora qui per voi".  Mi dice Adam, una delle guardie.

"Dite alla Regina che sarò subito da lei".  Cerco di temporeggiare.

"Come farete ad uscire senza essere visto?" Sussurro preoccupata.

"Uscirò come sono entrato, tramite un passaggio segreto nascosto dietro l'arazzo. Questi cunicoli portano in tutto il castello. Quasi in ogni stanza c'è un accesso. Ma solo io e mio fratello ne eravamo a conoscenza." Mi dice sorridendo.

"Quando potrò rivedervi? Ho ancora delle domande per voi e cerco delle risposte per la sera del ballo in maschera. Ditemi. Avete ucciso Loed Becket? " Dico con il cuore in gola sapendo che a pochi passi da noi, mi stava aspettando la Regina Eleonora in persona.

"Non l'ho ucciso. Non temete. Vi racconterò tutto stasera. Troviamoci a mezzanotte nelle stalle reali. Usate questo passaggio per non essere vista. Vi segnerò il passaggio con il gesso."  Dice premurosamente.

"D'accordo. Ora fate attenzione però. Andate!" Mi limito a dire.

Lo aiuto a farsi strada sotto l'arazzo per vedere anch'io dove si trovasse esattamente il passaggio segreto, quando si voltò improvvisamente per darmi un bacio così appassionante che le mie gambe tremarono di passione.
Ora mi toccava aspettare la mezzanotte per rivederlo, ma prima dovevo sapere cosa volesse sua maestà la Regina Eleonora.

"Avanti" Dico cercando di nascondere il mio grande segreto.

Si fa strada nei miei alloggi la regina, con un vestito vaporoso con moltissimi strati di tulle, sotto il suo abito di stoffa pregiata color avorio. 

"Mia cara Dyan state bene? Sembrate accaldata. Non vi sarà mica venuta la febbre vero? Avete riposato come vi abbiamo consigliato?"

"Oh non si preoccupi vostra maestà. Stavo proprio riposando quando hanno bussato alle porte ed ero ricoperta da mille strati di coperte. Avevo chiesto a Crystal di portarmi anche una pentola calda da mettere sotto le coperte vicino ai piedi perché avevo molto freddo. Sicuramente si tratterà di questo." Cerco di dire vaga. "Ma non sarete venuta per discutere del mio aspetto vero?"

"Beh in realtà no. Ho saputo dalle guardie che ti sei sentita poco bene questa mattina quando sei tornata nelle stanze del Lord Becket e volevo parlarti di persona di una questione." Sì ferma per una breve pausa per assicurarsi che le stessi dando attenzione. "Mia cara e dolce Dyan. Spirito libero e coraggiosa donna. Volevo informarti che ho ordinato alle domestiche di ripulire il castello da cima a fondo, per riportarlo alla sua bellezza immacolata. Ho anche ordinato di ripulire gli alloggi di Lord Becket in quanto serviranno a muovi ospiti per la prossima festa che accogliermo a palazzo nei prossimi giorni."

"La trovo un ottima idea maestà. Tornare alla normalità e non destare altri dubbi trovo sia la cosa migliore che potesse fare. Non devono sapere cosa sia riuscito a fare Lord Becket".

Con fare sconvolto la regina si avvicina a me e dice:
"Mia cara assolutamente no. Quello è un segreto che rimarrà nel castello insieme a te per molti lunghissimi anni. Nessuno deve sapere di poter avvicinarsi così tanto alle mie dame e di avere così tanto potere distruttivo nelle vicinanze della corona. Tengo molto a voi tre. Tu, Brittany e Cathleen siete come delle figlie per me. Siete venute qui al castello che eravate poco più che bambine. Il mio compito è proteggervi, non temete." Mi rassicura tenendomi le mani la Regina Eleonora.

"Ditemi, quando sarà la festa? Vorrei potervi aiutare con i preparativi" Nella mia testa la frase era ben diversa, perché in realtà volevo trovare un modo per aiutare Davide.

"Il 25 agosto. Sarà una festa spettacolare vedrai. Abbiamo due settimane di tempo per prepararla. Ho dato la lista degli invitati alle tue amiche Cathleen e Brittany. Se può farti piacere, per distrarti un po, domani potresti andare con loro al villaggio a prendere le misure per il vestito della festa. Magari uscendo dalle mura ti saltano alla testa qualcuna delle tue meravigliose idee per il tema della sala non pensi?" Mi dice entusiasta la Regina.

"Certamente vostra maestà. Lo farò volentieri."

"Eccellente. Vado io stessa ad informare Brittany e Cathleen della tua presenza per domani in città. Vi farò preparare una carrozza per le 9 in punto. Siate puntuali."

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