Un incontro importante

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Pov Daniel

"Vaffanculo"
La sentii urlare arrabbiata da dietro la porta di legno ormai chiusa.
Posai delicatamente la testa al muro ascoltando le sue lacrime.

Serrai i pugni.
Cazzo se mi aveva fatto arrabbiare questa volta, ma non sopportavo sentirla piangere.
Pensai di tornare da lei e di lasciar perdere Clorine, ma quando afferrai la maniglia cambiai ancora una volta idea.

Se fossi rientrato in quella stanza non avremmo fatto altro che urlarci contro e forse, in quel caso, l'avrei ferita ancora più di così.

Mi allontanai velocemente con sottofondo i suoi singhiozzi.
Ad ognuno di essi erano come se un coltello si infilzasse direttamente nel mio cuore, ma quando presi l'ascensore la musichetta sovrastò tutto il resto ed io tornai a respirare.

Superai velocemente la Hall dell'hotel sperando di non incontrare gli altri, però, prima di schiacciare il piede sull'acceleratore, mi fermai ancora una volta a pensare a lei.

Clorine era solamente un'amica per me, Rebecca poteva stare tranquilla.

Guidai fino al ristorante scelto dalla mia vecchia amica con impazienza.
La litigata non aiutava di certo il mio stato di animo, ma cercai di calmarmi prima di arrivare a destinazione per non rovinarmi la serata.

Scesi dalla macchina cercando di non farmi notare dalla gente, non amo i ristoranti troppo affollati per ovvi motivi, ma avendogli dato carta bianca non posso lamentarmi.

La bionda era già davanti al ristorante quando parcheggiai la macchina, come suo solito era in anticipo, in dieci anni di conoscenza mai una volta è arrivata in ritardo, mai.

"Buonasera bel fusto"
"buonasera m-signorina"

Mi bloccai prima di soprannominarla moidmoiselle, perché non era suo quel soprannome.

Le sorrisi facendo finta di niente e prendendole la mano per lasciarci sopra un delicato bacio.
"Che gentil uomo"
Mi sorrise gentilmente in risposta.
"sei stupenda questa sera"
Commentai non appena notai il suo bellissimo abito blu notte che andava in totale contrasto con la sua carnagione chiara.
"Bhe anche tu. Sai che ti amo in camicia"
Mi fece l'occhiolino lasciandosi scappare una risata divertita.

Strinsi la mano della ragazza accompagnandola all'interno del lussuoso ristorante.

Arrivati al nostro tavolo, gli spostai la sedia aspettando che si sedesse per poi fare il giro del tavolo e posizionarmi davanti a lei.

"Su, raccontami qualcosa!"

Clorine posò il menu sul tavolo dandomi la sua completa attenzione.

Avevamo così tanto di cui parlare.

"Io niente di nuovo. Ho cambiato scuderia, inizialmente ho avuto dei problemi ad adattarmi però sono riuscito a ritrovarmi"
Chiamai il cameriere con un cenno del capo per ordinare, era da questa mattina che non mettevo qualcosa sotto i denti, stavo letteralmente morendo di fame.

"e la ragazza di oggi?"

Tornò a guardarmi curiosa non appena il cameriere si fu allontanato con i nostri ordini.
"Quale?"

"Quella ragazza stupenda, mora, con pochi tatuaggi e gli occhiali da sole a forma di cuore.."
"Ah Rebecca!"

Esclamai ed il suono dei suoi singhiozzi tornò a rimbombarmi in testa.

"È la tua ragazza?"

Scossi la testa debolmente.

"È una lunga storia, diciamo che siamo amici per ora"

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