CAPITOLO DICIANNOVE

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"MOMENTI DIFFICILI"

"Mi volete spiegare che caspio sta succedendo?!"- disse Minho infastidito. "Che cosa gli hai detto? Quando avete parlato, circa 1 settimana fa. Newt è cambiato dopo la vostra conversazione. Perché?"- dissi determinata. 

"Cosa?"- disse il Velocista ancora più confuso di prima. "Oh andiamo Minho, non fare finta di niente. Ho visto come hai guardato Newt quando mi sono avvicinata per baciarlo. Sembrava che volessi ucciderlo". "Ok bellezza, Newt ti ha lasciata e sei molto scossa per questo lo capisco ma-". "E tu come fai a sapere che Newt mi ha lasciata?"- dissi interrompendolo. Minho sbiancò di colpo facendomi capire di aver colto nel segno. Incrociai le braccia al petto e lo guardai soddisfatta. 

"Ok ok d'accordo, è vero. Io e Newt abbiamo parlato, ma non sono stato io a dirgli di lasciarti. Lui me lo ha semplicemente confidato. Ti posso assicurare che ha fatto tutto da solo, io non c'entro assolutamente niente"- si giustificò il ragazzo. "Allora tu lo sai? Sai il vero motivo che lo ha spinto a farlo. Sai perché Newt mi ha lasciata, non è vero?"- dissi cercando di trattenere le lacrime che minacciavano di uscire nuovamente dai miei occhi. 

Minho sospirò e abbassò lo sguardo al suolo. Mi avvicinai a lui e gli presi le mani fra le mie. "Minho ti prego, devi dirmi perché. Ho bisogno di saperlo". Una lacrima sfuggì al mio controllo solcando la mia guancia. "Mi dispiace bellezza, non posso farlo". Rimasi senza parole.

"C-cosa? C-che significa che non puoi?"- domandai perplessa. "Significa che non posso e basta"- rispose lui con fermezza. "P-perché no?"- dissi ormai in lacrime. "Hey, hey ascoltami bene"- disse Minho accarezzandomi una guancia asciugando le mie lacrime. "So quando possa essere difficile per te, ma io non posso dirti nulla. Spetta a lui dirtelo e sono sicuro che lo farà non appena si sentirà di farlo. Devi solo avere pazienza ok?". Lo guardai negli occhi e lui mi sorrise. Annuii col capo. 

"Vieni qui"- disse il Velocista stringendomi in un abbraccio. Restammo in quella posizione per un tempo indefinito, finché il ragazzo sciolse il nostro abbraccio. "Andrà tutto bene ok?"- mi rassicurò il ragazzo asiatico. Annuii nuovamente. Detto questo, Minho mi accarezzò dolcemente i capelli ed uscì dalla stanza, lasciandomi con mille dubbi e domande senza risposta.

[TEMPO DOPO]

É passato un pò di tempo da quando Newt mi ha lasciata e sono letteralmente distrutta. Non riesco a dormire la notte e ho come la sensazione di star vivendo a vuoto. Mi sento come se ogni mia giornata fosse esattamente identica a quella precedente. 

Continuavo con i miei allenamenti insieme ai miei amici. Cercavo di essere forte quando ero con loro, ma non appena mi ritrovavo da sola con me stessa, mi lasciavo inghiottire dai miei sentimenti. 

L'unica cosa che riusciva a tranquillizzarmi almeno un pó era cantare. Quindi molte volte mi nascondevo in una parte quasi completamente isolata dell'edificio nella quale non andava mai nessuno. Era una specie di antico teatro. 

Mi piaceva davvero tanto stare lì. Quando cantavo sentivo la mia voce rimbombare per tutto il teatro creando un bellissimo effetto acustico. Inoltre quello era l'unico posto in cui potevo davvero restare da sola a scrivere il mio diario. Non avevo mai smesso di farlo nemmeno per un giorno. 

Scriverlo mi faceva provare emozioni contrastanti: mi permetteva di sfogarmi e di mettere per iscritto le mie emozioni ma, allo stesso tempo, mi faceva rivivere tutti i momenti difficili che ho dovuto affrontare. In quel piccolo quaderno c'era tutta la mia vita. 

Quel giorno, dopo aver terminato il mio allenamento, mi feci una doccia veloce, presi il mio quaderno e mi recai al teatro. Mi accertai che nessuno mi avesse seguita ed entrai nella stanza, richiudendo l'enorme porta alle mie spalle. Mi sedetti su una delle poltrone in prima fila, aprii il mio quaderno e iniziai a scrivere:

THE MAZE RUNNER STORY 2 - YOU'RE ALL I NEEDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora