Il suo sorriso

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La mattina seguente mi svegliai felice come non lo ero da tanto tempo.
Mi vestii come volevo io, senza limiti e quando mi vidi alla specchio sorrisi.

"Come mai sei così felice questa mattina?"
Guardai Andrea con un sorriso forzato in volto.
"Bhe ieri sera è andato tutto alla grande"
mentii facendo finta di non essere arrabbiata con lui per ciò che mi aveva fatto senza prendere in considerazione ciò che io volessi.
Serrai i pugni per contenere la rabbia, strinsi talmente tanto la mano che le mie stesse unghie mi ferirono il palmo. Dovevo riuscire a contenere le mie emozioni.

"Ti riferisci a prima o dopo il casinò?"
Scherzò il mio ragazzo alludendo ovviamente alla notte passata insieme come se fosse stato veramente quello a rendermi felice, ma io finsi anche questa volta perché determinate volte devi far credere alle persone ciò che vogliono credere.
"Forse prima, forse dopo"
Contento della mia risposta mi diede un bacio prendendomi per mano.

Stavamo finalmente andando nel paddock.

@Andreadelvecchio.real stories

Vedemmo le prove libere in un bar posto proprio sopra il rettilineo

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Vedemmo le prove libere in un bar posto proprio sopra il rettilineo.
Andrea doveva vedersi con un cliente anche lì, ma sta volta non mi annoiai provando ad ascoltare i loro discorsi perché io stavo guardando Charles correre in tv.
Quando finirono sia il loro caffè che la loro lunga chiacchierata, andammo finalmente in giro per il paddock.

Passammo davanti diversi box e mentre camminavo mano nella mano con il mio ragazzo, notai Charles uscire in quel momento dal suo motorhome.
Gli sorrisi di nascosto, ma cambiai subito espressione quando mi salutò palesemente senza pensarci.
Mi girai immediatamente verso il mio ragazzo accertandomi che non l'avesse visto, fortunatamente stava guardando da tutt'altra parte.
Rivolsi uno sguardo assassino al monegasco.

"Guarda Reb, Daniel Ricciardo"
indicò con il dito un ragazzo ed io seguii con lo sguardo quella direzione.
Notai subito un sorriso stupendo che mi fece bloccare rimanendo a bocca aperta.

Era il sorriso più vero che avessi mai visto.

"Che hai?"
Chiese Andrea prendendomi il viso.

Fui quasi arrabbiata con lui perché mi aveva fatto spostare lo sguardo da quel ragazzo.

"quella monoposto"
mentii io spostando lo sguardo sulla macchina e non sul vero obbiettivo.
"Bella, vero? Hanno anche cambiato i colori per questo weekend speciale"
annuii anche se non sentivo bene cosa mi stesse dicendo, era tutto ovattato.
Continuai a guardare quel ragazzo che rideva con uno dei suoi meccanici finché non si girò, forse catturato dal mio continuo sguardo su di lui.
Allargò ancora di più il suo sorriso quando incrociò il mio sguardo non dando più attenzione al suo meccanico, ma la mano di Andrea che mi trascinò via mi fece distrarre ancora un'altra volta.
"Sei strana oggi"
commentò trascinandomi con ancora più forza via da lì.

Pranzammo in circuito e quando stavamo per andare via verso tardo pomeriggio, dopo esserci fermati velocemente al bar del circuito, vidi Charles venire verso di noi.
Quando lo vidi arrivare spalancai gli occhi sperando che non lo stesse facendo per davvero.

"Ciao"

disse ad un passo dal nostro tavolo.
Io gli feci dei segnali per fargli capire di andarsene perché ovviamente mi stava per mettere nei guai seri, ma non mi ascoltò.

"Ciao?"
Rispose il mio ragazzo stranito ed anche al quanto confuso.
"Charles"
allungò la mano verso Andrea ed io feci scontrare la mano contro la fronte scioccata.
Non pensavo fosse davvero così stupido!

Gli rivolsi un occhiataccia, ma lui mi sorrise in tutta risposta come a volermi tranquillizzare. "Andrea"
rispose ancora più confuso girandosi verso di me per chiedermi spiegazioni.

"Ieri sera stavo fumando una sigaretta sul balcone e ho scoperto che Charles è il nostro vicino di casa"
sperai con tutta me stessa di avergli dato una spiegazione plausibile, che poi in parte era anche vera.
Il mio ragazzo ci mise un po' a realizzare se fosse una risposta adatta o no, poi sembrò accettarla.

"Davvero? Che figata!"
Commentò estasiato all'idea di vivere di fianco al suo pilota preferito ed io allora, solamente allora, tornai a respirare tranquillamente.
Charles annuì felice quanto me sedendosi con noi al tavolo.
"Charles non devi sistemare delle robe sulla macchina?"
Chiesi io ad un certo punto avendo molta paura che potesse scappargli qualcosa di troppo dalla bocca.

"Oh Reb non essere scortese, sa lui cosa deve fare"
mi rispose in tono brusco il mio ragazzo essendo totalmente innamorato di Charles, più di me sicuramente.
"infatti Rebecca"
puntualizzò il diretto interessato con un sorriso beffardo ed io promisi a me stessa di fargliela pagare prima o poi.

Continuarono il loro discorso sulla f1 e su robe simili finché il monegasco disse:"Si dai dovresti venire a provarlo!"
Vidi il volto del mio ragazzo illuminarsi all'improvviso come se quella fosse la miglior notizia del mondo.
"Serio?"
Chiese divertito come un bambino dopo Natale.
"Su, vieni!"
Guardai i due ragazzi allontanarsi e ringraziai con lo sguardo Charles che mi fece il segno dell'ok.

Il suo piano aveva funzionato, chi l'avrebbe mai detto.
Mi guardai in giro e come se il destino mi odiasse, o mi amasse, riconobbi un sorriso stupendo che si stava avvicinando verso di me.

"Hey"
mi disse.

"Anche se stai già bevendo...posso offrirti un'altro..."
guardò il mio bicchiere studiandolo divertito.
"Un'altro succo?"
Finì la frase quasi ridendo.
"Se è all'ace accetto volentieri"
commentai fiera del mio succo alle sei di sera.
Si sedette di fronte a me, al posto prima occupato da Andrea, ma non pensai a lui, perché ero in compagnia di qualcuno di decisamente migliore.

Il tempo passò troppo, troppo velocemente e la consapevolezza di dover scappare da un momento all'altro a causa di Andrea stava pian piano crescendo facendomi venire l'ansia più totale. Ero attentissima a ciò che succedeva alle spalle di Daniel mentre nel frattempo continuavo a parlare e scherzare con lui.

"Cos'hai? Sembri spaventata"
mi fece notare seguendo il mio sguardo dietro di lui.

"Io? No, niente sto bene"
portai immediatamente gli occhi nei suoi e tornai a sentirmi stranamente bene.
"Va bene ti conosco da poco e non vorrei sembrare impertinente, ma...."
Vidi Andrea girare l'angolo da solo ed in fretta e in furia feci allontanare Daniel pregandolo di andarsene via.

"Hey baby"
strinsi la mano del mio ragazzo portandolo via da lì.
"Charles?"
Chiesi io per cercare di non ricevere domande da parte sua.
"È rimasto per delle interviste, noi torniamo a casa? Questa sera mi aspetta una luuunga cena d'affari solo uomini"

Ero felice della notizia, perché questo significava che avrei potuto passare di nuovo la serata con Marta e parlargli di Daniel e di ciò che avevo provato con lui in soli 30 minuti.

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