I giorni che seguirono furono caratterizzati da una generale frenesia. Le streghe avevano sposato la causa di Malia e Galeno e gli avevano dato il loro appoggio, anche se misero in chiaro fin da principio che non avrebbero lasciato il bosco per unirsi a quella folle impresa.
"Non presteremo in nostri corpi alla battaglia perché queste sono faccende da uomini" disse una delle più anziane, con una specie di squittio, sorreggendosi ad un bastone nodoso. Malia avrebbe voluto rispondere ma decise di sorvolare sulla questione, in fin dei conti nessuno pretendeva che impugnassero spade o balestre. E comunque anche a voler essere ottimisti la maggior parte di loro avrebbe fatto fatica anche solo a sollevarla una spada.
Quello che fecero forse fu anche meglio.
Aprirono le porte segrete delle loro cucine, accesero i loro alambicchi, srotolarono le pergamene più antiche sui tavoli di legno e aprirono volumi polverosi che nessuno consultava più da secoli.
Le più giovani andavano e venivano dal bosco come furetti riempiendo le loro ceste di frutti, bacche, radici, pietre e cortecce. Trasportavano secchi di acqua dal pozzo al centro del villaggio facendoli fluttuare sopra le loro teste.
Le più anziane, curve sulle loro schiene se ne stavano sedute a studiare antiche formule magiche bisbigliando fra di loro. Ogni tanto qualcuna scoppiava in una sonora risata e le altre le andavano dietro come bambine. Se non si fosse trattato di streghe Beatrice le avrebbe viste benissimo giocare a ramino all'ombra dei gelsi nel parco di Camarelli, ridendo della vita e dei giovanotti che le avevano corteggiate da ragazze.
Una mattina tutte le armi di Iano, Malia e degli altri Passanti furono immerse in un calderone pieno di un liquido fumante che emanava un odore di zucchero bruciato e quando furono nuovamente estratte, con grande sollievo di Malia, non solo erano integre ma il loro aspetto sembrava migliorato. Le lame erano lucide e affilate come non erano mai state prima, la balestra di Iano riluceva e il meccanismo era perfettamente oliato e scattante, anche le frecce sembravano appena uscite dalla bottega di un armaiolo.
"Non sono solo più belle di prima" spiegò una vecchia strega con gli occhi vitrei, "le abbiamo rese più intelligenti".
"In che senso?" chiese Iano osservando la sua nuova balestra con soggezione.
"Risponderanno meglio di prima, perché non le provate" li incoraggiò la strega indicando uno spazio aperto nel bosco che ben si prestava come campo di prova.
Iano non si fece pregare afferrò la balestra e subito la sentì più leggera e maneggevole, tese il meccanismo che risultò fluido e silenzioso, puntò la freccia verso il tronco di un faggio e fece scattare.
La freccia fendette l'aria in un baleno, scivolando come se fosse fatta d'olio, si conficcò con forza e precisione nel legno dell'albero e nonostante Iano non avesse puntato esattamente il centro del tronco quella andò a finire esattamente dove lui avrebbe voluto che finisse.
"Incredibile!" esclamò.
Malia sorrise e osservò con ammirazione il pugnale che di solito teneva nello stivale sinistro, la lama rifletteva nitidamente i suoi occhi.
Galeno che nel frattempo si era ristabilito completamente pensò che fosse una buona idea dare un minimo di addestramento ai ragazzi. Non perché desiderasse vederli combattere, ma visto che la situazione si sarebbe fatta certamente pericolosa, riteneva opportuno dare loro almeno la possibilità di difendersi dagli attacchi delle Falene. Carlo fu affidato a Iano che gli spiegò come produrre esplosioni, onde d'urto e altre tecniche di difesa in caso ne avesse avuto bisogno.
Si rivelò dotato di una certa abilità nonostante nella sua vita non avesse mai alzato un dito su nessuno. Le sfere di luce in particolare gli venivano piuttosto bene, così tanto che Iano dovette cercare una radura fuori dal bosco per proseguire l'addestramento visto che gli alberi erano stati colpiti a sufficienza e le streghe non mancarono di farglielo notare.
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Il Passante
FantasyCOMPLETATA. Corrado e Beatrice. Due ragazzi, due compagni di classe, quasi due perfetti sconosciuti. Finchè a Camarelli, paese perduto tra le nebbie del nord Italia, non accade l'impossibile. Un uomo ha appena attraversato il muro della Cattedrale...