Capitolo 24

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Mattia era rimasto in camera da solo dopo che Luca lo aveva lasciato. Era tornato in camera solo quando aveva visto che Thomas era uscito, aveva iniziato a scegliere i vestiti che avrebbe indossato quella sera per la cena. In realtà non era nulla di elegante o formale ma voleva comunque cambiarsi per essere all'altezza della situazione. Mentre si trovava davanti all'armadio, intento a scrutarlo per bene, bussarono alla porta e lui, convinto fossero i suoi genitori, diede il permesso di entrare. Ma al contrario di quel che si aspettava alle sue spalle non comparve uno dei due genitori ma Thomas.
T<<oi?>> Mattia fino a quando non sentì la sua voce non capì che dietro di lui giaceva colui che che per tutto quel tempo lo aveva ignorato per tutto quel tempo facendolo soffrire. Si girò a guardarlo e lo vide con le braccia incrociate al petto e la spalla appoggiata sulla porta. Non si aspettava di vederlo lì, pensava non sarebbe mai entrato in una camera in cui c'era anche lui.
M<<oh>> contrabattè con tono malinconico mentre tornava a guardare l'armadio e ne estraeva qualcosa. Thomas si avvicinò e si mise seduto sul letto accanto ai vestiti che Mattia aveva appoggiato.
T<<allora…voleva dirti una cosa importante…>>esordì puntando lo sguardo verso le sue mani, con cui aveva iniziato a giocare nervosamente, poi continuò a parlare. Mattia chiuse l'armadio alle spalle e si appoggiò con le spalle sopra ad esso, pronto ad ascoltarlo.
T<<volevo dirti che mi dispiace… sono stato ingenuo, me la sono presa per nulla>> Mattia sorrise, non poteva biasimarlo, anche lui si arrabbiava per poco. Sorrise spontaneamente alle parole del fratello, si sentiva liberato di in peso in corpo, un macigno. Si allontanò dall'armadio e si avvicinò al letto dove il fratello stava seduto, facendogli alzare lo sguardo verso di lui. Si abbassò vicino a lui e lo abbracciò, gli era mancato tanto suo fratello e per questo era tanto felice di averlo tra le sue braccia, esattamente come un tempo.
M<<tranquillo, però mi fa piacere che sei qui>> si staccò da lui e si andò a sedere sull'altro letto.
T<<comunque mi dispiace…>> ci fu qualche attimo di silenzio e poi cambiarono completamente discorso e tono di voce.
T<<allora…come vanno le tue questioni di cuore?>> Gli chiese ghignando un po', facendo sorridere anche Mattia. Aveva già capito dove voleva andare a parare.
M<<non ho questioni di cuore>> provò a negare e a fare il vago, iniziando a giocare con il lenzuolo del letto su cui era seduto, sorridendo mentre parlava.
T<< sì certo come no…dai non sono scemo… come va con il tuo innamorato?>> Si alzò dal suo letto e si andò a sedere accanto a lui euforico come le ragazzine che fanno gossip insieme.
M<<non sono innamorato…>> provò a dire sulla difensiva ma non sapeva nemmeno lui se stava mentendo o se stava dicendo la verità.
T<<eppure hai pensato a qualcuno…eh…>> disse stuzzicandolo un po', facendolo ridere anche un po', ma lui si scansò leggermente da lui.
M<<dai… smettila…>>
T<<e dai… io lo so, ammettilo>> continuarono per un po' a fare questo giochetto si spintoni leggeri e risate.
T<<allora? Me lo dici? Ti piace lui?>>Mattia spostò un cuscino che aveva sulle sue gambe e si alzò prendendo in mano i vestiti che erano sul letto.
M<<bho…no…si…non lo so, forse…un po'>>sussurrò le ultime parole per far si che rimanesse tra sé e sé e prese ad indossare i vestiti che aveva preparato. Thomas aveva capito tutto ma lascio stare per non mettere troppo in imbarazzo. Lo vedeva dal suo sguardo che lo aveva prestato fin troppo.
T<<va bene…lasciamo stare>> aveva già capito quello che stava succedendo aspettava solamente fosse il diretto interessato a capirlo. Di diresse anche lui verso il suo armadio preparandosi per la serata. Ma mentre Mattia fuori sembrava tranquillo dopo l'accaduto in realtà dentro di sé si scatenata una vera e propria guerra. Non sapeva nemmeno lui quello che provava e doveva già dirlo agli altri? Lo aveva capito anche lui che forse i suoi interessi nei confronti di Luca non erano prettamente di amicizia ma era troppo presto definirsi innamorato. Avrebbe lasciato ad ogni cosa il proprio tempo e nel frattempo si godeva il presente, decisamente migliorato ora che era tornata la pace in casa. Quando tutti furono pronti andarono a casa di Luigi, trovandosi davanti una tavola ornata di decorazioni e già alcune pietanze sul tavolo. Pietanze come pane, salumi, antipasti e cose così. era una visione molto bella che trasmetteva tranquillità. Si inalava un buon odore proveniente dalla cucina che faceva capire che quella sera il cibo sarebbe stato delizioso. Notarono in successione l'eleganza con la quale era stata bandita la tavola. Sembrava davvero la tipica tavola che incontri quando vai nei ristoranti di lusso, le candele decoravano angoli della tavola facendo diventare l'atmosfera romantica. E poi la loro visione paradisiaca fu rotta non appena videro Zoe e Luigi a fare i cretini sul divano. Se fosse stato un film in quel momento si sarebbe interrotta la musica romantica. Alla porta aveva aperto Alex che però era sparito subito dopo per tornare in cucina. I due ragazzi andarono a vedere cosa stavano facendo i due sul divano, invece i due adulti si appropinquarono alla cucina  subito la donna di casa alle prese con le pentole, aiutata dal ragazzo che prima li aveva accolto all'interno della dimora.
<<Buongiorno>> disse varcando la soglia della cucina. La donna si girò e li salutò invitandoli ad assaggiare qualcosa. I due rifiutarono l'offerta rassicurandoli che avrebbero mangiato tutto a tavola.
<<Alex>> la donna richiamò la sua attenzione, facendolo distrarre dalle pentole, da cui non aveva ancora distolto lo sguardo.
<<Vedo che sei un bravo uomo di casa>>continuò dopo, facendo sorridere Alex
A<<bhe…mi piace cucinare quindi perché no?>> La donna, che non conosceva di questa passione di Alex, rimase sorpresa nell'udire quelle parole. Era la prima volta che sentiva un ragazzo dire gli piace cucinare, i suoi figli per esempio non avrebbero cucinato un piatto di pasta neanche sotto tortura.
<<Wow è la prima volta che sento un ragazzo dire questa cosa>> Alex ne era consapevole, ma forse era anche quello che lo rendeva speciale. Non ci trovava niente di male, era una cosa che gli piaceva, una passione come altre, non c'era né motivo né bisogno di mentire.
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Incredibile ragazzo ce l'ho fatta a pubblicare un capitolo. Ho finito di trascriverlo ora quindi sono troppo fusa per poter ricontrollare, quindi ditemi se ci sono errori e io lo correggerò domani.

Tu sei diverso 2// Alex e Luigi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora