La Dama e il Peccatore

Capitolo 26

I giorni passano.
Quelle ultime parole minacciose di Lord Becket mi hanno turbata molto.
Alle volte le risento ancora risuonare nella mia mente.
Ma oggi è un nuovo giorno.
Tutto cambierà.
Oggi è il 25 Agosto.
Ora sono circa le 4 del mattino.
Stanotte mi svegliata diverse volte perché Grace ha avuto degli incubi.
Ho fatto preparare a Chrystal una tazza di latte caldo per Grace, al suo ultimo risveglio, così la piccola avrebbe potuto riaddormentaesi serena.
Così è stato.
Io non sono tornata a letto.
Ho approfittato delle prima luci dell'alba e del silenzio del castello per iniziare a preparare i vestiti per la festa di stasera e riguardare la lista degli invitati in maniera meticolosa.
Fra poche ore Riccardo potrà finalmente uscire dell'infermeria.
Era giorni che aspettavo questo momento, ma sino ad oggi, faticava ancora troppo a camminare e a respirare per poter uscire.
Il pirata che lo ha aggredito è un uomo violento e con un passato pieno di omicidi.
Ha colpito Riccardo con un pugnale in due punti. Stomaco e polmone. Ma prima per atterarlo, gli ha scagliato una freccia, che gli ha trafitto la gamba a livello del polpaccio.
Un giorno, non molto lontano, anche quell'uomo pagherà per i suoi crimini commessi.

Do un bacio sulla guancia a Grace mentre ancora dorme.
Chiamo Chrystal e le dico di darle la colazione qualora si svegliasse.
Io approfitto di questa giornata per fare il pieno di energia positiva, andando a fare una cavalcata.

L'alba illumina i colli intorno al castello.
Una brezza marina mi invade il viso.
Il profumo dei pascoli in fiore mi fa sognare.
Mentre cavalco mi sento di nuovo libera.
Spensierata.
Grata della vita.
È così che voglio sentirmi ogni giorno.
Un giorno, non molto lontano da oggi, io Riccardo e Grace avremo una casa tutta nostra.
Una bella tenuta nelle campagne inglesi.
Un bellissimo campo di fiori selvatici davanti casa.
Una stalla per i nostri tre cavalli.
Immagino tutto questo mente faccio il giro della tenuta del castello di Re Enrico e della Regina Eleonora, a cavallo.

Al mio rientro alle stalle incontro Cathleen.
- Dyan ho bisogno di te. Sono indecisa fra due acconciature per la festa di stasera e non so proprio quale scegliere. Sai stasera alla festa ci sarà il Conte Lancelot, e spero tanto che mi chieda nuovamente di ballare. Sono così attratta da lui! È tanto sbagliato? - mi chiede impacciata.

- Finalmente ti sento parlare di uomini! Non ci speravo più ormai! - dico ridendo - Sarai bellissima qualsiasi acconciatura sceglierai. Ne sono più che convinta. -

- Dyan per una volta lascia perdere la tua dolcezza e gentilezza infinita e dammi un aiuto concreto. Raccolti o sciolti? - mi chiede insistente.

Io di capelli non me ne intendo. Non mi reputo una persona così ben curata come lo è lei. Ma per farla felice le rispondo: - Raccolti. Così potrai sbirrarrirti con gli accessori nuovi che ti ha mandati tuo padre.-

- Giusta osservazione Dyan. Proprio quello che mi serviva. - mi dice Cathleen mentre mi avvolge in un abbraccio. - Oh, giusto! Mentre eri fuori a cavalcare Grace si è svegliata. Chrystal l'ha portata da Arlo per la colazione. -

- Splendido! Stavo proprio per recarmi in cucina per rubare qualche pezzetto di torta. Grazie Cathleen. Ci vediamo questo pomeriggio nelle stanze della Regina per prepararci alla gran festa. -

M'incammino verso le cucine.
I servitori e le domestiche mi salutano cordiali.
Tutta l'energia positiva l'avevo attratta in me stessa.
Mi sento sollevata e grata di quello che ho.

- Mamma! - mi gridare Grace saltandomi al collo nonappena entro nelle cucine.

- Tesoro! Scusami se stamattina non mi hai trovato in camera, avevo bisogno di andare a cavalcare un po. Ti ha aiytata Crystal a mettere il fiocco rosa nei capelli? Sei incantevole questa mattina. -

- Anche io voglio cavalcare con te! No, l'ho messo da sola. Ti piace? Chrystal mi ha aiutata ad allacciare le scarpe. È stata molto gentile. Le ho detto tante volte "Grazie. Grazie. Grazie" - scoppia in una risata irresistibile.

- Dyan cercavo proprio voi. Venite. Assaggiate la torta e ditemi cosa manca secondo voi. E se a vostro parere la Regina potrebbe apprezzare le decorazioni che ho realizzato sulla torta. - mi dice Arlo porgendomi una forchetta da dessert.

- Ah queste si che sono parole che scaldano il cuore. Mh vediamo. - fingo di essere concentrata sulle decorazioni. In realtà mi sto sforzando a trattenere la voglia di mangiarmi l'intera torta. Nell'ultimo periodo ho sempre fame. Sarà lo stress. - Arlo una sola parola. -

Prendo in giro Arlo facendolo preoccupare con una pausa d'effetto.

- DIVINA. - Non potevo trovare parole migliori per descriverla.

- Oh voi siete troppo gentile. Grazie my Lady. Non vedo l'ora di portare la torta durante la festa è vedervi danzare con il vostro amato Riccardo. - mi dice pieno di felicità Arlo.

Dovevo andare da Riccardo ora.
Ho promesso che lo avrei aiutato se ne avesse avuto bisogno e gli avrei mostrato le sue stanze.
Alloggi che ha fatto preparare Re Enrico personalmente per suo fratello.

Grace sto andando da Riccardo. Vuoi venire con me?

- Posso stare ancora un po con Arlo? Chrystal mi ha detto che oggi arriverà anche Lisa. La Regina ha detto a tutta la servitù che alla festa di stasera tutti i bambini dei domestici sono invitati alla festa, e io non vedo l'ora di conoacerli tutti. A iniziare da Lisa. - mi dice dolcemente Grace.

Lisa è la figlia più piccola di Chrystal. Ha 7 anni. È poco più grande di Grace, ma anche lei ha un cuore grande. Proprio come la sua mamma.

- Certamente cara. Se per Arlo non è un disturbo averti qui in cucina, hai il mio permesso. -

- Al contrario Lady Dyan. Qui ogni bambino è il benvenuto! Qui possono scoprire nuovi sapori e colori. E possono anche aiutarmi a cucinare se ne hanno il piacere. - mi dice soddisfatto e con fare premuroso Arlo.

- A più tardi dunque tesoro. Non fare tardi! Ti voglio bene. - dico prima di lasciare la cucina e andare da Riccardo.

- Anch'io te ne voglio mamma. -

Potevano esistere parole più belle da sentire?