Ciao di nuovo

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Come pensavo le strade erano totalmente vuote.
Dei bar erano ancora aperti e certi meccanici con alcuni piloti erano seduti ai tavolini a magiare tranquillamente.

"Oh guarda Charles!"

Esclamò lei ad un tratto rompendo il silenzio.
Seguii il suo sguardo e notai il monegasco seduto ad un tavolo e circondato da altri ragazzi.
Ci aveva già notate ed infatti non appena incrociai il suo sguardo, mi fece cenno di andare da lui.

Questa cosa mi puzza, anche perché non potei fare a mano di notare Daniel seduto accanto a lui. Anche lui mi stava guardando, anzi mi stava studiando letteralmente.

Sperai vivamente che non fosse arrabbiato con me per questa mattina anche se ne avrebbe tutto il diritto.
Mi sedetti a tavola vicino a Charles con sguardo basso.

Non volevo incrociare per nulla al mondo gli occhi marroni di Daniel, avrei preferito guardare il tavolino per tutta quanta la serata.

"Ragazzi, Marta la conoscete già, mentre lei è Rebecca"
Rivolsi un fugace sorriso agli altri piloti, non volevo sembrare maleducata, anche se avevo altri pensieri al momento.
"Come mai qui?"
Chiese Charles anche se sapeva benissimo che Marta mi aveva praticamente trascinata nel paddock.
"Ero a casa da sola e Marta mi ha convinta ad uscire"
rimasi al suo gioco, perché non avrei di certo discusso con loro due davanti agli altri ragazzi, avrei fatto un'altra figuraccia.
"E per quanto sarai libera? Cioè da sola?"
si corresse subito, ma gli altri notarono lo stesso il suo errore, fortunatamente non sembrò importargliene a nessuno tranne che a Daniel che cercava disperatamente delle risposte per la scenata che avevo fatto poco tempo prima.
"Per un po', tranquillo"
lo rassicurò Marta perché io mi ero impallata.

Avevo incrociato lo sguardo di Daniel e non riuscivo più a sciogliere i nostri sguardi.

"Reb loro sono Carlos, George, Lando e Daniel"
Sorrisi nuovamente a tutti i ragazzi dando finalmente un nome ai loro volti, nonostante fossero piloti famosi non li conoscevo.
"Ci siamo già incontrati questa mattina"

specificò Daniel facendo sorprendere Charles.
Non lo sapeva?
Marta non glielo aveva detto? Strano.

"Ah davvero?"
Rispose palesemente sorpreso.
"Già! Poi però è scomparsa nel nulla"
È una frecciatina che mi meritavo e che mi colpì in pieno.

Non gli avrei di certo spiegato la mia situazione, non so perché ma ho paura che potesse iniziare a guardarmi in un'altro modo se avesse saputo la verità ed io non vorrei mai che succedesse.
Mi morsi il labbro in imbarazzo, non sapevo cosa dire, non avevo ancora preparato una scusa da raccontargli.
Charles vedendomi in difficoltà decise di spostare l'attenzione da me al cibo.
"Cosa volete mangiare? Qui in Ferrai si mangia benissimo e visto che tu sei italiana, Reb, lo dovresti sapere"
Mi sorrise facendomi l'occhiolino.
Non toccammo più quel discorso del nostro incontro.
Daniel sembrava averlo come dimenticato e poi si respirava un atmosfera così allegra a quel tavolo che in alcun modo avremmo potuto rovinarla.
Iniziai a conoscere anche gli altri scoprendo anche molto nuove cose di questo sport che solitamente non ho mai guardato troppo volentieri perché lo collegavo ad Andrea ed a suo padre, ma ora l'unico collegamento che potrò fare saranno loro.

Tra una risata ed un'altra si fecero le dieci e mezza ed io decisi di tornare a casa per non rischiare anche se avrei voluto passare l'intera notte in loro compagnia.

"Bhe io è meglio che vada"

Mi alzai dalla sedia reggendo tra le mani la mia borsetta.
Feci scorrere lo sguardo sui ragazzi soffermandomi ovviamente sull'ultimo di essi che sembrava quasi dispiaciuto.
"aspetta vengo con te"
Marta si alzò a sua volta dal tavolo salutando Charles con un bacio sulla guancia.

"Buonanotte"
mi disse Daniel mentre ero sul punto di girare i tacchi ed andarmene via.
"Notte"
gli sorrisi dolcemente rimanendo sorpresa dal suo gesto.
Poi girai lentamente il viso per nascondere anche un leggero arrossamento delle mie guance e me ne andai via felice.

Salita a casa rimasi sola per un'ora o poco più prima che il mio ragazzo entrasse ubriaco fradicio. Menomale che sono rientrata abbastanza presto, pensai non appena lo vidi barcollare fino alla porta della nostra camera da letto.
"Sto per partire!"
Disse lui incazzato buttando tutto fuori dal cassetto.
"Perché?"
Chiesi spaventata osservandolo da lontano.
Da ubriaco è imprevedibile ed avevo già testato questo suo lato la notte precedente.
"Perché devo parlare direttamente con mio padre! che in questo momento è nel cazzo di Qatar"
Schivai una maglietta che inconsciamente aveva tirato nella mia direzione, ma poi realizzai meglio la destinazione che mi aveva appena detto.
"DOVE"
dissi io pensando al viaggio che mi toccava fare a causa di non so quale affare di famiglia.

"Si amore mio dovrò andare"

Dovrà?
Quindi io no?
Quasi mi venne da sorridergli sfacciatamente di fronte per quanto fosse bella questa notizia.
"rimani qui o torna a Milano, fai quello che vuoi, io ho l'aereo domani mattina presto, è una cosa urgente, rimarrò sicuramente una settimana lì.
Tu cosa vuoi fare?"
Chiese mentre si allungava da tutte le parti della stanza per afferrare i vestiti che con rabbia aveva appena lanciato per terra.

"Credo di rimanere qui così posso andare al mare e prendere un po' di sole invece che stare Milano che con il caldo è ingestibile"
Evitai il discorso dei miei nuovi amici, non gli sarebbe affatto piaciuto la novità.., a malapena accettava le vecchie conoscenze, figuriamoci delle nuove.
"brava prendi il sole così il vestito color crema che ti ho comprato per il nostro matrimonio ti starà perfettamente!"
Mi bloccai di colpo realizzando che tra pochi mesi sarei diventata sua moglie.
Queste due serata passate in compagnia di Marta e Charles quasi mi aveva dato la speranza di poter lottare, ma quando ero sola con Andrea la paura continuava a bloccarmi e rimanevo così un povero uccellino in gabbia.
"C-color crema?"
Non avevo avuto neanche la possibilità di scegliere il mio vestito da sposa.

Quella era un'altra cosa, un'altra decisione che Andrea aveva preso per me.

"Si color crema, solo per te"
sorrisi forzatamente cercando di sembrar contenta di questa sua iniziativa.
Gli rivolsi un ultima occhiataccia e me andai da camera nostra sedendomi stanca morta sul divano.
Lessi velocemente le email di lavoro prima di andare a dormire ricordandomi della nuova collezione che dovevo ancora sponsorizzare.
Senza pensarci troppo postai una vecchia foto sul mio Instagram e poi raggiunsi mestamente il mio ragazzo a letto.
"Buonanotte Charles, notte Marta, notte Daniel"
dissi nella mia mente poco prima di chiudere gli occhi, come facevo quando ero piccola.

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