capitolo 25

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Quando tutti furono a tavola iniziarono la loro cena di famiglia. Si scherzava e si rideva, erano tutti tranquilli e si stavano godendo la serata. Eppure anche in questi momenti così perfetti c'era sempre qualcosa, o qualcuno, che non andava. E in quel caso, come tante altre volte, era Mattia che aveva qualcosa che non andava. Mentre tutti gli altri si divertivano tra di loro Mattia avrebbe preferito essere da qualche altra parte magari con qualcun altro, e non era difficile immaginare chi fosse, da soli. Amava la sua famiglia ma amava ancor di più stare con la persona a cui stava pensando. E a causa di questa mancanza aveva passato tutta la cena attaccato al telefono. I suoi genitori avevano provato in tutti i modi a staccarlo da lì ma tutto fu invano poiché nemmeno cinque minuti dopo tornava con la testa lì. Mattia non vedeva l'ora di andare via da lì così da poter messaggiare senza che nessuno lo disturbasse. Quando aveva finito di mangiare si era alzato da tavola e si era seduto sul divano, così che nessuno potesse dirgli niente, senza dare più corda a nessuno. Tutti lo guardavano, sentiva gli occhi addosso, soprattutto degli adulti, ma questo non distoglieva la sua attenzione dal telefono su cui era aperta la chat. Giaceva sul divano come fosse senza vita, non muoveva un muscolo, se non quelli facciali per sorridere ai messaggi che si scambiava con Luca, ed essi si stavano atrofizzando, ma nonostante Mattia iniziava a sentire il bisogno di risvegliare i muscoli, non osava muoversi. A tavola, a sua insaputa, invece parlavano di lui. I genitori del ragazzo erano esasperati, avrebbero voluto che il ragazzo si godesse la serata insieme alla sua famiglia, non che la passasse seduto sul divano a messaggiare al telefono. Ma mentre loro si loro si lamentavano i ragazzi invece, che avevano perfettamente intuito quello che stava succedendo, lo difendevano invitando i genitori a lasciarlo nella sua quiete. L'unico che non aveva ancora detto nulla riguardo a quella situazione era proprio Thomas. tutti erano ancora convinti che i due fossero litigati, ma semplicemente Thomas non aveva ancora messo bocca sull'argomento per il semplice fatto che avrebbe detto le stesse cose che avevano già fatto gli altri. Ma i drammi a tavola non accennavano a cessare e così Thomas si vide costretto a intervenire sulla questione.
T<<dai mà lascialo stare, se non si stacca da lì vuol dire che parla con qualcuno che lo rende felice>> disse mentre la madre continuava a chiedersi cosa ci fosse che non andasse e chi lo tenesse così impegnato. Si girò a guardare il fratello e lo vide sorridente, facendo così rafforzare il concetto che aveva appena espresso.
<<e non può parlarci in un altro momento? Deve farlo proprio ora? Potrebbe aspettare che torniamo a casa così da poter stare con noi>>
T<<dai lascialo stare>> in quel momento tutti rimasero stupiti di sentire Tohmas parlare in quel modo di Mattia, erano davvero convinti che tra i due le cose ancora non andassero e invece con grande sorpresa non era così. Alla fine tra lamenti e cambi di discorsi repentini tutti erano riusciti a passare la serata nei migliori dei modi.
Per la felicità di Mattia erano tornati a casa così che potesse fare quello che voleva. Aveva avvertito Luca che stava andando a casa e che gli avrebbe scritto quando sarebbe arrivato. Quando si fu cambiato e messo a letto prese il telefono e gli mandò un messaggio.
Sono a casa e sono vivo scrisse ironico facendo riferimento al messaggio con le raccomandazioni di stare attento che Luca gli aveva inviato.
Ok, sta attento gli aveva scritto, e lui aveva sorriso amava quelle attenzioni e non se ne sarebbe mai stufato. In allegato gli aveva inviato una sua foto scattata in quel momento di lui a letto.
Simpatico, davvero fu la risposta di Luca , che si era solo preoccupato per lui. Mattia immaginava la faccia di Luca in quel momento e al solo pensiero gli veniva da ridere.
Ok, scusa. Mi faceva ridere. Comunque sto bene.
Luca gli rispose tempo zero.
perdonato(solo per sta volta)
continuarono a parlare per un bel po' di tempo fino a quando non decisero di smettere e si diedero la buonanotte. Quando Mattia lesse il messaggio della buonanotte da parte di Luca rimase interdetto e andò a letto pensando a quel messaggio.
Buonanotte, ti voglio bene ❤️
indubbiamente aveva sorriso , ma quel messaggio era rimasto impresso nella sua mente per un bel po'.ma non era strano la reazione, bensì la sua reazione. Non era certo la prima volta che un amico gli scrivesse una cosa del genere, eppure non aveva mai avuto questa reazione. Il cuore non aveva mai iniziato a scalpitare, non si era mai fermato un attimo dopo aver letto il messaggio. Stava succedendo qualcosa di strano e ne era consapevole, solo che continuava a ritardare le domande, e lo avrebbe fatto ance in quel momento nono pensandoci ancora e andando a letto con il sorriso. Anche  Luca era andato a letto con il sorriso pensando a quel ragazzo che gli stava rivoltando la vita. Così Luca si era addormentato, mentre Mattia non si era addormentato subito, anzi a ripensare a quel messaggio non aveva preso sonno praticamente un ora dopo.
La mattina dopo si svegliarono e si sentirono tramite messaggio decidendo di incontrarsi. Mattia euforico si vestì e uscì di casa aspettando davanti al portone. Non passò molto prima che Luca facesse la sua apparizione da un lembo della strada. Luca camminava guardando il telefono, non essendosi accorto della presenza di Mattia davanti al portone di casa, guardando per terra nel tentativo di non cadere. Quando notò Mattia davanti al portone posò il telefono in tasca e continuò il percorso a passo velocizzato fino ad arrivare davanti a lui. La prima cosa che fece non appena gli fu davanti fu quello di salutarlo, si chinò su di lui, mettendo una mano sulla sua guancia e una sul suo fianco, dandogli un bacio sulla guancia. Mattia rimase interdetto da quel  strano movimento ma appena sentì il calore invadergli il corpo tutto risultò strano ma piacevole.
LU<<Buongiorno>>disse esuberante facendo finta che quello che aveva appena fatto fosse del tutto normale.
M<<Buongiorno>>rispose faticando ancora a respirare dopo l'inaspettato gesto appena compiuto dall'altro.
Dopo degli attimi in cui si  potette udire solo il silenzio e dei rumori provenienti dalla natura iniziarono la loro passeggiata. Avevano intenzione di stare insieme tutta la giornata, così da poter approfondire la loro conoscenza, non sapevano nemmeno dove stessero andando ma stavano vagando senza una meta e anche così riuscirono a passare la mattina in tranquillità tra risate e passeggiate. Nemmeno per il pomeriggio avevano dei piani dunque avrebbero continuati a vagare alla ricerca di qualcosa che li potesse intrattenere. Al contrario per la sera avevano già pensato di passarla con i ragazzi, gli amici di Luca, che Mattia aveva conosciuto.
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Capitolo scolastico, sono a scuola e non ho tempo di ricontrollare, ma dovevo pubblicarlo da tre giorni. E niente vi abbandono perché tra poco inizia la lezione di latino

Tu sei diverso 2// Alex e Luigi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora