CAPITOLO QUATTORDICI

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"USCIRE ALLO SCOPERTO"

Phil si fiondò su di me, gettandomi per terra. Gridai contorcendomi e dimenandomi per sgusciare via da sotto il mostro che mi immobilizzava. Il suo braccio mi scivolò intorno al viso, coprendomi la bocca. Phil puzzava di sudore e decomposizione. Avevo i conati di vomito e feci del mio meglio per trattenerli. 

Lo Spaccato aumentò la pressione mozzandomi il respiro, ma io riuscii ad aprire le labbra e a dargli un morso con tutta la forza delle mie mascelle. Un sapore acre ed estremamente sgradevole mi riempì la bocca. Phil ruggì, emettendo un suono orribile, tutt'altro che umano. Allentò la presa quando bastava per farmi scivolare via dalla sua morsa contorcendomi, agitando i gomiti alla cieca e colpendolo un paio di volte. 

L'uomo indietreggiò barcollando, mentre io mi rimisi in piedi a fatica. Non feci in tempo a voltarmi, che Phil alzò la gamba e mi tirò un calcio, colpendomi in pieno petto. L'impatto violento col suolo mi tolse il respiro. Lo Spaccato iniziò a percuotermi con entrambi i pugni, come un gorilla in preda ad una furia distruttiva, strillando ad ogni colpo. 

Non avevo alcuna possibilità contro quella creatura selvaggia. Sentivo dolore in ogni muscolo del mio corpo. I colpi ben assestati di Phil, non accennavano a diminuire. Cercai di colpirlo come potevo a mia volta, ma i miei colpi erano inutili. Se non fossi riuscita a difendermi in qualche modo, per me sarebbe stata la fine. Avevo completamente esaurito le forze. Sentivo le gocce di sangue scorrermi sulla fronte, fino ad appannare la mia vista.

Improvvisamente, lo Spaccato smise di colpirmi e gridò ferocemente. Strizzai gli occhi cercando di capire cosa fosse successo e vidi che l'uomo aveva un ramo conficcato nella spalla. Dalla ferita usciva una gran quantità di sangue nero. Poi lo vidi. Era James. 

Il ragazzo corse rapidamente verso lo Spaccato e lo colpì allo stomaco con la spalla . Il suono delle sue urla mi faceva venire i brividi dappertutto. James si rialzò all'istante e sganciò un secondo pugno colpendo il mostro in pieno viso. 

Provai a rialzarmi come potevo, ma nonostante i miei sforzi non ci riuscii. Non riuscivo a muovermi. Ogni centimetro del mio corpo era esausto. Nell'udire i miei lamenti, Phil girò immediatamente il capo verso di me, quasi come se fosse attratto dalla mia sofferenza. Mi guardava con uno sguardo glaciale, come un predatore che studia la sua preda prima di sbranarsela. 

Lo Spaccato fece qualche passo nella mia direzione, ma venne immediatamente scaraventato a terra da James. Il ragazzo si mise a cavalcioni su di lui, colpendolo con tutta la sua forza. Non lo avevo mai visto così. Era arrabbiato, anzi furioso. I suoi colpi non erano altro che la manifestazione della sua ira.

Continuava a colpire e colpire Phil il quale continuava a gridare feroce

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Continuava a colpire e colpire Phil il quale continuava a gridare feroce. Dopo poco, uno scricchiolio ripugnante troncò le grida disumane dello Spaccato. James ansimava per lo sforzo. Alzò il pugno e lo colpì un'ultima volta con tutta la forza che gli era rimasta. Stavolta, Phil rimase completamente immobile. 

THE MAZE RUNNER STORY 2 - YOU'RE ALL I NEEDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora