Capitolo 15

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Mattia non sapeva dove si trovava, intorno a lui non c'era niente, nessun segno di vegetazione o di vita. Il posto in cui era non ispirava nulla di buono, le sensazioni che suscitava erano quelle di un film horror. Il terrore gli percorreva il corpo provocandogli brividi dappertutto. La scena corrente era come quella di un film:  Mattia si guardava intorno cercando qualcuno, poi guardava il telefono con la posizione mandatagli da Luca e guardava se fosse nel posto giusto, accertandosi che effettivamente lo fosse. Era intenzionato nell'andarsene quando una voce alle sue spalle lo fece girare, si girò a guardare e notò un gruppo di ragazzi avvicinarsi a lui. L'ombra li avvolgeva rendendoli così tenebrosi ma allo stesso tempo quasi...ridicoli. Sembravano quei tipici ragazzi che si credevano tanto ma che in realtà erano solo ragazzi. Ma questo non era il punto di vista di Mattia che invece li guardava come fossero la rappresentazione perfetta di ciò che lui voleva diventare. Li ammirava e voleva essere come loro. Probabilmente questo desiderio nasceva dal fatto di non sentirsi abbastanza (anche perché non c'era altra spiegazione plausibile per giustificare questa ambigua ammirazione).
Mentre li ammirava ormai questi gli erano giunti davanti e avevano cessato la loro camminata. Solo a quel punto, a tre metri dalla sua faccia, aveva notato che al capo di quel branco vi fosse Luca, che ora se ne stava sorridente di fronte a lui, aspettando che fosse lui a parlare. Ma Mattia era troppo perplesso per poter parlare ed esordire qualcosa che potesse avere un nesso logico. Allora fu Luca il primo a parlare.
LU<<CIAOO!!>> disse per poi tirarselo addosso in un abbraccio, come se si conoscessero da una vita, quando invece si conoscevano da neanche due giorni. Mattia sorrise, non si era mai sentito così...importante per qualcuno. Sapeva fosse una parola grossa, sapeva che con Luca si conoscessero da poco, meglio dire pochissimo, eppure pensava di aver già trovato un amico che poteva capirlo meglio di qualunque altro nel suo gruppo estivo, che era composto dai suoi fratelli e da suo cugino. Certamente nella sua regione aveva altri amici che definiva migliori amici oppure amici molto stretti, ma lì, a Roma, Luca poteva essere il primo vero amico che aveva trovato. Adorava stare con i suoi fratelli e suo cugino ma non lo eccitava per niente l'idea di dover trascorrere tutta la sua vacanza con loro. Con i suoi fratelli ci stava tutto l'anno e Luigi sembrava più preso da Alex che da lui che non si vedevano da nove mesi. E forse il vero problema di Mattia era proprio Alex.
M<<Ciao>> Passarono subito alle presentazioni dei ragazzi dietro e anche lì Mattia pensò che quelli sarebbero potuti essere degli ottimi amici con cui passare le vacanze.
Uscirono da quella stradina inquietante e parlando si incamminarono verso un bar dove sapeva fossero al sicuro da Luigi o altri. Parlarono del più e del meno iniziando a conoscersi, anche con gli altri ragazzi, fino a quando non uscì fuori l'argomento Luigi.
M<<a proposito di questo...mi spieghi cosa è successo tra di voi quest'anno> chiese,  poi continuò.
M<<lo chiedo a te perché so che se lo chiedo a lui non mi risponde e mi dice soltanto “tu preoccupati solo di stargli lontano”>> disse imitando la voce di Luigi e facendo le virgolette con le mani. Luca iniziò a raccontargli per filo e per segno tutta la storia non facendosi scrupoli se lui potesse risultare arrogante o cattivo. Se a Mattia sarebbe risultato cattivo vuol dire che lo avrebbe allontanato cercando qualcuno che lo capisse, questa era la sua filosofia di vita. Ma Mattia non era un ragazzo particolarmente illuminato dal sapere e non riusciva a comprendere che fosse meglio allontanarsi da lui, perciò il racconto di Luca, per quanto l'avesse sorpreso per la crudeltà che lo contraddistingueva, gli sembrò giusto. Non attardò a rispondere dandogli ragione e dicendogli quello che anche lui pensava di Alex e Luigi. Voleva bene a suo cugino e davvero l'unica cosa che voleva era vederlo felice, eppure anche se Luigi era felice avrebbe preferito un altro ragazzo al suo fianco.
Continuarono a parlare di quella cosa per un po' fino a quando non decisero di cambiare luogo e dirigersi da qualche altra parte. Passarono un pomeriggio bellissimo e indimenticabile, i ragazzi piano piano scemarono fino a lasciare da soli Mattia e Luca, che fecero una passeggiata sul mare. Una scena al quanto romantica se solo i soggetti non fossero quelli. Si fermarono e si stesero sulla spiaggia guardando il mare. Si guardarono e sorrisero in silenzio poi iniziarono a parlare.
L<<comunque, volevo dirti una cosa...sono davvero molto felice che tu mi abbia contattato, oggi è stata una bella giornata, no? Cioè alla fine ci siamo divertiti>>
un sorriso innocuo nacque sul viso di Mattia, quel ragazzo gli sembrava così carino con lui che quasi gli sembrò impossibile che lo stesso ragazzo che aveva accanto aveva fatto quelle cose in passato.
M<<si, è stata una bella giornata, anche io sono felice di averti scritto, lo sapevo che non potevi essere come Luigi ti ha descritto>>Luca lo guardò compiaciuto, felice di constatare che aveva trovato un amico che va oltre le apparenze, uno che ti sa guardare dentro e ti sa conoscere fino a fondo. Tornarono a guardare il mare, le mani poste dietro il corpo e il peso su di esse, un dolce sorriso sulle labbra di entrambi, e  la consapevolezza di aver trovato un nuovo amico faceva esplodere i loro cuori di gioia... e poi il tutto fu interrotto.
<<Mattia?>> Mattia si girò a guardare da dove provenisse quella voce che conosceva fin troppo bene: Thomas.
T<< Matti... che fai?>> anche Luca si girò a guardare da dove provenisse la voce, e lo videro lì, poco distante da loro, che li fissava con sguardo truce. Non si aspettava che dallo scriversi sarebbero passati al vedersi. Lo sapeva che non doveva aiutarlo, sapeva che sarebbe finito nei casini, lo sapeva, eppure dava sempre retta a quella zucca vuota anche chiamato fratello. Si avvicinò a loro e Mattia si alzò subito in piedi e gli andò incontro.
M<<prima che tu possa dire qualsiasi cosa...>> provò a pronunciare ma non ebbe il tempo di finire la frase che venne subito attaccato verbalmente dal fratello.
T<<non ci posso credere, mi hai mentito, sei un bugiardo>> iniziò a gridare, a quel punto si alzò anche Luca e si mise dietro ad ascoltare, era una questione tra fratelli non doveva intromettersi, ma già sapeva che lo avrebbe fatto.

M<<non urlare>> provò invano, ma Thomas non ne voleva sapere di calmarsi, non era bello essere preso in giro da proprio fratello, quella persona che ti dovrebbe stare accanto tutta la vita e che ci dovrebbe essere nel momento del bisogno.
La zuffa tra fratelli continuò per un po' fino a quando Thomas, esausto e sfinito, si allontanò, tornando nel posto da cui era arrivato. Mattia si voltò a guardare Luca, che pensava fosse già andato via, infatti fu piacevolmente sorpreso nel vederlo, e gli sorrise amaro, poi parlò.

M<<io...è meglio se vado a casa>>e aspettò un segno da Luca, che in tutta risposta gli propose di accompagnarlo. All'inizio Mattia declinò l'offerta ma poi si trovò ad accettare. Così iniziarono a camminare verso la destinazione.

L<<ci rivediamo?>>gli chiese quando furono davanti al portone di casa, Mattia si limitò ad annuire e dopo un saluto con la mano entrò in casa e, senza salutare nessuno, andò in camera.
Alla sera non fu molto piacevole ritrovarsi e gli sguardi che c'erano a cena non erano molto belli, difatti anche i loro genitori e Zoe avevano capito che qualcosa non andava. E con questa rabbia in corpo andarono a dormire nella speranza che il giorno dopo tutto si sarebbe aggiustato.
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Ciaoooo, ieri ero ispirata e ho scritto tutto ciò, vi avverto del fatto che farò danni in questa storia. Ieri il mio cervello ha iniziato ad elaborare troppe idee. A un certo pensavo di andare sulla luna, non capivo più niente, stavo impazzendo... A parte gli scherzi stavo impazzendo sul serio, mia sorella provava a fermarmi ma non ci riuscivo e quindi niente aspettatevi cose belle. Il capitolo è leggermente più lungo del solito ma visto che l'ultimo capitolo era leggermente più breve così da equilibrare la cosa. Spero vi piaccia un bacio 😘.

Tu sei diverso 2// Alex e Luigi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora