Capitolo 9

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Quando arrivarono al mare piantarono gli ombrelloni per potersi riparare dal sole cocente e gli misero i loro teli proprio sotto. Il sole a quell'ora è davvero molto caldo e se non si fossero messi sotto l'ombra probabilmente avrebbero preso una botta.
Appena finirono di sistemare il tutto si tolsero i vestiti e furono subito pronti per potersi immergere in acqua. I ragazzi andarono subito a buttarsi in acqua mentre i grandi pensarono prima a mettersi la protezione e poi a fare il bagno. Passarono un po' di tempo a parlare e a divertirsi schizzandosi l'acqua addosso. Poi però i grandi decisero di uscire e di andare ad asciugarsi sotto il sole. D'altronde i genitori di Luigi dovevano essere pronti per andare a lavoro la sera, quindi dovevano tornare a casa prima per potersi docciare e preparare senza avere fretta. I ragazzi invece sarebbero tornati a casa a piedi, dato che comunque non era molto lontano. Quando finalmente i ragazzi rimasero da soli potettero parlare di argomenti diversi rispetto a quelli di cui parlavamo in presenza di adulti. Passarono così altro tempo finché non decisero anche loro di uscire dall'acqua. Alcuni presero un asciugamano e se lo misero sulle spalle, altri invece  decisero di aspettare un po' per asciugarsi e poi coprirsi. Ma in quel momento una cosa catturò l'attenzione di Alex.
In quella giornata aveva notato come i cugini di Luigi fossero loquaci, e per loro era ovvio che aprirsi con gli altri non fosse un problema, ma non pensava che fossero così loquaci da poter fare amicizia anche in spiaggia. Poco lontano infatti vide Mattia chiacchierare con un ragazzo, che conosceva fin troppo bene, dirgli qualcosa e poi allontanarsi per tornare da loro. L'istinto di Alex prese il sopravvento e diede una leggera gomitata sul braccio a Luigi, indicandogli poi il fulcro dei suoi pensieri. Il problema infatti non era che Mattia stesse dialogando con qualcuno in spiaggia, ma il problema era con chi stava dialogando. Luigi notò subito cosa Alex volesse intendere e con un braccio se lo tirò addosso dalla vita. Poi iniziò a parlare con Mattia.
L<<Matti… mi spieghi di cosa stavi parlando con quel ragazzo?>>
Alex tremava come una foglia, ma non per il freddo, ma per la paura. Luigi riusciva a sentirlo tremare mentre se lo stringeva addosso e cercava di calmarlo con delle carezze sulla schiena. Sembrava davvero un bimbo spaventato. Aveva l'asciugamano che gli copriva le spalle e un angolo lo metteva in bocca e lo mordicchiava per l'ansia.
M<<niente, la palla con cui stavano giocando mi è finita vicino e gliel'ho ridata, mi ha solo ringraziato>>
L<<va bene, non parlarci più>>
Mattia non capì il perché di tanta preoccupazione, cosa mai poteva succedere se parlava con un ragazzo conosciuto in spiaggia, tra l'altro sembrava pure simpatico.
M<<Luigi…Luigi… sei sempre il solito, guarda che solo perché non lo conosco non vuol dire che mi vuole uccidere>>
L<<io lo conosco. Stacci lontano>> poi si girò verso Alex e gli mise le mani sulle guance accarezzandole leggermente con i pollici.
L<<va tutto bene piccolo, non ti preoccupare ci sono io>> disse per poi dargli un bacio e un abbraccio che sembravano rilassare parecchio Alex. Ma tutto non poteva andare bene come si sperava soprattutto quando hai vicino un elemento come Mattia. Dei tre fratelli Mattia è sempre stato quello che faceva più casini cacciandosi spesso in brutte situazioni. E non sarebbe stata una regione a cambiare il suo carattere, per questo motivo decise di fare casini anche a Roma, ma stavolta non per se stesso, ma per chi gli stava attorno. Decise di andare dal ragazzo misterioso per cominciare a parlarci.
M<<ehi sono il ragazzo di prima della palla. Mi spiace disturbarti ma mio cugino dice di conoscerti e quindi magari se vuoi puoi avvicinarti a noi e fate due chiacchiere>> gli disse in tono convinto. Aveva notato che ad Alex quel ragazzo metteva timore, e forse anche per questo gli si era avvicinato, infatti dal primo momento in cui Alex lo aveva notato aveva iniziato a tremare.
X<<ah davvero? Va bene>> gli disse il ragazzo di cui nemmeno conosceva il nome in un sorriso, e così si iniziarono ad avvicinare al restante gruppo.
Quando Alex vide Mattia avvicinarsi in compagnia di quel ragazzo iniziò a tremare di nuovo e lo disse subito a Luigi, che si girò di scatto e vide Mattia avanzare in compagnia di questo ragazzo.
M<<allora, che ne dite di dare un nome a questo ragazzo misterioso?>>
Luigi si mise accanto ad Alex mentre questo gli teneva la mano.
X<<ma che piacere rivedervi ragazzi, quanto tempo è passato>> e mentre i quattro ragazzi mettevano su sta scenetta, gli spettatori erano messi al lato cercando di capire di più, e questi spettatori sono Zoe e Thomas.
L<<non mentire, non ci vediamo da poco più di una settimana>>
Lo sguardo di Zoe e Thomas passava da un lato all'altro mentre ascoltavano i ragazzi parlare.
X<<però vedo che faccio ancora lo stesso effetto ad Alex, o no?>> Disse avvicinandosi a lui e sussurrandogli l'ultima frase all'orecchio facendogli venire voglia di piangere. Alex lo sapeva che doveva rimanere a casa, almeno quel giorno. Se lo sentiva, qualcuno dall'alto glielo aveva detto di restare a casa, ma lui non li ha ascoltati. E ora si ritrova lì, a trattenere le lacrime mentre quel ragazzo si divertiva a prenderlo per il culo ricordandogli, tra l'altro, momenti orribili. La stretta sulla mano di Luigi si rafforzava sempre di più e pensava che da un momento all'altro gliel'avrebbe staccata. Luigi con la mano libera levò da dosso il suo ragazzo quel pezzo di merda e lo spintonò avanti. Stava anche per cadere se non fosse stato che Mattia l'afferrò per un braccio evitandogli la caduta. Poi Luigi rispose al posto di Alex.
L<<vattene via>>
X<<sennò che fai?>>
A Luigi venne un attacco di rabbia ma cercò di trattenersi dallo spaccargli quella faccia da angelo degli inferi che si ritrova stringendo la mano a pugno e stringendo più forte quella di Alex, che si era spostato dietro Luigi e stava ad assistere alla scena solo con l'udito, preferendo non vedere quella faccia, e cacciando anche un sospiro per mantenere la calma.
L<<non te lo ripeterò un'altra volta. Luca, vattene via adesso>>

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Allora, non potevo lasciarci con l'ansia. Mi sentivo in colpa e siccome non era a corto di idee eccovi qua un altro capitolo, penso sia da davvero tantissimo che non pubblico due capitoli.
Un bacio 😘😘.

Tu sei diverso 2// Alex e Luigi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora